158141QVINTO.
Questa diuiſione (come dice Aristoxeno) è fatta per ſeparar la uoce, che è atta ad entrar in Armonia da quella, che non è atta.
La uoce adunque
in due modi ſi muoue, prima in modo, che pare all’orecchia, come è, continuata, ne che mai ſi fermi in alcun modo di terminatione, queſta dal-
lo effetto ſuo ſi chiama continua: ma dall’uſo ſi chiama ragioneuole, perche con quel mouimento di uoce ſolemo parlare, è ragionare, non alte-
rando la uoce. Moueſi dapoi la uoce in modo, che pare diſtinta, & che ſi parta da un luogo d’altezza, all’altro, & che mute diuerſe termina-
tioni de ſuoni, & coſi ſi chiama dallo effetto, distinta: ma dall’uſo melodica, cioe uſata da chi canta, ò recita uerſi: perche, quando noi canta-
mo, ò recitamo uerſi, alzamo, & abbaſſamo distintamente la uoce ſermandola, & ripigliandola ſi, che il ſenſo la diſtingue. Benche Boetio uo-
glia, che nel recitar de uerſi uſano una uoce mezzana, e mista, tra la continua, & la diſtinta. La uoce continua, & d’uno iſteſſo tenore non e al-
la conſideratione della Muſica ſottopoſta, perche doue non è graue, & acuto, non è conſonanza. Ma ſi bene la diſtinta, ne queſta anchora ſe-
ra atta alle conſonanze prima, che ad un certo luogo peruenga, ſi come aduiene à molti corpi, i quali non ſono atti à cadere ſotto la ragione
del peſo ſe non hanno una certa quantità, e grandezza, ne poſſono uenir ſotto la proſpettiua, ſe non hanno quel tanto, che fine del non poter
1110 eſſer ueduti, & principio dell’eſſer ueduti, perche la natura non comporta, che le minime differenze ſiano à i ſenſi de gli huomini ſottoposte.
A dunque il ſuono distinto, & ridotto ad una certa, & ſenſibile quantita è principio della Armonia, come la unita è principio del numero, il
punto della linea, lo inſtante del tempo. La natura ha circonſcritto la uoce di ciaſcuno in modo, che’l primo luogo d’eſſa è il piu graue, & il
piu baſſo, che eſſer poſſa in ciaſcuno, ma perche facendo ſempre un ſuono, & in quello fermandoſi la uoce non riuſcirebbe alcuna Armonia, pe
ro deono le uoci, & i ſuoni mutarſi, & ſalire, accioche la piu baſſa, con la piu alta proportioneuolmente riſponda, la uia adunque della ſalita,
anzi pur la ſalità ſi chiama ſpatio, diſtintione, & interuallo: ma la comparatione riſpetto i termini è diuerſa, però ſtando lo ſpatio, quando la
uoce dal baſſo aſcende all’alto, dicenio, che la ſi fa piu intenta, piu acuta, ò piu alta: ma quando dall’alto ſiparte, et uiene al baſſo dicemo, che la
rimette, & abbaſſa, & che diuenta graue, & ſi come la natura, ha dato il principio della uoca alla parte piu baſſa, di cui la Muſica ſene ſerue,
coſi ſalendo quaſi per gradi, è neceſſario trouare il maggior termine, alquale poſſa la uoce naturalmente peruenire, non in modo, che quello,
che la natura ha dato, per piu alto ſi prenda dall’arte, ma in modo, che ſotto quello ſi troui quel ſuono della uoce, che ſia il piu alto, & riſpon-
2220 der poſſa al primo in perſettisſima conſonanza di maniera, che ſe oltre ſi paſſaſſe con la uoce ſalendo altr a conſonanza non ſi trouaſſe, che le
contenute nella piu perſetta, cioe in quella, che abbraccia tutte le altre, come peruenendo al dieci, ſe piu oltra paſſar uolemo rittornamo alla uni
tà. Ma perche non ſi peruiene dal primo all’ultimo, cioè dal piu baſſo al piu alto ſuono ſenza mezzi, pero ſalẽdo la uoce dal primo, & piu baſſo
luogo al ſommo, & piu alto, che regolar ſi poſſa, è neceſſario, che ella tocche diuerſi gradi, & quelli ſiano con giusti ſpatij diſtinti, & propor-
tionati. L’ordinanza adunque della ſalita delle uoci da Greci è detta Siſtema, & da noſtri Scala, & perche ancho la riducono inſegnandocela
ſu la mano, però la chiamano ancho la Mano, ò perche ella ſi deue hauer à mano come un Enchiridio. I Greci uogliono dir ordinata compoſi-
tione, i noſtri conmodo, & ben compoſto ſalimento, ò ſcala, & quel ſalimento ſi da ad intendere con riga, è ſpatio. La ſcala adunque è una
conſtitutione di righe, è ſpatij dritti, & egualmente prodotti, nellaquale ſcritte ſi uedono le note d’ogni canto. L’uſo delle righe, & de gli ſpa-
tij è accioche ſi conoſca diſtintamente la distanza della ſalita, & della diſceſa delle note, lequali altro non ſono, che ſegni di mandar fuori la uo
ce, hauemo adunque fin hora come eſſer deue quella uoce, che è atta alla melodia. Et Vitr. laſciando molte coſe, che dice Aristoxeno fra mez
3330 zo, uiene alla diuiſione delle Melodie, & dice.
in due modi ſi muoue, prima in modo, che pare all’orecchia, come è, continuata, ne che mai ſi fermi in alcun modo di terminatione, queſta dal-
lo effetto ſuo ſi chiama continua: ma dall’uſo ſi chiama ragioneuole, perche con quel mouimento di uoce ſolemo parlare, è ragionare, non alte-
rando la uoce. Moueſi dapoi la uoce in modo, che pare diſtinta, & che ſi parta da un luogo d’altezza, all’altro, & che mute diuerſe termina-
tioni de ſuoni, & coſi ſi chiama dallo effetto, distinta: ma dall’uſo melodica, cioe uſata da chi canta, ò recita uerſi: perche, quando noi canta-
mo, ò recitamo uerſi, alzamo, & abbaſſamo distintamente la uoce ſermandola, & ripigliandola ſi, che il ſenſo la diſtingue. Benche Boetio uo-
glia, che nel recitar de uerſi uſano una uoce mezzana, e mista, tra la continua, & la diſtinta. La uoce continua, & d’uno iſteſſo tenore non e al-
la conſideratione della Muſica ſottopoſta, perche doue non è graue, & acuto, non è conſonanza. Ma ſi bene la diſtinta, ne queſta anchora ſe-
ra atta alle conſonanze prima, che ad un certo luogo peruenga, ſi come aduiene à molti corpi, i quali non ſono atti à cadere ſotto la ragione
del peſo ſe non hanno una certa quantità, e grandezza, ne poſſono uenir ſotto la proſpettiua, ſe non hanno quel tanto, che fine del non poter
1110 eſſer ueduti, & principio dell’eſſer ueduti, perche la natura non comporta, che le minime differenze ſiano à i ſenſi de gli huomini ſottoposte.
A dunque il ſuono distinto, & ridotto ad una certa, & ſenſibile quantita è principio della Armonia, come la unita è principio del numero, il
punto della linea, lo inſtante del tempo. La natura ha circonſcritto la uoce di ciaſcuno in modo, che’l primo luogo d’eſſa è il piu graue, & il
piu baſſo, che eſſer poſſa in ciaſcuno, ma perche facendo ſempre un ſuono, & in quello fermandoſi la uoce non riuſcirebbe alcuna Armonia, pe
ro deono le uoci, & i ſuoni mutarſi, & ſalire, accioche la piu baſſa, con la piu alta proportioneuolmente riſponda, la uia adunque della ſalita,
anzi pur la ſalità ſi chiama ſpatio, diſtintione, & interuallo: ma la comparatione riſpetto i termini è diuerſa, però ſtando lo ſpatio, quando la
uoce dal baſſo aſcende all’alto, dicenio, che la ſi fa piu intenta, piu acuta, ò piu alta: ma quando dall’alto ſiparte, et uiene al baſſo dicemo, che la
rimette, & abbaſſa, & che diuenta graue, & ſi come la natura, ha dato il principio della uoca alla parte piu baſſa, di cui la Muſica ſene ſerue,
coſi ſalendo quaſi per gradi, è neceſſario trouare il maggior termine, alquale poſſa la uoce naturalmente peruenire, non in modo, che quello,
che la natura ha dato, per piu alto ſi prenda dall’arte, ma in modo, che ſotto quello ſi troui quel ſuono della uoce, che ſia il piu alto, & riſpon-
2220 der poſſa al primo in perſettisſima conſonanza di maniera, che ſe oltre ſi paſſaſſe con la uoce ſalendo altr a conſonanza non ſi trouaſſe, che le
contenute nella piu perſetta, cioe in quella, che abbraccia tutte le altre, come peruenendo al dieci, ſe piu oltra paſſar uolemo rittornamo alla uni
tà. Ma perche non ſi peruiene dal primo all’ultimo, cioè dal piu baſſo al piu alto ſuono ſenza mezzi, pero ſalẽdo la uoce dal primo, & piu baſſo
luogo al ſommo, & piu alto, che regolar ſi poſſa, è neceſſario, che ella tocche diuerſi gradi, & quelli ſiano con giusti ſpatij diſtinti, & propor-
tionati. L’ordinanza adunque della ſalita delle uoci da Greci è detta Siſtema, & da noſtri Scala, & perche ancho la riducono inſegnandocela
ſu la mano, però la chiamano ancho la Mano, ò perche ella ſi deue hauer à mano come un Enchiridio. I Greci uogliono dir ordinata compoſi-
tione, i noſtri conmodo, & ben compoſto ſalimento, ò ſcala, & quel ſalimento ſi da ad intendere con riga, è ſpatio. La ſcala adunque è una
conſtitutione di righe, è ſpatij dritti, & egualmente prodotti, nellaquale ſcritte ſi uedono le note d’ogni canto. L’uſo delle righe, & de gli ſpa-
tij è accioche ſi conoſca diſtintamente la distanza della ſalita, & della diſceſa delle note, lequali altro non ſono, che ſegni di mandar fuori la uo
ce, hauemo adunque fin hora come eſſer deue quella uoce, che è atta alla melodia. Et Vitr. laſciando molte coſe, che dice Aristoxeno fra mez
3330 zo, uiene alla diuiſione delle Melodie, & dice.
Le maniere de i canti ſono tre l’una è detta da Greci Armonia, l’altra Chroma, la terza Diatonon.
Il canto Armonico,
è dall’arte partorito, & per cio le canzoni rittengono grauità, & authorità non poca. Ma il Chromatico ornato di
ſottile ſolertia, è ſpeſſezza di moduli porge piu ſuaue diletto; Il Diatonico per eſſer naturale, è piu facile per la di-
ſtanza de gli interualli.
è dall’arte partorito, & per cio le canzoni rittengono grauità, & authorità non poca. Ma il Chromatico ornato di
ſottile ſolertia, è ſpeſſezza di moduli porge piu ſuaue diletto; Il Diatonico per eſſer naturale, è piu facile per la di-
ſtanza de gli interualli.
Se io hauesſi à trattar della Muſica io la ordinarei altrimĕti, ma hora io intĕdo di ſeguitar il modo proposto da Vit.
Maniera, ò Genere, è un certo
cõpartimento de gli ſpttij nelle ſcale, & nelle ordinanze, che rappreſenta diuerſe idee d’ Armonia, & di queſti diremo partitamĕte qui ſotto, ſa
cendo chiaro, quello che pare à molti difficile, & oſcuro. Tre adunque ſono i generi della Melodia. Chromatico, Diatonico, Armonico. Queſti
prendono i nomi loro dalla uicinanza, ò lontananza de gli ſpatij nelle ſcale, & or dinanze. Armonico è quello, che nella ſua ordinanza abon-
da di prosſimi, e picciolisſimi ſpatij, è breuisſime ſalite della uoce, & è coſi chiamato quaſi adattato, e conſertato, Diatonico è coſi detto per-
4440 che abonda di ſpatij distanti per tuoni, quaſi andante per tuoni, & in quello la uoce molto ſi ſtende. Chromatico è quello, che piu abonda nel
ſuo compartimento di Semituoni. Chroma ſignifica colore, & perche à guiſa di colore, questo genere ſi muta dalla prima intentione, pero è
coſi nominato. di questi tre generi piu uicino alla natura è il Diatonico, perche egli ſucciede quaſi da ſe ad ognuno, che canta ſenza ammae-
ſtramento. Piu artificioſo è il Chromatico, come quello, che da gli ammaestrati ſolamente ſi eſſercita, & però la maggior parte s’affaticaua in
questo genere, perche ſempre uoleuano raddolcire, & ammollire gli animi. Lo Armonico è piu efficace, & è ſolo de gli eccellenti nella Muſi-
ca, & è preſtantisſimo tra ogni componimento, & molti per la debolezza loro non lo ammetteno, perche non ſi può coſi facilmente metter in
ogni uſo. Seuero, fermo, & constante è il Diatonico, & dimoſtra coſtumi, & habiti uirili. Molle, & lamenteuole è il Chromatico. Quando
adunque ſia, che noi uogliamo fare un’ordinanza ò una ſcala, che tanto è, quanto accordare uno strumento, neceſſario è, che di ſubito ſappia-
mo ſecondo quale de i tre generi la uogliamo compartire, perche à materie dolci, & lachrimeuoli ci uuole il Chromatico, & ad altre grandi,
heroiche il Di@tonico, come altre ad altri generi, ò meſcolanze di quelli, perche ogni genere à piu modi ſpeciali ſi puo partire, & quelli partico
5550 lari cõpartimenti di ciaſcun genere gli danno un certo aſpetto, & forma diuerſa, quaſi à guiſa di Pittori colorandogli, accioche ſi ſacciano udi
re ſecondo le idee, che ſi uuole, & non ſi faccia à caſo la imitatione delle coſe, che ſono grandi, conſtanti, molli, mutabili, temperate, ò, mez-
zane, come porta la lor natura, nel che conſiste ogni bello effetto dell’Armonia, però ſi come è coſa degna di conſideratione, coſi à di nostri è
poco conſiderata, & molti penſano col genere Diatonico ſatisfare ad ogni qualit à di coſe, è stanno ostnati ne uogliono udire alcuna ragione,
ò perche par loro douer perdere quanto hanno imparato, ò che imposſibil ſia oſſeruar queste regole, ò perche uer amente ſono ignoranti, è
ſprezzatori di quello, che non ſanno. Io uorrei che qui fusſi luogo di eſponere le idee, & i colori conuenienti ad ogni qualita di coſe ſecondo i
loro generi, perche con uiua eſperienza delle orecchie, confer-
mata da inuincibili ragioni gli farei conſeſſar l’error loro, ma
79[Figure 79]HARMONICO
diesi
diesi
ditono
CHROMATICO
ſemitnoijo
ſeimtuono
friemituono
DIATONICO
ſemituono
tuono
tuono troppo tempo, & maggior occaſione ſi richiede, ben conclu-
do che molto in uano s’affaticano, ſe penſano col genere Diato-
6660 nico ſolo rappreſentare gli affetti humani, perche come dice
Vitruuio.
cõpartimento de gli ſpttij nelle ſcale, & nelle ordinanze, che rappreſenta diuerſe idee d’ Armonia, & di queſti diremo partitamĕte qui ſotto, ſa
cendo chiaro, quello che pare à molti difficile, & oſcuro. Tre adunque ſono i generi della Melodia. Chromatico, Diatonico, Armonico. Queſti
prendono i nomi loro dalla uicinanza, ò lontananza de gli ſpatij nelle ſcale, & or dinanze. Armonico è quello, che nella ſua ordinanza abon-
da di prosſimi, e picciolisſimi ſpatij, è breuisſime ſalite della uoce, & è coſi chiamato quaſi adattato, e conſertato, Diatonico è coſi detto per-
4440 che abonda di ſpatij distanti per tuoni, quaſi andante per tuoni, & in quello la uoce molto ſi ſtende. Chromatico è quello, che piu abonda nel
ſuo compartimento di Semituoni. Chroma ſignifica colore, & perche à guiſa di colore, questo genere ſi muta dalla prima intentione, pero è
coſi nominato. di questi tre generi piu uicino alla natura è il Diatonico, perche egli ſucciede quaſi da ſe ad ognuno, che canta ſenza ammae-
ſtramento. Piu artificioſo è il Chromatico, come quello, che da gli ammaestrati ſolamente ſi eſſercita, & però la maggior parte s’affaticaua in
questo genere, perche ſempre uoleuano raddolcire, & ammollire gli animi. Lo Armonico è piu efficace, & è ſolo de gli eccellenti nella Muſi-
ca, & è preſtantisſimo tra ogni componimento, & molti per la debolezza loro non lo ammetteno, perche non ſi può coſi facilmente metter in
ogni uſo. Seuero, fermo, & constante è il Diatonico, & dimoſtra coſtumi, & habiti uirili. Molle, & lamenteuole è il Chromatico. Quando
adunque ſia, che noi uogliamo fare un’ordinanza ò una ſcala, che tanto è, quanto accordare uno strumento, neceſſario è, che di ſubito ſappia-
mo ſecondo quale de i tre generi la uogliamo compartire, perche à materie dolci, & lachrimeuoli ci uuole il Chromatico, & ad altre grandi,
heroiche il Di@tonico, come altre ad altri generi, ò meſcolanze di quelli, perche ogni genere à piu modi ſpeciali ſi puo partire, & quelli partico
5550 lari cõpartimenti di ciaſcun genere gli danno un certo aſpetto, & forma diuerſa, quaſi à guiſa di Pittori colorandogli, accioche ſi ſacciano udi
re ſecondo le idee, che ſi uuole, & non ſi faccia à caſo la imitatione delle coſe, che ſono grandi, conſtanti, molli, mutabili, temperate, ò, mez-
zane, come porta la lor natura, nel che conſiste ogni bello effetto dell’Armonia, però ſi come è coſa degna di conſideratione, coſi à di nostri è
poco conſiderata, & molti penſano col genere Diatonico ſatisfare ad ogni qualit à di coſe, è stanno ostnati ne uogliono udire alcuna ragione,
ò perche par loro douer perdere quanto hanno imparato, ò che imposſibil ſia oſſeruar queste regole, ò perche uer amente ſono ignoranti, è
ſprezzatori di quello, che non ſanno. Io uorrei che qui fusſi luogo di eſponere le idee, & i colori conuenienti ad ogni qualita di coſe ſecondo i
loro generi, perche con uiua eſperienza delle orecchie, confer-
mata da inuincibili ragioni gli farei conſeſſar l’error loro, ma
79[Figure 79]HARMONICO
diesi
diesi
ditono
CHROMATICO
ſemitnoijo
ſeimtuono
friemituono
DIATONICO
ſemituono
tuono
tuono troppo tempo, & maggior occaſione ſi richiede, ben conclu-
do che molto in uano s’affaticano, ſe penſano col genere Diato-
6660 nico ſolo rappreſentare gli affetti humani, perche come dice
Vitruuio.
In queſte tre maniere disſimiglianti ſono le diſpoſitio-
ni de i Tetracordi, perche i Tetracordi, che appar-
tengono al genere Armonico han due Tuoni, & due
Dieſi; La Dieſi è la quarta parte del Tuono, & coſi
in un Semituono ſono due Dieſi. Nel Chromatico
ſono poſti in ordine duemezzi Tuoni, ma il terzo
ſpatio, è, di tre Semituoni. Il Diatonico ua per due
continuati Tuoni, & con lo terzo ſpatio d’un Semi-
7770 tuono, compie la grandezza del ſuo Tetracordo, &
coſi i Tetracordi ne i tre generi agguagliati ſono, &
pareggiati di due Tuoni, & d’un Semituono.
ni de i Tetracordi, perche i Tetracordi, che appar-
tengono al genere Armonico han due Tuoni, & due
Dieſi; La Dieſi è la quarta parte del Tuono, & coſi
in un Semituono ſono due Dieſi. Nel Chromatico
ſono poſti in ordine duemezzi Tuoni, ma il terzo
ſpatio, è, di tre Semituoni. Il Diatonico ua per due
continuati Tuoni, & con lo terzo ſpatio d’un Semi-
7770 tuono, compie la grandezza del ſuo Tetracordo, &
coſi i Tetracordi ne i tre generi agguagliati ſono, &
pareggiati di due Tuoni, & d’un Semituono.