Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556
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In ogni Tetracordo d’ogni genere ſono quattro termini, ò ſuoni, ò gradi, che uogliamo dire, tutti ſaltano ad una ſomma in tre ſalti, ma diuerſa-
mente, percioche il genere Armonico ſale da la meta d’un Semituono, che dieſi ſi chiama, ad un’altra meta d’un Semituono, &
d’indi allo ſpacio
di un ditono, il chromaticho ha lo primo ſpatio d’un Semituono, &
ſimilmente il ſecondo, ma ſale poi ad un Trihemituono. Finalmente il
Diatonico, ha lo primo ſpatio d’un tuono, il ſecondo d’un tuono, il terzo di mezzo tuono.
Siche in ogni genere il tetracordo è composto di
due tuoni &
mezzo, & queſto è quello, che dice Vitr. che i tetracordi ſono ne i tre generi agguagliati, & pareggiati di due tuoni, & d’un Se
mituono.
Et perche s’intenda meglio quello, che dice Vitr. diro che coſa, è, tetracordo, che coſa è ſpatio, & interuallo, & dichiarito gli al-
tri termijni poſti dallui, quanto al preſente biſogno io penſero, che ſia per ſatisſare, con quella breuità, &
chiarezza, che ſi puo in ſimile ma
teria difficile, aſcoſa, &
alla lingua nostra ſtraniera.
Delle ſcale, & or dinanze perſetta, è, quella, che tra i gradi della piu baſſa, & della piu alta uoce contiene quella conſonanza, che le abbraccia tut
te, &
questo non ſi può fare ſe la ordinanza della ſcala non tiene quindeci gradi di uoce, & quattordici ſpatij. Grado io intendo il luogo della
1110 uoce, ò, alto, ò, baſſo, che ſia, ma perche da prima nel mondo l’huomo non ha fatto le coſe dell’arti perſette, ma le ſcienze, &
le dottrine à po
co à poco con l’aggiunta de i ſucceſſori creſciute ſono, però non fu ritrouato da principio tutta la ſcala, &
ordinanza delle uoci, ma ben dapoi
ſi ſono formati tutti i gradi, la onde nel formare gli instrumenti muſicali ſi uſauano le corde, &
i nerui, i quali rendeuano i ſuoni proportionati,
&
ancho ſi eſſercitaua ſenza alcuna Muſica la ragione ſopra una ſola corda, partendola numero ſamente in modo, che toccando quella uota,
&
poi ſopra uno ſpatio determinato, rendeua quella conſonanza, che ſi cercaua. Chiamauaſi queſta forma Monocordo, di modo, che egli ſi
faceua d’una corda ſola.
Ma gli antichi uolendo eſſercitare la Muſica faceuano gli ſtrumenti di piu corde, dal numero dellequali dauano i no-
mi à gli ſtrumenti, et pero chiamauano Tetracordo lo strumento di quattro corde, pentacordo quello di cinque, &
coſi nel reſto fino allo ſtru
mento Pentecacordo, cioe di quindici corde corriſpondenti à quindeci gradi, è ſalite della uoce, che ſpatij, &
interualli ſi chiamano (come ho
detto) perche altro non è ſpacio, che quantita della uoce tra due ſuoni, &
qui è ripreſo Ariſtoxeno, che pone la grauita, & l’acutezza della
uoce, in qualita, &
non in quantita. Da queſto ſi ha, che alcune or dinanze ſeranno maggiori, alcune minori, maggiori ſon quelle, che han-
2220 no piu gradi, &
minori, quelle, che ne hanno meno. La onde gr andisſima ſera quella appreſſo gli antichi, che hauera quindici gradi. Dico
ſecondo gli antichi, perche, i, moderni, ne hanno aggiunti de gli altri alle loro ſcale, perche niente ci uieta, che con ragione non andiamo piu
oltre, e ſpecialmente nel fare gli ſtrumenti Muſicali, che poſſono ſalire piu alto, che la uoce humana, laquale temperatamente tra quei quindici
ſi contiene, ſe piu oltra paſſaſſe, potrebbe eſſer ſtrepito ſa, &
metta alla ordinanza, ilche non aduiene in molti ſtrumenti. Dichiarito hauemo
che coſa è ſpatio, &
che coſa è Tetracordo, reſtano alcuni altri nomi per fare la intelligenza di Vitr. manifesta, & ſono queſti. Dieſi, Tuo-
no, Semituono, Trihemituono, Ditono, che ſono i nomi de gli interualli, il Tuono adunque, è il principio della conſonanza, cioe il primo ter-
mine, &
fondamento della conſonanza, nato da proportione ſeſquiottaua. Conſonanza è uno meſcolamento de ſuoni graui & acuti, che con
diletto all’orecchie peruiene.
Il ho detto, che coſa è proportione ſeſquiottaua, cioe quando il più contiene il meno una fiata, et l’ottaua parte del
tutto, come noue contiene otto, chiuuole adunque proportionare i ſuoni, è neceſſario proportionare gli ſpatij, &
chi uuole proportionare
gli ſpatij, biſogna uſare i numeri, &
le loro ragioni, & quella proportione, che è tra ſpatio è ſpatio, ſera ancho da ſuono à ſuono, pero doue
3330 lo ſpacio ſera con ſeſquiottaua, ò uero altra proportione de numeri compartito, ancho il ſuono hauera la iſteſſa comparatione.
Volendo adun-
que porre un tuono ſopra una corda, biſogna partire la corda in noue parti, &
ponere lo ſcagno ſopra le otto, perche ſuonando la corda uota,
&
poi ſopra lo ſcagnello, ella rendera un tuono. Sia la corda a. b. diuiſa in partinoue, dico, che la parte. c. b. ſuonera un tuono, con tutta la cor
da, ma è prima l’uniſſono, che è uno isteſſo, &
perpetuo tenor della uoce ſenza aſceſa, ò diſceſa, come hanno tutte le note, che ſono ſopra l@
iſteſſariga, ò tra lo iſteſſo ſpatio.
La doue l’uniſſono non e ſpacio, ma fondamento de gli ſpatij, come ut, ut, re, re, ſopra un’iſteſſa riga, ò in uno
isteſſo ſpacio.
Mail tuono, è, diſtanza di uoce da una riga al ſeguente ſpacio, ò per lo contrario, come dal ut alre, ò uero dal re al ut. Et qui an
cho è ripreſo Ariſtoxeno, che non uſa numerinel notare le uoci per racorre le uoci per racorre le proportioni, ma piglia la loro differẽza nel mezzo, di modo, che
egli pone la ſpeculatione nelle uoci, ma in quello, che elle ſono differenti, coſa non ben conſiderata credendo ſaper la differenza di quelle uoci
dellequali egli ne grandezza, ne miſura ritroua, dando il tutto al giudicio delle orecchie.
Diuide egli il Tuono in due parti eguali, & queste
77[Handwritten note 7] chiama Semituoni, &
non ſa che niuna proportione ſoprapartiente, come, quella in che conſiste il Tuono, ſi puo in due parti eguali diuide-
4440 re.
Ma ſeguitamo noi quello che per uero i dotti hanno approuatc. Poi che adunque il tuono non ſi può partire in due parti eguali, perche
conſiſte in proportione ſoprapartiente, ſi partire in due parti diſeguali, una di eſſe ſi chiama Semituono minore, &
Dieſi. L’altra Semi-
tuono maggiore, &
Apotome. Il Semituono minore, è quella parte del tuono per laquale la proportione ſeſquiterza è maggiore di due tuoni,
cioe di due ſeſquiottaue, ecco l’eſſempio:
parti la corda in quattro parti, e ſotto la prima poni lo ſcagnello, quella iſteſſa uota ſuonera una
ſeſquiterza con la piena, perche coſi e lo ſpacio diuiſo.
Se adunque ponerai ſopra la detta corda due continuati tuoni partendola, come ho
detto di ſopra, dico che lo ſpacio che ſera dal ſecondo ſcagnello doue è ſegnato il ſecondo tuono, al terzo, ti ſuonera il Semituono ſpatio da
mi à fa, &
coſi hauerai quattro termini ut. re. mi. fa. è tre ſpacij, l’uno da ut à re, che è un tuono, l’altro da re à mi, che è il ſecondo tuono,
l’altro da mi à fa, che è un Semituono minore, ò Dieſi, che ſi chiami, &
qui hai il tetracordo del genere Diatonico, che ſerra la conſonanza,
nata da proportione ſeſquiterza, che è le quarta, che ſale da ut à fa, per due tuoni, è un Semituon minore.
Il Semituon maggiore è il restan-
te del tuono, cioè quello, che è di piu della ſeſquiterza al terzo tuono, pero poni tre continuati tuoni, &
la ſeſquiterza come di ſopra, & ha-
5550 uerai dalla ſeſquiterza al reſto del tuono il Semituon maggiore.
Queſto nome adunque di Semituono non importa mezzo tuono à punto, ſi co
me à dire ſemiuocale, non ſi piglia per la meta della uocale à punto, ma perche è meno, &
non aggiugne all’eſſer uocale, & à far uoce da ſe,
pero ſi dice Semiuocale, come hauemo detto nel Quarto parlando di Semimetope, &
Semitriglifi. Dico poi che il tuono, & Semituono, ben-
che non fanno Armonia è conſonanza, nientedimeno egli ſi deue hauere conſideratione dell’uno, &
dell’altro, ſi perche distinguono gli ſpa-
tij delle conſonanze, &
miſurano i mezzi muſicali, ſi perche le ſode conſonanze, per l’un, & l’altro ſi legano inſieme, & finalmente all’uno,
&
all’altro s’attribuiſce la forza di commouer gli affetti, i numeri d’un tuono ſono 8. e 9. di due 81. 72. 64. & ſi fanno moltiplicando 8 in
ſe, 9 iu ſe, &
8 in 9. i numeri di tre tuoni ſono 729. 648. 576. 512. moltiplicando 81. 72. 64 per noue, & 64. per otto, & coſi ſi uanno i tuo-
ni con numeri continuando, ne iquali la proportione del maggiore al minore è ſempre ſeſquiottaua.
Tuono adunque è come ut, are. dariga
à ſpatio.
Ditono come da ut, à mi, aſcendendo & da mi, a ut, diſcendendo. da riga al ſecondo ſpatio, pur che non u: ſia Semituono di mezzo:
diletta, ma non è conſonanza, & ſi chiama terza maggiore. Trihemitonio come da re, a fa aſcendendo, & chiamaſi ancho ſeſquitono, & è
6660 ſpatio, che abbraccia un tuono, &
un Semituon minore, & ſe bene uien all’orecchie ſoauemente non è però conſonanza, perche le conſonan-
ze non ſono in proportione ſoprapartiente, &
il ſeſquitono è in tale proportione, (come ſi dira poi) chiamaſi da i moderni terza minore, &
è lo ſpatio da una riga all’altra, pur che tra mezzo ui ſia un Semituono.
Il Semituon maggiore (come ho detto) è lo auanzo di tre ſeſquiottaue
leuatane la ſeſquiterza, &
percio è detta A potome da Greci, & aliena dal genere Diatonico, perche non ſi admette nel componere, non ha-
uendo luogo tra le corde, perche à niuna corda puo riſpondere per far con quella alcuna conſonanza.
Conuengono tutti queſti ſpatij in questo,
perche tutti ſeruano alla muſica, il tuono.
& il Semituono ſeruono per fondamenti alle legature de i tetracordi, il Trihemitonio & il Ditono,
perche dilettano, &
pcrche uanno ne i compartimenti de i generi. Dilettano molti ſuoni, che però non ſono conſonanze, come è la terza mag
giore, &
la minore, & la ſeſta minore fatta dal Semituono, con la diapente, cioe con l’aggiunta d’un Semituono ad una ſeſquialtera, e ſi fa
quando ſi paſſa da ciaſcuna linea allo terzo ſpacio, che contiene due ſemituoni minori, e tre tuoni, come è da mi à fa cantati per la ſesta.
Euui
ancho il tuono col Diapente, che paſſa da ciaſcuna linea al terzo ſpacio, ma ui è ſolo un Semituono, è quattro tuoni, come da ut à la cantati
7770 per la ſeſta, &
chiamaſi ſeſta maggiore.
Euui ancho la ſettima minore, che abbraccia due Semituoni minori, è quattro tuoni, come da ut à mi da uno ſpatio al quarto ſpacio, ò da una li-
nea alla quarta linea, ci ſono ancho molti altri ſpatij piu presto nello eſſercitio, che nelle regole collocati, come è la nona, la decima, la undeci-
ma, &
la duodecima, ma di queſti altri ne han parlato. Delle conſonanze diremo poi.

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