Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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165148LIBRO82[Figure 82]Vniſſono
Tuono
.
Semituono
.
Ditono
.
Semiditono
.
A C B
CAP. V. DE I VASI DEL THEATRO.
ETCOSI da fimiglianti inueſtigationi con Mathematici diſcorſi ſi fanno i Vaſi di Rame ſecondo
la
grandezza del Theatro.
Et quelli ſi fanno in modo, che quando ſon tocchi poſſono fra ſe ren-
dere
la Diateſſarron, &
la Diapente in ordine alla Diſdiapaſon.
Pot che ſapemo in che proportione conſiſte ciaſcuna conſonãza. Volendo noi preparare que uaſi di Rame, che uſauano gli
2240 antichi diſporre ne i Theatri, accioche la uoce de recitanti piu chiaramente, &
con dolcezza s’udiſce. Vitr. ci laſcia in-
tendere
prima come ſi hanno ad accordare, poi come ſi banno à porre, &
che eſſetto facciano. Quanto adunque all’ac-
cordargli
.
Vitr. dice, che biſogna fargli in modo, che quando ſono tocchi, ò dalla uoce, ò da alcuna coſa, rendino fra ſe le conſonanze dette
Diateſſaron
, &
Diapente. con queſto però, che l’una & l’altra ſiano ordinate alla Diſdiapaſon, ma egli non dice, il modo di proportionare
que’uaſi
, ſi che rendino queste conſonanze, però biſogna qui porui del buono, &
ſapere le proportioni de i corpi, cioè come un corpo ſia
riſpetto
un’ alcro, ò doppio, ò ſeſquialtero, ò ſeſquiterzo, perche quella proportione, che è tra ſpatio, e fpatio, tra corpo, e corpo, e ancho
tra
ſuono, e ſuono, quando quegli ſpatij, ò que corpi poſſono render ſuono.
Queſta pratica dipende dal ſapere trouare tra due date linee,
due
altre di mezzo proportionali, ilche come ſi faccia, nel nono libro diffuſamente ſi dimostra.
Se adunque, hanno da riſpondere in coſo-
nanza
biſogna, che le grandezze, e gli ſpatij loxo, &
i uani ſiano in quelle proportioni, che ſono le conſonanze, che render uogliono, Pro-
portionati
adunque, biſogna preparare il luogo, doue hanno a ſtare pero dice Vitr.
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Deonſi fare i luoghi doue hanno à ſtare i uaſi detti, queſti luoghi ſono da Vitr. nominati Celle, non deono toccare da alcuna banda muro, ò altro,
perche
non riſuonerebbeno.
Et habbiano d’intorno il luogo uacuo. Perche riſuonino meglio.
Et dalla ſommita del capo loro habbiano ſpacio.
Perche meglio u’entri la uoce
Perche la uoce ſott’entri.
Per dare ſpatio ſotto i uaſi, accioche non tocchino d’alcuna parte.
Et all’incontro di quelle Celle.
Laſciate fiano le apriture a i letti de i gradi inferiori longe due piedi, alte mezzo.
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Ma in che luogo egli ſi habbia à diſſegnar le celle, coſi è neceſſario dichiarire. Se il Theatro ſera molto ampio, & gran
de
l’altezza di mezzo per trauerſo ſia diſſegnata, &
in quella ſiano à uolti fatte 13. Celle diſtãti per i dodici ſpatij egua
li
, in modo, che que’ uaſi riſſuonanti, che ſono ſtati ſcritti di ſopra, ſuonando all’ultima delle eccellenti detta Nete
Hiperboleon
ſian poſti prima nelle Celle, che ſono nelle eſtreme corna dall’un’, &
l’altra parte.
Cioè partiſcaſi à torno à torno il Theatro la parte di mezzo dell’altezza, et quella ſia diuiſa in dodici ſpatij eguali con tredici Celle, certo è, che ne
ſaranno
due ſu gli estremi corni, una nel mezzo, cinque da una parte tra l’un’ estrema e la di mezzo, &
cinque dall’ altra tra l’altra

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