Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

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[151] GIVGNO 30 LVGLTO 31 AGOSTO 31 SETTENIPR 30 OTTOBRE 31 NOVEMBRE 31 DECEMBRE 31 GENARO 31 FEBRARO 28 MARZO 31 APRIZE 30 MAGGIO 31 10 20 30 10 20 30 10 02 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30
[Figure 152]
[153] S S I I D B A E G F L I K
[154] F la Taglia di ſopra, & il luogo doue ella ſi lega.L la Taglia di ſotto detta Artemone, e Paſtecca, et in Greco Epagon.*** il Peſo.A la Leua, che s’appunta in terra, e Lenguella è detto il ſuo capo.3 il Peſo.1 la ſotto Leua detta Hypomochlium, & Preßio in latino.2 la Leua ò Manouella detta Vectis in latino, Mochlion in Greco.V il Marco, in latino detto Equipondium, in Greco Sferoma.Q S Lances.X Lances.R Anſa Examen Lenguella.8 Cuneus Cugno.7 9 Stanga. # 10 Peſo.H G Manico ò Stanga.M Peſo.O N Coclea la Vida.D i Pali.L doue ſi attacca la Pastecca detta Artemo.C Chelonia le orecchie.F la Regola.B Antarij funes le Sartie.E il luogo de i Menali. E F L F L B E C F D D L D D R X X 3 A I 9 7 10 F H C D A 8 H G O N K L M
[Figure 155]
[Figure 156]
[157] A. Acqua in arca æared depreſſa. B. Delfini ærei. C. Modioli ærei. i Moggetti di Rame. D. Le Regole in forma di ſcala. E. Taxilli, taſſelli di tre dita alti.F. Cathene Cymbala tenentes. G. Infundibulum Inuerſum. Tramoggio detto Phigeus. H. Fiſtulæ le Canne per le quali, lo aere dalli Moggetti entra nelTramoggio. I. Vestes, Stanghe. K. Manubria, Manichi, che ogni uolta che ſi preme li Taſti ſi uoltano, & apreno le Nari, che mandano il uento allecanne de l’Organo, che ſuonano. L. Pinne ſub quibus ſub lingulæ omnium organorum.i.i taſti e lenguelle. O. Le Regole tra’l Sommiero detto Pinax, & iregiſtri. P. Pinna depreſſa, un tasto calcato. Q. Tabula, il Sommiero. R. La Figura de i taſtiſeparata perche meglio s’intenda. S. Lingulæ, lenguelle.T. Ceruicu’a, il collo, o la canna. V. L’acqua cacciata in ſu tra. Parca e il Tramoggio dal uento delli Moggetti. X. Pars arcæ, parti dell’ arca.Quell punti nella forma de i Tasti ſeparata ſono, fori del Sommier, che danno il uento alle canne. L P K R E V A T Q X E A V E X H F O B D D C H
[158] IL FINE.DEVSADIVVATVOLENTES
[159] O Cim@ſium.P Af@@agele.2 Apophige.T Catheti.V ij O P Q D F G O P Q A D F C D B C T 1 2 3 4 1 1 2 2 3 3 4 4
[160] C G O P E B F
[161] C G D O P E B F
[162] D P O E
[Figure 163]
[Figure 164]
[Figure 165]
[Figure 166]
[167] SOLI DEO ONORIN VIA PERFRANCESCOMARCOLINICONPRIVILEGIMD LVI.
[Figure 168]
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Questo modo di battere, raſſodare, e ſpianare il terrazzo noi chiamamo Orſare. L’altezza, ò groſſez za di quella materia coſi peſta, e bat-
tuta
eſſer deue non meno di once noue, che Vitr.
dice Dodrante, & queſto è il primo ſgroſſamento, & la prima crosta, ò letto del pauimen-
to
.
Sopra ilquale di piu ſottile, & minuta materia ſi deue indurre un’altra mano, che come anima, & ſodezza eſſer s’intende, & è di teſtola
ben
pistata, che di due parti, ne habbia una di calce.
Sopra queſta crosta s’induce il pauimento, ò di pietra cotta, ò d’altra pietra, & que-
1110 ſta, ò ſerà minuta come muſaico, ò di quadri grandi, ſecondo la grandezza, ò bellezza, che ſi deſidera, ben ſi deſidera opera, che le pietre
di
che forma ſiano, ò quadretti, òritondi come ſcudi, che Vitr.
dice Scutulis, ò Triangulari, ò di ſei anguli, che Vitr. chiama faui, perchei
faui
, &
le caſelle delle api 4ono in ſei anguli, ò di che ſi ſieno, ſian tutte eguali in un piano uni-
99[Figure 99]L’Antico.
Filandro
.
te, &
ſi ſcontrino à punto, che una non ſia piu alta deli’altra, che i lati, & gli anguli ſieno uni
ti
, ilche ſi fa con il fregarli molto bene, &
liſciarli con diligenza. Vſauano gli antichi alcune
croſte
fatte di Arena, &
di calce, & minute teſtole, nellequali ui andaua la quarta parte di Te
uertino
pesto, uſauano ancho alcuni quadrelli grosſi un dito larghi due, lunghi altrettanto, che
ſtauano
in taglio, asſiimigliando le ſpiche, queſte polite figure, &
luſtre erano ſi, che ſi uede-
uano
le commſſure, ne una minima pietra, che ucciſe de i termini, però erano mirabilmente
piane
, &
diſteſe, & ſpecialmente uaghe, coſi eſpongono glialtri, ma io dico che uanno altra-
2220 mente queste erano nel pauimento poste, accioche l’acqua, &
l’humidità non paſſaſſe alla tra-
uatura
, erano piane, &
ſopra queſte era una mirabil croſta di marmo peſto d’Arena, & di cal
ce
, che Vitr.
chiama Lorica aſſai ben groſſa, laquale copriua quel lauoro fatto à ſpiche, co-
me
ſi uede nelle ruine antiche, e quel lauoro à ſpiche non è come pone il Filandro, ma come è
per
la prosſima figura dimostrato, ſecondo l’eſſempio tolto dallo antico, &
erano della gran-
dezza
di queſto quadro che contiene la figura, e groſſe un’oncia, &
queſte coſe ſi uſauano al
coperto
.
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