Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

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[Figure 61]
[Figure 62]
[Figure 63]
[64] A B l’altezza del Pauimento à i Lacunari. C D l’altezza del Lume. C E la larghezza di ſotto del Lume. D F la larghezza del Lume di ſopra. C G la groſſezza dell’erta da baſſo. D H la groſſezza dell’erta di ſopra. I @ il Sopraciglio. K @ la Cimaſa e Tondino che ua à torno le Erte. N lo Hyperthiro e Freggio. O la Cimaſa e Tondino dello Hyperthi@@. P la Cornice piana con la ſua gola. P Corona, ò Gocciolatoio. O Aſtragalo Lesbio, ouero Vuouolo. C Cimatio Dorico, altramente Cauetto. N Hyperthiro, hoggi di Freg-gio detto. K Cimatio ouero Vuouolo. F Astragalo hora Fuſaiuolo. A P O C N K F F E P O N I V S T X B Z Y Q R D M C K H G
[65] B Ancones. C Hyperthiro. D Corona. E@ Scapo. F Cimacium. G Replum. D Corona. C Hyperthiro. H Cimatium. I Prima Corſa. K Seconda Corſa. L Tertia Corſa. M Timpana. N Impages. O Scapi. D C H L K I O O N M N M N C N M N M N O O D C B E E F F
[66] O Cimacio Lesbio ò Vuouolo P Cimacio Dorico ouero Cauetto. Q Hyperthiro ouer Freggio. K C@n@c o delle Pilaſtrate ò Ante ouero Intauolato. S Aſtragali ò Fuſaiuoli. T Prima Faſcia. V Seconda Faſcia. Mezze colonne quadre drieto lequali ua at acata la porta. X X Scapo. Y Cimacio Z Replum ò Freggio tra i due Ci-macij. I Timpano. K K Impages. A O *** Q R S V S T O *** R S S Q I I I Z I I I T V X X Y K K I
[67] 2
[Figure 68]
[Figure 69]
[70] PIANTA DI VN TEMPIO COMPOSITO THOSCANO.
[Figure 71]
[Figure 72]
[73] A
[Figure 74]
[Figure 75]
[76] I K D B L M C E H n n n A F G
[77] 8 7 6 1 O 1 O 1 5 4 10 3 9 2
[Figure 78]
[79] HARMONICOdiesidiesiditonoCHROMATICOſemitnoijoſeimtuonofriemituonoDIATONICOſemituonotuonotuono
[80] Diateſſaron.Quarta.Seſquiterza.Diapente.QuintaSeſquialtera.Semituono con Diapente.Tuono con Diapente.Semiditono con Diapente.Diapaſon.Doppia.Ottaua.Diatessaron.Diapason con DiapenteDiapason.Diapente.Diatessaron. 24 18 16 12 8 6
[81] ArmonicoChromatico molleChromatico non languid@Diatonico molle.Molle intentoEgualeSintonoDiatonico. 92 216 1{1/4} 69 345 1{1/23} 15 360 1{1/45} 8 368 70 210 1{1/15} 42 252 1{1/14} 18 270 1{1/27} 10 280 22 66 1{1/6} 11 77 1{1/11} 7 84 1{1/21} 4 88 21 63 1{1/7} 9 72 1{1/9} 8 80 1{1/20} 4 84 56 168 1{1/8} 21 189 1{1/7} 27 216 1{1/27} 8 224 3 9 1{1/9} 1 10 1{1/10} 1 11 1{1/11} 5 12 24 72 1{1/9} 8 80 1{1/8} 10 90 1{1/15} 6 96 64 192 1{1/8} 24 216 1{1/8} 27 243 hem 13 2@6
[82] VniſſonoTuono.Semituono.Ditono.Semiditono. A C B
[83] Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos Me-ſon.Paranete ſinne menon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Meſe.Terza Regione data al Diatonico.Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos me-ſon.Paranete Sin-nemenon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Diateſ.Diapente.Diat.Diat.Diat.Diapente.Diateſ.Parameſe.Parhypate hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne menon.trite Dieze ugmenon.Trite Hyper boleon.Seconda Regione Data al Chroma.Hypate Hypaton.Diateſ.Diapente.Parameſe.Parhypate Hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne-menon.Trite Dieze-ugmenon.Trite Hyper boboleon.Diateſ.Diateſ.Tonus.Diat.Diateſ.Diateſſaron. Hypate meſon Meſe.Nete Synne-menonParameſe.Nete Diezeug menon.Nete Hyper-boleon.Prima Regione data all’Harmonia.DiateſDiat.Tonus.Diateſ.Diateſ.Hypate meſon. Meſe.Nete Sinneme-non.Parameſe.Nete Diazeug menon.Nete Hyperbo leon.
[Figure 84]
[Figure 85]
[Figure 86]
[Figure 87]
[Figure 88]
[89] C G D P O E B F
[90] E B C D F A
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218199OTTAVO.101[Figure 101]B il Capo della Fonte.
B
c la prima Mira
C
d la ſeconda mira drieto al
monte
D
e la terza doue non ſi può con
durre
D
f. la quarta doue ſi può con-
durre
H
g f. la condutta dell’acqua.
e d f c g b H
102[Figure 102]COROBATE DA LIVELLAR LE ACQVE E I PIANI.1 Regola di piedi 20.
2
gli Anconi ò Braccia.
3
Trauerſarij.
2 1 3 2
CAP. VII. A QVANTI MODI SI CON-
DVCHINO
LE ACQVE.
ATRE modi ſi conduce l’acqua, prima con riui per canali fatti, dipoicon trombe di piombo, ouero
con
canne di terra, ò creta.
Se noi uſeremo i canali, neceſſario è fare la muratura ſodisſima, & il let
to
del riuo habbia il ſuo liuello alto niente manco di mezzo piede in cento, &
queſte murature ſia-
1140 no fatte à uolte, accioche il Sole non tocchi l’acqua, laquale poi che ſarà condotta alla città, facciaſi
un
caſtello, ò conſerua dell’acque, alquale congiunte ſiano per trarne l’acque tre bocche, &
nel ca-
ſtello
ſiano tre canne equalmẽte partite congiunte à quelle pile, ò gorne, accioche quando l’acque
traboccherãno
da gli eſtremi ricettaculi ridõdino in quello di mezzo, &
coſi nel mezzo ſi ponerãno le canne in tut-
te
le pile con le loro bocche, dall’altra ſi manderanno alli bagni, accioche diano la entrata ſua al popolo ogni tanti an
ni
, &
finalmente dalla terra nelle caſe de priuati coſi, che non manchi nel publico, percioche non potranno riuoltar-
le
altroue, quando da i loro capi haueranno i propij condutti, &
queſte ſon le cauſe, per lequali io ho fatto queſta di-
uiſione
, cioè perche quelli, che priuatamente tireranno leacque nelle ſue caſe diffendano i condotti dell’acque per
mezzo
de i publicani col pagarli le rendite.
Ma ſe tra la città, & il capo della fonte ſaranno di mezzo le montagne à
queſto
modo ſi deue liuellare:
Cauinſi ſotto terra i luoghi doue hanno à paſſare le acque, & ſiano liuellate alla cima,
2250 ſecondo che diſopra s’è ſcritto, &
ſe iui ſarà topho, ò ſaſſo tagliſi nel ſuo propio canale, ma ſe il ſuolo ſarà di terra, ò ue
ro
arenoſo, faccianſi le bande con i ſuoi uolti ne i luoghi cauati.
& coſi ſia l’acqua condotta, & i pozzi ſiano talmen-
te
fatti, che ſtiano tra due Atti.
Ma ſe le canne di piombo l’acqua ſarà cõdotta, prima farai al capo di eſſa un caſtel-
lo
, ò conſerua d’acqua, dapoi ſecondo la quantità dell’acqua farai le lame delle canne, &
queſte ſiano poſte dal pri-
mo
caſtello à quello’, che è preſſo la città, ne ſiano le canne fuſe piu lunghe di.
x. piedi, queſte lamette ſe ſaranno
di
cento dita per larghezza prima, che ſiano ritondate ſia ciaſcuna di peſo di libre mille dugento:
& ſe ſaran-
no
di ottanta dita di noue cento ſeſſanta:
ſe di cinquanta, ſiano di ſeicento libre; ſe di quaranta, ſiano di quat-
trocento
ottanta;
ſe di trenta, ſiano di trecento ſeſſanta: ſe di uenti, ſiano di dugento quaranta; ſe di quinde-
deci
, ſiano di cento ſeſſanta;
ſe di dieci, ſiano di cento uenti: ſe di otto, ſiano di nouantaſei; ſe di cinque ſiano di ſeſ
ſanta
, perche dal numero delle dita, che uanno nella larghezza delle piaſtre, prima, che ſiano piegate in tondo le can
3360 ne prendono il nome delle loro grandezze, imperò che quella piaſtre, che ſarà di cin quanta dita, quando ſi farà la can
na
di eſſa, chiamerasſi quinquagenaria, &
allo ſteſſo modo le altre. Et quella condotta di acque, che eſſer deue per
canne
di piombo ha queſta commodità, che ſe il capo ſarà liuellato al piano della città, &
che i monti di mezzo
ſaranno
piu alti, che posſino impedire il corſo, coſi ſarà neceſlario apparecchiare di ſotto quelli ſpatij altre liuellatio
ni
, ſi come è ſtato dimoſtrato di ſopra ne i riui, &
ne i canali; ma ſe non ſarà longo il circuito, uſeremo le uolte, & cir
condottioni
, &
ſe le ualli ſaranno continuate deueſi drizzare i corſi in luogo chino, & quando l’acqua ſarà giunta al
baſſo
non ſe le apparecchia di ſotto luogo troppo profondo.
accioche il liuello quanto ſi puo uadi di lungo, & que-
ſto
è il uentre, che i Greci chiamano chilia;
ma quando uenirà alla contraria ſceſa per lo ſpatio longo del uentre dol-
cemente
ſi rileua, all’hora ſia cacciata all’altezza della ſceſa, ma ſe nelle ualli non ſarà fatto il uẽtre nello apparecchio
di
ſotto ſarà à liuello, ma ſe ſarà torto, &
piegato uſcirà fuori con impeto, & diſciorrà le commiſſure delle canne, deõſi
4470 ſar’ ancho nel uentre ſpiramenti, per liquali la forza dello ſpirito ſia rilaſciata.
Quelli adunque, iquali conduranno le
acque
per le canne di piombo al detto modo con tai ragioni gentilisſimamente potranno dare le ſcadute alle acque,
&
farle uoltare doue uorranno, & ſimilmente farne le conſerue, & cacciarle in alto quanto uorranno, & coſi con la
ſteſſa
uia quando dal capo delle fonti alle ſteſſe mura della città haueranno ben tolto il liuello dell’altezza tra dugen
to
atti non ſarà inutile farui un’altra mano di caſtella, accioche ſe in qualche luogo le canue faceſſero danno non ſi
habbia
à rompere ò maccare tutta l’opera, &
piu facilmente ſi conoſca doue è fatto il danno.

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