Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

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[Figure 91]
[92] B G F A H I M M E M C
[93] Z Y Q Q O Q Q T
[Figure 94]
[Figure 95]
[Figure 96]
[97] A
[Figure 98]
[99] L’Antico.Filandro.
[Figure 100]
[101] B il Capo della Fonte.B c la prima MiraC d la ſeconda mira drieto al monteD e la terza doue non ſi può con durreD f. la quarta doue ſi può con-durreH g f. la condutta dell’acqua. e d f c g b H
[102] COROBATE DA LIVELLAR LE ACQVE E I PIANI.1 Regola di piedi 20.2 gli Anconi ò Braccia.3 Trauerſarij. 2 1 3 2
[Figure 103]
[104] a c 10 50 d 50 50 50 10 50 d b
[105] a 5 d b c 5 7{1/14} 25
[106] e 6 f 8 10 84 g h
[Figure 107]
[108] 4 4 4 4 3 3 3 3 5 5 5 5 3 4 5 3 4 5
[109] 8 8 8 8 64 8 8 8
[110] a g i c b f h d e
[111] m p a b x n g e u i h o f l k c r d q s t
[112] a b n e k p b l i q o d f g w c r
[113] c p l k b m i o b a e d f o
[114] d c b e g l n o k m
[115] c b g b d n m l k e a
[116] d f g a e b l c
[117] l h c e k a f g i b
[118] a e b c d f g b a c e d b c d e f g h
[119] a l’occhio nella ſoperficie della terra.b. il Centro della terra.a c la linea del luogo apparente.b c. la linea del uero luogo.a b c. lo angulo della diuerſità. c a b
[120] a b il Deferente.c il ſuo Centro.d e l’Epiciclo.a il ſuo Centro.f. il centro del Mondo.a il Giogo del Deferente.b l’oppoſto.d il Giogo dell Epiciclo.e l’oppoſto. d a e c f b
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226207NONO. ragione, come é ſtato manifeſto e come la b d alla b c. per la undeci-
114[Figure 114]d c b e g l n o k m ma del quinto.
A dunque tra le due dritte propoſte, che erano e b, &
b
g.
trouate ne hauemo due ſotto la iſteſſa ragione cõtinuamẽte pro-
portionali
, che ſono b d, et b c.
Et questa è la ragione di Platone. Lo
inſtrumẽto
ueramẽte é ſacile, imperoche egli ſi fa d’una ſquadra &

d’una
rega in que ſto modo.
Sia una ſquadra K m l, et in un braccio di
eſſa
accõmodata ſia una rega, che ſia n o.
et che faccia con detto brac
cio
gli anguli giuſti, e mouer ſi poſſa hora uer ſo il punto m.
hora uer
ſo
il punto l.
fatto queſto è uolendo trouare due linee tra mezzo in
continua
proportione à due propoſte, farai che le due date, ſiano per
1110 eſſempio la e b, &
la b g. (come di ſopra hauemo detto) congiunte
nel
punto b.
in un’angulo giuſto, & ſiano prolongate come di ſopra.
Allhora ſi piglia lo inſtrumento, & coſi egli s’ accommoda alle linee
dritte
c b, &
b g. che il lato K m. della ſquadra cada ſopra il g. &
lo
angulo m.
ſi uniſca alla linea b c. lo angulo o ſia ſopra la linea b d.
&
la regola mobile uegna per lo punto, e, di modo che il punto m ſia
ſoprapoſto
al punto c.
& il ſegno e. cada ſopra d. & coſi ordinato, che hauerai, & acconcio lo ſtrumento trouato hauerai tra le linee e b, &
b
g.
due proportionate linee di mezzo cioe la b d. & la b c. del che la dimostratione è la iſteſſa con quella di ſopra.
Nicomede uſaua un’altra dimoſtratione, & ſormaua un’ altro ſtrumento ſecondo quella dimoſtratione, molto artiſicio ſamente, & con gran ſottili
2220 de inuentione ſuperando Eratosthene é ſtato di gran giouamento à gli ſtudioſi della Geometria.
Per ſare lo strumento è neceſſario pianar
due
righe, &
porle una ſopr a l’altra con anguli giuſti di modo, che d’amendue ſia uno isteſſo piano, ne una ſia piu alta dell’altra, ſia una d’eſſe
a
b.
l’altra c d. facciaſi nell’a b. un canale, che u’entri à coda di Rondine, è ſotto ſquadra un legno, che andar poſſa in ſu, & in giu per quel ca-
nale
ſenza uſcir fuori:
ſia nel mezzo della riga c d. per longo di eſſa una linea, & nella testa di eſſa, doue è la d ſia posto un pirone, & ſia quello
g
h, ilquale eſca alquanto fuori del piano della riga c d.
& in quella uolger ſi poſſa, & ſia pertuggiata, & u’entri un pironcino, che la formi ſo-
pra
la coda di Rondine, che dicemo andar in ſu, &
in giu per lo canale della riga a b. & nel pirone g h. ſia un foro, nelqual entri la regoletta,
e
f.
Se adũque piglier ai l’eſtremo capo K della regoletta e f. & mouer ai quella o uerſo le parti dello a. ò uero uerſo le parti del b. ſempre il pun
to
e ſi mouera per la dritta linea a b.
& la regoletta e ſ penetrando per lo foro del pirone g h. entrera, & uſcira, & la dritta linea di mezzo
della
regoletta e f ſi mouera col ſuo predetto mouimcto per lo perno del ſuo pirone, oſſeruaſi ſinalmẽte, che lo ecceſſo e K della regoletta ſia e f.
ſempre lo iſteſſo, et della iſteſſa lun
3330 ghezza.
per ilche ſe noi ponere-
mo
nel punto K una punta di for-
ro
, che tocchi un piano egli ſi for
115[Figure 115]c b g b d n m l k e a mera una linea piegata come la l
m
n.
laquale Nicome de chiama pri
ma
Concoide, &
lo ſpacio, che è
tra
e, &
K. egli chiama la grãdez
za
della regoletta, &
il punto d il
Polo
.
In queſta linea piegata Ni-
comede
ne troua tre principali
4440 propietà;
L’una è che quanto piu
s’allarga
la linea torta l m n.
tanto
meno
è lontana dalla dritta a b.
co
me
ſi uede, che il punto c, è piu
lontano
dalla linea a b.
che il pun-
to
.
n. & il punto n, piu lontano
che
il punto m.
& il punto m. piu
lontano
che il punto l.
ilche ſi ue-
de
chiaramente facendo da i detti
punti
c n m l cadere le perpendico
5550 lari ſopra la linea a b.
La ſeconda
propietà
è questa, che ſe tra la re
gola
a b.
& la linea piegata ſi ti-
rera
una linea quella ſinalmente
taglier
à la piegata, come ſi uede
tirando
la linea p.
q. la terza pro-
pietà
, é che la dritta a b.
& la pie-
gata
primamente deſcritta mai
concorreranno
in uno, ſe ben fuſſe
6660 ro tirate in infinito.
Et queſto ſi
uede
euidentemente ſe alcuno con-
ſidera
bene guardando la forma
dello
ſtrumento predetto, perche
116[Figure 116]d f g a e b l c7770

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