Vitruvius, M. L. Vitrvuio Pollione De architectura : traducto di Latino in Vulgare dal vero exemplare con le figure a li soi loci con mirado ordine insignito co la sua tabula alphabetica per la quale potrai facilmente trouare la moltitudine de li vocabuli a li soi loci con summa diligentia expositi & enucleati mai piu da niuno altro fin al presente facto ad immensa vtilitate di ciascuno studioso

Table of contents

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[141.] CDe lí fondamentí de le mure, & conſtítutíone de le torre. Capí. V.
[142.] CDele díuíſíone de le opere, quale ſono íntra le mure, & de la loro díſpoſí-tíone, acío lí nocíuí flatí de lí uentí ſíano uítatí. Capí. VI.
[143.] ***Dela electíone de lí locí ꝑ ſítuare leſacre Ede íntro & de fora de la Cíta. # Cap. # VII.
[144.] ***Marco Vítruuío Pollione de Archítectura Líbro ſecõ do.
[145.] ***De la uíta de lí prímí homíní, & príncípíj de la humanítate, & ínítíj del Archítectura, & ſoí augumentí. # Cap. prímo.
[146.] ***De lí príncípíj de le coſe ſecõdo le opíníone de lí phíloſophí. # Cap. # II.
[147.] ***Dele generatíone de lí quadrílaterí. # Capí. # III.
[148.] ***De la arena ín ꝗ̃l modo eſſa ſía elígẽda ꝑ la oꝑatíone de allígarla cõ la calce. # Ca. # IIII.
[149.] ***De quale píetre ſí de fare la calce. # Cap. # V.
[150.] ***De la poluere puteolana. # Capí. # VI.
[151.] ***De le lapídícíne, feu doue ſí cauano lí ſaſſí. # Cap. # VII.
[152.] ***Dele generatíõe de le ſtructure, & de le loro qualítate, modí, & locí. Cap. VIII.
[153.] ***De le groſſezze de lí murí, & de lí edífícíj, & de quadrellí. # Capí. # IX.
[154.] ***Del modo de taglíare la matería, ſeu arborí de legnamí. # Cap. # IX.
[155.] ***De la Abíete ſupernate, & ínfernate cõ la deſcrí-ptíone del Apenníno. # Capí. # X.
[156.] ***Marco Vítruuío Pollíone de Archítectura líbro tertío.
[157.] *** De le cínque ſpecíe de le Ede. # Capí. # II.
[158.] ***De le fundatíone de le colonne, & de le loro membrí, & ornato, & epíſtílíj, & zophorí, & corone. # Capí. # III.
[159.] C De le tre generatíone de co-lonne, et loro orígine, et ínuen-tíone. # Capí. # prímo.
[160.] ***De lí ornamentí de le colonne, & loro orígíne. # Capi. II.
[161.] ***Dela ratíone Doríca. # Capí. III.
[162.] ***De la ínteríore díſtríbutíone de le celle, & díl pronao. # Capí IIII.
[163.] ***De le conſtítutíone de le Ede ſecondo le regíone. # Capí. V.
[164.] ***De la ratíone de lí hoſtíj, & porte, & antípagmẽtí de le ſacre Ede. # Cap. VI.
[165.] ***De le thuſculaníce ratíone de le ſacre Ede. # Capí. VII.
[166.] ***De la ordín atíone de lí altarí de lí Deí. # Capí. VIII.
[167.] ***Marco Vítruuío Pollíone líbro quínto. nel quale ſe deſcríue de lí publící locí la loro díſpoſítíone.
[168.] ***Dela conſtítutíone del foro. # Capí. prímo.
[169.] ***Dele conſtítutíone de le Baſílíce.
[170.] ***Dele ordínatíone del erarío, & de la carcere, & de la curía. # Capí. II.
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1124 # carta, e altre ſimile coſe, come vulgarmente ſi di # ce pedane, & {υρ}α{φι}α, cioe pictura, deſignatiõe, de # ſcriptione, o vero ſculptura. Vnde Ichnographía # che vol dire vna modulata deſignatione ſuperfi # ciale, come e a dire circigatura facta con il circi- # no, e regula per indicare la coſa che ſe ha a fare. # 4 Ictinus: queſto ſi e vno nome pprio di architecto. # 69
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22 Ι{δι}ε{αι}: Idea, queſto vocabulo vene da {Ει}{δι}ος, che ſi- # gnifica ſpecie, forma, o vero quello medemo, # dal quale ſi dice idolo, o ſimulachro. Vnde Idea # anchora ſignifica vno aſpicere, o vero vedere cõ # ſimile, come in vno ſpeculo, o vero in vno exem # plare de la coſa che ſe intende affigurare, o vero # operare. # 4 Iecinore: queſte ſono dicte le interiore de iecore, o # vero epate, quale ſi dice vulgarmente il figato, da # cui ſi incende le amoroſe ſorze. Alcuni hãno di- # cto Iecinore eſſere quella ſocieta di membri, cioe # il pulmone, il core, la ſplene & il figato, quali tut- # ti ſono dicti exti cõligati naturalmẽte, da li quali # pulmone, e core procedano li ſpiriti vitali. # 6 Ilienſi: cioe li citadini di Ilion Cita regia del Re Pria # mo, e de li altri Re Troiani da Ilo in qua, il qua- # le fu conditore de dicta Cita. # 79
I ante M
33 Imbecille: cioe ſenza ſubſtantia, o vero poſſanza. # 65 Imbri: cioe pluuie per che imber ſi dice da ομΒρος # ch ſignifica pluuia, e po anchora ſignificare ogni # aquatico humore. # 13 Imbricati: q̃fti ſono quelle muraglie quale ſono fa- # cte de piere tonde, e poi per ogni quattro, o vero # cinque corſi de quelle piere, ſe li fa vno corſo, o # dui de quadrelli, come ſe fa in molte ville, & ſo- # no anchora dicte incerti, ꝑche nõ iaceno bene. # 16 Impagine: queſto ſono proprio le regule larghe, vul # garmente dicte orli larghi, e maximamente tranſ # uerſarii, ſi come ſi fichano con li chiodi in le ta- # uole, o vero aſſe dricte in pede. # 40 Impluuio: cioe vno loco ſenza tecto, onde poſſi la- # qua per la pioza piouere in le caſe, o vero rícolta # inſieme da li tecti andare in quello loco, come ſo # no le corte in le caſe. # 63
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44 In Antis: queſto vocabulo greco ſi ha molte ſigni- # ficatione, ma in queſta parte ſi e come a dire prin # cipali pilaſtri, overo cõtraforti, come exponeno # li vocabuliſti. Antis deriua da αντιςοφος. ο. Η # che ſigniſica ſimile contrario equiualente. # 23 Includeno: cioe ſi metteno dentro. # 95 Indico: cioe quello colore, quale fano li tinctori per # tingere li panni, e ſete, e corami in azuro, o turchi # no, o vero celeſte, o vero morello, o in bruna, q̃- # ſto colore ſi fa dil herba chiamata da li Italianí # gualdo. # 74 Indo: queſto e vno fiume grande il quale e in India, # dil quale ſcriue Ptolemeo. # 77 Infecta: inficere ſi e maculare, colorare, o vero mi- # ſchiare vno colore con laltro. E pero ſi dice larte # de li Infectori, per che con eſſi colorati liquori ſi # cõmiſchiano varie coſe. # 75 Infundibulo: queſto e quello vaſe ſopra le mole, nel # quale ſta il grano, & ſe infunde ne la mola a po- # cho a pocho. # 101 Inſule: cioe vicinantie, o vero contrate circuite da # tre o quattro vie, ſi come ſono proprio le inſule # di qualche ſiume, o vero mare facte naturalmen- # te. Vnde inſula dicta in ſalo, vel ſolido circũdato # da laqua. # 8.10 Inteſtina opera, cioe de opera coctilia, o vero quaſi # come la ſignina, che ſi dice aſtrico, formata di # terra, o vero di ſtuco, ſi dice vulgarmente quella # cõpoſitione facta de calce, e chiaro di ouo, o ve- # ro con altre colle e tomento. # 38.47.66 Intercapedine: cioe quello ſpacio di tempo che ſe fa # intra vna coſa e vna altra, ſi come ſi fa quando ſi # recita alcuna comedia, o vero repreſentatione il # tempo che ſe interpone tra luno acto e laltro ſi di # ce intercapedine, cioe ſpacio di tempo. # 45 Interpellare: cioe interrũpere, o vero impedire. # 81 Interpenſiui: queſti ſi dicono quelli trabi picoli, ove # ro trabelli, in li quali ſi interponeno li aſſeri, qua- # li ſi dicono li zambini, o vero babuini, e queſti # per eſſa interpoſitione e ſuſpenſione ſono chia- # mati interpenſiui. # 59 Interſcalmio: Scalmo ſi dice quello orlo di la naue. # Anchora alcuni dicono quella aſſicula excauata, # doue entro eſſi ſcalmi ſi metteno li remi quando # ſi nauiga con alcune ſorte di naue. # 5 Inuentori del texere: lí primi furono li Egiptii, ſi co- # me ſcriue Plinio. # 95
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55 Ionici epíſtilii: cioe facti come faceuano certi popu # li coſi dicti, per che a vno modo edificauano q̃l- # li, a vno altro modo li Dorici a vno altro li Co- # rinthii. # 5 Ioppe: queſta, ſecondo che ſcriue Plinio, ſi e vna de # le antiquiſſime Cita de tutto il mondo edificata # fin auante che veneſſe il diluuio. # 78 Ioue ſtatorio: coſi dicto per che el fece con vna cer- # ta viſione ſtare fermo, e conſtante lo exercito Ro # mano contra vno tradimento che ſece li Sabini, # ſi come ſcriue Liuio. # 24
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66 Iſide: queſta dice Diodoro Siculo eſſere dicta quella # medema che la Luna. Queſta Iſide ſi dice eſſere # ſtata la prima inuentrice de le legge, e di molte al # tre coſe digne di memorie appreſſo li Egiptii. # 12 Iſthmii: queſti erano giochi, quali Theſeo li inſtitui # in Iſthmo Cita. # 83 Iſodomum: queſto vocabulo greco vene da ι{οο}ς, # che ſignifica equale, & ογ{μι}ος, che ſignifica ordi- # ne di ſulci, o vero di altre coſe cõſimile che hãno # rectitudine paralellitice. # 17
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77 Item: cioe ſimilmente, o vero anchora. # 71

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