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Itineri: cioe li loci da andare, e venite fora e dentro
# de le caſe, dicti da iter che ſignifica il viagio, o ve
# ro la ſtrada doue ſi camina. # 65
Iugi: cioe legni arcuati, o vero torti. # 107
Iugi: quefto vocabulo po ſigníficare vno paro di
# boui, per che iugo ſi e proprio quello legno no-
# tiſſimo che ſi mette ſopra il collo a eſſi boui, & in
# chiauato ſotto a la gola. Anchora períugo poi
# intendere quello che ſi dice il temoncello, perche
# con eſſo iugo fu mettuto per longo diuidendo
# eſſi boui al tirare li aratri, e carri per equale fati-
# cha. E vno Iugo de occupare di ſpacio pede ſe-
# pte. Iugo anchora ſi dice la cima dil monte, per
# che in mezo e alta e da le bande ſi declina. # 65
Iugumentando: cioe augumentando, o vero con-
# iungendo inſieme luno con laltro, come ſi dice
# incauichiare, e mettere ordini dí caſamenti ſo-
# pra altri ordini inchiauati, & materia ſopra ma-
# teria. # 13
Iumentí: queſtí ſono proprie dicti quelli animali che
# portano li homini e le robbe per viagii, e per li lo
# ro biſogni. # 65
Iumenti: queſti ſono dicti a iungendo per che ſi cõ-
# iungeno inſieme a tirare, come ſono boui e ca-
# ualli, e altri animali. # 99
Iunipero: queſto ſi e vno arbore, quale ſecondo che
# ſcriue Theophraſto in molti loci, ſi e molto ſimi
# le al Cedro, e quaſi di vna medema natura, ma
# che differente de le foglie. # 20
Ioue queſto fu dicto a iuuando, al quale li fu conſti
# tuíto da lí antiqui le ede auree nel piu ſublime e al
# to loco de le Cita, per che credeuano che eſſo Io
# ue ſpeculaſſe li dícti e facti de li mortali, e ſpecial-
# mente de li Re, e quello medemo iaculaſſe le ſaet
# te, o vero li fulmini contra li delinquenti e mal-
# factori. Queſto fu gia Re di Creta come di eſſo
# molti hanno ſcrípto. # 12
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Laborano: cioe caſchano, o perueneno in egritudi-
# ne, o vero infirmita per che laborare ſe intẽde in
# díuerſi modi. # 6
Labro: queſto vocabulo ha molte ſignificatiõe, ma
# quiui ſignifica come extrema parte de qualũche
# coſa che ſia, anchora ſi po intendere come extre-
# mitate dil vaſe da lauare. Anchora labro ſi dice
# da la decliua ſedia del litto maritimo, o vero dí
# qualche fiume, o loco lacunoſo, o fonte. E pero
# ſi dice labro a lauando, per che ſpeſſe volte ſi la-
# ua da laqua. # 54
Labro: queſto ſi e vno vaſe come ſaria vno ſechio, o
# vero ſechiella coſi appellato. # 99
Laci: queſti non ſolamente ſono proprio come vno
# pozo, o ciſterna ſenza aqua, vel foſſa come vna
# peſchera murata, overo argiuata de legni, o pali,
# overo come quelli che ſi diceno laci come di Co
# mo, di Garda, di Lugano, di Peruſia ma propria
# mente ſono alcuni receptaculi concaui facti per
# lo itinere de le vie aquatíle, acio che laqua, e li fan
# ghi in eſſi ſi proſundano. # 81
Laco: cioe vno cõcauo vaſe, overo facto come vna
# foſſa quadrata, overo oblonga, doue ſi poſſa ma
# cerare la calcina. # 70
Laconici: cioe populi di Laconia, quali Lacedemo
# níi, & auante Spartiani furno chiamati, ſi come
# ſcriue Iuſtino. # 2
Lacotomo: quefta e vna virgula che in greco ſi di-
# ce coſi, che ſignífica concaua ſectione. La quale
# nõ e altro che vna pocha abſciſſione del circulo
# cauſando vno tondo picolo, come ſaria vulgar-
# mente vna chierica di vno capo ſi fuſſe tagliata
# via, o vero di vno ouo, per la quale tagliatura ri-
# mane vna concauitate nel tondo. Per che Lacos
# in greco ſignifica cauerna o vero caſa cõcaua. # 91
Lacunarii curui: cioe flexi come arcuati, vel cãmu-
# rati, ſi come ſi dice facti in volta. E ſi dice Lacu-
# nario, cioe come e il cielo de li egregii Triclini,
# o vero camere, quali o ſiano ſacti in plano, o in
# curuitate queſti ornano egregiamente eſſi cieli
# de le nobile habitatione. In latino anchora ſono
# chiamati laquearii. # 63
Lacune: queſti ſono loci doue laqua non eſce mol-
# te volte per apparẽtia notiſſima, ma alcune ſono
# che per li meati ſubterranei eſce latentemẽte, e de
# neceſſitate e che eſſe aque per qualchi modi ſi pur
# gano come fano li corpi humani de alcuni patiẽ
# ti, vel ſtiptici di euacuatione, coſi in molti loci ſo
# no in Italia. # 76
Lacunare: o vero Plintho, queſtae vna forma di ho
# rologio, che ſignifica vna forma di píetra cocta
# nominata quadrello, piu longa che larga, e ſimil
# mente il lacunare, quale e vna forma de requa-
# drato ne la contignatione de le caſe vulgarmen
# te dicta cielo. # 92
Lambendo: cioe leuemente extrahendo, come ſi di
# ce vulgarmente cizare, o vero tetare, o lechare, o
# lingere. # 21
Lambendo: cioe variamẽte ſcorrendo, hora in vna
# parte, hora in vna altra. # 77
Lariſe: quefto ſi e vno arbore, di la quale ſe ne fale ta
# bule, e li trabi per operare in le caſe. Di queſto ne
# ſcriue Plinio nel libro ſextodecimo. # 20
Larigno: quefto era vno caſtello, o vero forteza co
# ſi nominato per la copia & abundantia dil arbo-
# re lariſe. # 20
Laſer: queſto e vno ſucco lacteo ꝑducto da vna her
# ba naſcente in la Cirenaica regione, da alcuni e
# chiamato laſerpitium, da altri laſeridicum, li gre-
# ci Silphion lo diceno. Naſce anchora queſto in
# lo mõte Hoſco di Bagi, & circa il Ganges fiume.
# Alcuni il chiamano opìo Cirenaico. # 79
Laterculi beſſali: cioe quelle che ſi dicono pielle, o
# vero tauelle, quale ſono opera piu curta, e ftretta,
# e baſſa. E ſi dícono laterculi per diminutiõe. Beſ-
# ſali, cioe longhe onze octo, o vero noue. # 54L ante E
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Legge: queſta non e altro che vno cõmune conſen