Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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274255DECIMO. una coſa dopo l’altra, & legando inſieme per communicar i mouimenti, fa quello, che pare ammirabile al uulgo, & però dice Vitr. dopo la
diffin
itione materiale della machina.
Quella ſi moue per arte con molti circuiti de giri. Cioe la forma, & il principio delle machi
ne
è il moto circolare.
Io ci uedo in queſto luogo da dire, come in tutte le machine ci ſia il moto circolare, perche Vitr dice qui ſotto, che la ma
chma
da ſalir in alto di arte, ma di ardimento ſi gloria, &
ſimilmẽte ſi uede in quella ſorte di machine, che egli chiama ſpiritali, che ci ſono
giri
, ne mouimenti circolari ſe non in alcune ſpecie, come ſi uede in Herone, oltra che la diffinitione.
della machina non par conucnire à tutte
queſte
ſpecie, imperoche non pare, che ogni machina ſia per mouer i peſi, ne meno ſi faccia di legno, come appare nella diuiſione delle machine
poſta
di ſopra, &
ſe uolemo dire, che Vitr. ha diffinito quelle machine, lequali ſono de mouimenti circolari compoſte, come uorremo noi inten-
der
, che egli habbia, diuiſo le machine, e fattoci tre maniere, una trattoria, come egli chiama, una ſpirabile, una da ſalire, Io uorrei pure ſaluar
queſto
modo.
Però ſe noi intendemo che la machina è una continuata congiuntione di materia, et per materia non ſolo s’intende legno, ma qua-
lunque
altra coſa, di che ſi ſa la machina, queſto potrà ſorſe paſſare, ma come può conuenire, che tutte le machine habbiano grandißime ſorze à
1110 i mouimenti de i peſi, ſe machine ancho chiamati ſono que uaſi ſpirabili?
che peſo è i quelle? che mouimento? Io dico che per peſo non ſolo s’in
tende
quella grauità, che hanno le coſe ponderoſe, è grandi, ma ancho quel momẽto, &
quella inclianatione naturale di andar ciaſcuna al ſuo
proprio
luogo, &
quando artificioſamente ſi conſtrigne una coſa graue à ſalire, & che la natura piu preſto, che dar il uacuo conſente, che gli
clementi
oltra la loro inclinatione, ò aſcendino, ò diſcendino, certamente queſta, è una gran uirtu, è ſorza, &
questo conſtrignere gli elementi
e
con ſomma ſolertia dall’arte stato ritrouato:
la doue ancho nelle machine ſpirabili ſi uede queſto, & ſimilmente nelle machine fatte per aſcen
dere
, imperoche egli è contra la inclinatione naturale, che un corpo terreſtre, ò di acqua ſalga in alto, &
che uno con ſuni, e ruote ſi leui alle ci
me
de gli altißimi palazzi, &
ſe bene queſto artiſicio ſi può gloriare piu di ardire, che di arte, non è egli però un mirabile artificio? poi che ſi
uede
la diuerſità delle ſcale da montar ſopra le muraglie con tanti artifici fabricate, che &
difendono i ſalitori, & offendono chi contraſta, &
portano
incredibili peſi, mouendoſi con ruote, &
hauendo quello, che dice Vitr. Alle artigliarie ſimilmente conuiene la diffinitione della machi-
na
, come chiaramente ſi uede, ſi perche è una congiuntione di materia, ſi perche ne i peſi fa effctti ſtupendi ſecondo l’ordine dell’uniuerſo, &

2220 in ſomma non è ſtrumento, ne machina, che in qualche modo non partecipi de i mouimenti dritti, ò circolari, ilche ancho qui ſotto ſerà da Vitr.
con bella indottione cofirmato, però con diligenza auuertir douemo alle coſe dette da Vitr. & non ſi ſmarrire al primo tratto, ſe egli non ſi
fa
incontra ogni coſa.
Diuidonſi ſecondo Vitr. le machine à queſto modo.
Vna ſorte di machine è per aſcendere, queſta è detta in Greco acrouaticon, quaſi andamento all’inſu, l’altra ſpiritale,
che
da i medeſimi, è detta pneumaticon, la terza è da tirare detta uanauſon.
Anzi io ui porrei quelle ſcale, che s’appoggiano alle muraglie, dellequali ne i libri della militia ſi tratta, e tutto il di da gli ingenioſi ſoldati ſi troua-
no
à uari modi fabricate, perche ancho in queste non è meno l’audacia che l’arte, &
di eſſe ne tratta V alturio.
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Dell’uſo delle machine, & de gli ſtrumenti è coſa manifesta però ueniremo all’origine, dice adunque Vitr.
Ogni machinatione è prima nata dalla natura delle coſe, & ordinata dalla maeſtra uerſatione del mondo. Conſideria-
6660 mo prima la continuata natura del Sole, della Luna, &
delle altre cinque ſtelle, lequali ſe ſenza machinatione ſi giraſ-
ſero
, noi non haueresſimo hauuto in terra la luce, ne la maturita de i frutti, &
però hauendo i maggiori noſtri bene
poſto
mente à queſto, dalla natura delle coſe preſo hanno gli eſſempi, &
quelli imitando indotti dalle diuine coſe han
no
perfettamente eſplicato molti commodi alla uita.
Et però accioche fuſſero piu ſpediti, altre coſe con machine, &
co
i loro uolgimenti, altre con iſtrumenti ſi apparecchiarono.
Et coſi quelle coſe, che ſi auuertirono eſſer utili all’uſo
de
mortali, con iſtudi, arti, &
inſtituti à poco à poco cercarono per uia di dottrine aumentare, Attendiamo di gratia
alla
prima inuentione di necesſità, che è il ueſtire, l’amminiſtratione de uari ſtrumenti i congiugnimenti delle te-
le
con la trama, &
l’ordimento non ſolamente coprendo i corpi noſtri ci difendono, ma ancho ci accreſcono lhoneſtà
dell’ornamento
.
Copia del cibo non haueresſimo hauuta, ſe ſtati ritrouati non fuſſero i gioghi, è gli aratri per li buoi,
&
per tutti i giumenti, ne la netezza de l’oglio, nel frutto delle uiti al piacer noſtro haueresſimo potuto hauere, ſe
fuſſe
ſtato l’apparecchio de imollinelli, de i preli, &
delle ſtanghe del torchio. Etle condotte di quelle ſariano, ſe
7770 fuſſero ſtate ritrouate le machinationi de i carri, &
delle carette per terra, & delle naui per acqua. Similmẽte l’eſſame
delle
ſtadere, è bilancie con i peſi ritrouato caua la uita giuſti coſtumi dalla iniquità de gli huomini.
Et coſi ſono
inumerabile
tẽpre di machine, dellequali ci pare neceſſario il diſputare, perche ci uãno ogni di per le mani, come
ſono
le ruote, i mãtici de fabri, le carette, i cocchi, i torni, è tutte l’altre coſe, che per uſanza hanno all’utilità cõmuni
occaſioni
, però cominciaremo ad eſplicar quelle coſe, che di raro ci uengono per le mani, accioche ſiano manifeſte.
A me pare, che chiaramente interpretato io habbia, ciò che da Vitr. è ſtato detto d’intorno all’origine, & uſo delle machine, però ſi uenirà alla
eſpoſitione
del ſecondo cap.

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