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REGOLA COME SI POTEVANO GIRARE
I THEATRI DI CVRIONE.
I THEATRI DI CVRIONE.
Noi non bauemo voluto mancare di dar maggior chiarezza alle coſe dette da noi;
riputando, che chi aſcol-
ta ò chi legge, non puo hauere altro frutto dell'udita, o della lettura, che lo intendimento. Però ſempre, che ci
è venuta qualche bella occaſione di diſcorrere, non ci ſiamo ſtancati per far, chele coſe fuſſero dette piu chia-
ramente, che ſi puo. Volendo adunque, che ſi veda eſpeditamente lo effetto del i Theatri di Curione
(ſecondo che a carte detto hauemo) ponendo la openione di Meſſer France ſco Marcolino, come da lui me- deſmo ci fu eſposta. Dico che egli ſi partirà il Semidiametro del Theatro in parti dieciotto eguali, & ſi comin-
cierà a numerare dalla circonferenza, & doue termina la ſettima ſopra il detto Semidiametro, iui ſi ſarà il Centro, doue ſi ba
da coliocare il Perno ſopra il quale i Theatri ſi deono voltare con lo aiuto però de i Ruotoli di Bronzo (come ſi e detto nel pre-
allegato luogo)e gli Aβi de'detti Ruotoli vogliono riſpondere al Centro, Cioè al Perno; & mācandoſi di queſt'ordine, pare che
impoßibil ſia, con quanta forza vi ſi può mettere, che i Theatri ſi voltino; Auuertendo, che i Cardini, o Perni ſiano posti l'un
all'incontro dell'altro a linea dritta (come qui ſotto ſi vede) la diſtanza de i detti Perni ſerà di due Semidiametri, & vna deci-
ma ottaua parte del Semidiametro diuiſo, & uogliono eſſer voltati come dice Plinio a uicenda, cioè l'uno prima, & l'altro da-
poi, & lo iſteſſo ſi puo fare del Theatro Latino, con il Theatro Greco, e di due Greci, come de i due Latini. In queſto luogo have-
mo dato un poco piu di ſpacio (di quello che hauemo detto di ſopra)tra l'uno Perno, & l’altro; per riſpetto del piano, che è diſſe-
guale per la piega, che fa la carta nella legatura del Libro.
163[Figure 163]ta ò chi legge, non puo hauere altro frutto dell'udita, o della lettura, che lo intendimento. Però ſempre, che ci
è venuta qualche bella occaſione di diſcorrere, non ci ſiamo ſtancati per far, chele coſe fuſſero dette piu chia-
ramente, che ſi puo. Volendo adunque, che ſi veda eſpeditamente lo effetto del i Theatri di Curione
(ſecondo che a carte detto hauemo) ponendo la openione di Meſſer France ſco Marcolino, come da lui me- deſmo ci fu eſposta. Dico che egli ſi partirà il Semidiametro del Theatro in parti dieciotto eguali, & ſi comin-
cierà a numerare dalla circonferenza, & doue termina la ſettima ſopra il detto Semidiametro, iui ſi ſarà il Centro, doue ſi ba
da coliocare il Perno ſopra il quale i Theatri ſi deono voltare con lo aiuto però de i Ruotoli di Bronzo (come ſi e detto nel pre-
allegato luogo)e gli Aβi de'detti Ruotoli vogliono riſpondere al Centro, Cioè al Perno; & mācandoſi di queſt'ordine, pare che
impoßibil ſia, con quanta forza vi ſi può mettere, che i Theatri ſi voltino; Auuertendo, che i Cardini, o Perni ſiano posti l'un
all'incontro dell'altro a linea dritta (come qui ſotto ſi vede) la diſtanza de i detti Perni ſerà di due Semidiametri, & vna deci-
ma ottaua parte del Semidiametro diuiſo, & uogliono eſſer voltati come dice Plinio a uicenda, cioè l'uno prima, & l'altro da-
poi, & lo iſteſſo ſi puo fare del Theatro Latino, con il Theatro Greco, e di due Greci, come de i due Latini. In queſto luogo have-
mo dato un poco piu di ſpacio (di quello che hauemo detto di ſopra)tra l'uno Perno, & l’altro; per riſpetto del piano, che è diſſe-
guale per la piega, che fa la carta nella legatura del Libro.