Vitruvius, M. L. Vitrvuio Pollione De architectura : traducto di Latino in Vulgare dal vero exemplare con le figure a li soi loci con mirado ordine insignito co la sua tabula alphabetica per la quale potrai facilmente trouare la moltitudine de li vocabuli a li soi loci con summa diligentia expositi & enucleati mai piu da niuno altro fin al presente facto ad immensa vtilitate di ciascuno studioso

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1142 # riete del frontiſpicio, o vero de la colmegna, & la de- # bita eleuatione de li tecti. # 31 Timpano: quefto e vno vaſe: quale da alcuni fu coſi dicto # a la ſimilitudine de vno inſtrumento da ſonare co- # me vſano li barbari dimãdato Gnachara, o vero a la # ſimilitudine de vna rota dentata del molino quale an # chora per queſta ratione ſi dice timpano. # 93 Timpano: que ſto vocabulo timpano cõmunamẽte ſi di # ce ꝑ la rota, & pero da greci e dicto Amphireuſin, o ſia # Perítrochon, quali vocabuli ſignificano fluere, e cor- # rere a circo a circo, conueniẽti al moto di eſſa rota. # 95 Timpani: cioe rote ſolide, e firme, & integre. # 99 Tinee: cioe vermiculi, quali de facile ſi concreano nel le- # gno, & viueno in eſſo legno. # 64
T ante O
22 Tomice: cioe quelle che vulgarmente ſi diceno le coltre # imbutite di tomẽto, overo le ſtore facte de pauero, vel # de liſcha, quale naſcevolũtera in li loci paluſtri, de le q̃le # gia alcuni antiꝗſſimi homini ſi veſteuano. Ma q̃ſto vo # cabulo vene dal greco, ꝑ che tomice ſono dicte da ζ # μο{στ} εχαρΤυς che ſignifica papiro, overo pauero Impe # ro ch ζμο{στ} ſi dice inciſiuo, ma χαρτΗς ſi dice Iherba, de # la quale anchora ſi faceua il papiro, queſta e bona an- # chora a ftagnare li vaſelli che ſi vſano per il vino. Ma # queſte ftore ſi ſa notiſſimamente come ſono intexute, # & intra loro religate. # 70 Topho: queſta ſi e vna piera molto legieriſſima, fragile, e # ſpongioſa, la quale ſi dice eſſere coſi per la forza dil fo # co, che la ſi dice naſcere in lo monte Etna, & vulgarmẽ # te e dicta piera pomega. # 15 Topie: cioe vite cõzate & partite in quadro o vero in vo # luta per cauſa de lombra e de la amenitate, dicte altra- # mente pergole, o vero arzonate. # 72 Torre ambulatorie: q̃ſte torre erano facte de legname, & # cõtexute, cõ le rote, mediãte le quale erano cõducte a le # mure de le Cita, & dopoi ſi gittauano & proiiceano le # coſe miſſilie, cioe dardi, lanze, e piere, & altre coſe con # tra li inimici. Oltra di q̃ſto haueuano il ponte, il q̈le era # deponuto ſopra li muri, ꝑ il quale ſi intraua ne le Cita. # Lo vſo de q̃ſte torre e durato lõgiſſimo tẽpo, ſi come # ne le hiſtorie moderne ſe legge, auãte la inuẽtione de le # bõbarde, a le q̈le ſimile machie nõ poſſono durare. # 107 Torni: quella coſa che e torno e nota a ciaſcuno, per che # ſi vede ogni giorno adoperarlo in fare molte coſe, e di # legno, e di metallo. Lo inuentore di queſto ſi fu Theo # doro del inſula di Samo. # 9 Toro: cioe a modo de vno puluino rotundo, ma ꝑprio # erano tori de fronde torqueati in circo. # 28 Toro: cioe vno groſſo legno tondo perfectamente leui- # gato al torno, coſi dicto a ſimilitudine de vno groſſo, # e polpoſo brazo, per che le dicte polpe ſono appellati in # latino tori. # 107 Torulo: queſto ſi e diminutiuo da toro, e ſignifica quella # parte che e piu interiore del arbore, la quale pare ſem # pre ſia piu dura che nõ e la exteriore, coſi come il roſſo # dil ouo, quale ſi dice torlo, e ſempre e piu duro che nõ # cil biancho, cioe la chiara. # 19
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33 Trabe compactile: trabe propriamente ſi chiama vna cõ # iunctione facta de piu pezi de legni inſiema. # 42 Tractando: cioe molte volte manufabricãdo hãno ope- # rato. # 14 Tractatione: cioe artificioſe operatiõe, e magiſtreuole pu- # rificatione, & effuſione. # 73 Tractatione: cioe artificioſe operatione facte per diuerſi # modi, & de diuerſe compoſitione, & cõcorporati ſecõ # do le coſe oppurtune che ſi voleno tingere. # 74 Tragica: queſto vocabulo e greco, e vene da Τρα{γο}ς, che # in latino ſignifica vno hirco, o vero vno beccho ma- # rito de le capre. E ſi come queſto animale e puzulẽto, # e viliſſimo, coſi in le repreſentatione tragice ſi repreſen # taua ſe nõ coſe nefande, e vitioſe, & deteftande. # 51 Tralli: q̈ſta ſi e vna Cita in Lidia ꝓxima al fiume Meãdro, # il q̈le pria fu noíata Antea, cioe florida, ꝑ che in eſſa re # giõe naſceuano di grãde ꝗ̃tita de belliſſimi fiori. # 18. 69 Tranſtilli: cioe trabelli picoli. # 55 Tranſtri: queſti ſono tabule nauale, o vero trabi tranſuerſa # rii, in greco ſono dicti ξυγα, cioeiugi. # 35 Triglipho γλυ{θι}ς ι{δι}ς cioe la ſcaluatura, e cõcauita de la # ſagitta, in la q̈le intra il neruo, o vero corda de larco. # 5 Trigliphi: queſto vocabulo procede da la dictione greca # τ{ει}γλοχιν ιμος ο cioe hauẽdo tre ſolchi Τ{ει}γλωι{στ}. ον. ο. # cioe perſecto hauendo tre occhii. # 36 Trigoni: cioe trianguli de pari lati, cioe equali. # 50 Triclinio q̃ſto loco da molti e ftato expoſito eſſere il ce- # naculo, vulgarmente dicto la ſala, & e dicto dal greco # κλινκ che in latino ſi dice il lecto, o vero da tre lecti de # li diſcũbenti, o vero ſi dice coſi ꝑ cauſa del acubito, per # che li antiꝗ haueuano ſternito tre lecti nel loco del cõ- # uiuio, in li q̈li iacẽdo magnaueno. Et in vno magnaue # no il patrono, e la madõna, in lo ſecõdo la famiglia, in # lo terzo li forefteri. Da triclinio e dicto lo architricli- # nio che vulgarmente ſi dice il Seſcalco. # 63 Triclinio: queſto loco ſi po dire come li refectorii de li re # lígioſi cioe de li monaſterii de frati, doue magnono, # o vero come quefti loci de grandi ſignori, e principi, # e prelati, quali ſi dicono tinelli. # 63 Triplice imiſſario: q̃ſta ſi dice ꝓprio quella tabula, o vero # aſſe, quali ſi vſa in li caftelli, vel incaſtri facti ꝑ adaquare # li prati, o vero ꝑ li molini, la q̈le ſerra & apre laq̈ come # ſi vole. Ete dicta triplice, ꝑ che e le incaſtrata in mezo # doi legni drizati in pede o vero de due pietre di mar- # more, come e pertutta la Italia, & in altri loci. # 31 Tritediezeugmenon: queſta ſi e vna voce, overo nota ne # la regula de la mano, che ſi dice. C. ſol. fa. vt. # 48 Tritehiperboleon: queſta ſi e vna voce, o vero nota ne la # regula de la mano, che ſi dice. F. fa. vt. # 48 Triteſinẽmenon: quefta ſi e vna voce, o vero nota ne la # regula de la mano, che ſi dice. B. fa. B. mi. # 46 Triũpho: cioe publica, e glorioſa pompa, per che triũpho # ſi e publica pompa conſeguita con allegrezza in p̃ſen- # tia dil populo, come ſoleuano fare li Romani. # 1. 2 Tropheo: queſto proprio ſi dice le robbe, & ſpoglie, & ar # mature tolti a li inimici dapoi il conflicto. # 2 Tropheo: li greci dicono τροπαιον da tropo, ΤροπΗ in lati # no @uerſione, ꝑ che quãdo ſi deſcalzauano li inimici, # iui per memoria di tale victoria ſe erigeua, & cõplanta # ua vno trabe longo, o vero vno pilaſtro, doue entro

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