Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of contents

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[71.] CAP. VII. A CHE PARTE DEL CIELO OGNI MANIERA DI EDIFICIO DEVE GVARDARE ACCIO SIA VTILE, E SANA.
[72.] CAP. VIII. DE I PROPI LVOGHI DE GLI EDIFICI, E PRI-V’ATI, E COMMVNI, ET DELLE MANIERE CONVE-NIENTI AD OGNI QVALITA DI PERSONE.
[73.] CAP. IX. DELLE RAGIONI DE I RVSTICALI EDIFICI, ET DESTINTIONI DI MOLTE PARTI DI QVELLE.
[74.] CAP. X. DELLE DISPoSITIONI DE GLI EDIFICII, ET DELLE PARTI LORO SECONDO I GRECI, ET DE I NOMI DIFFERENTI ET MOLTO DA I COSTVMI D’ITALIA LONTANI.
[75.] CAP. XI. DELLA FERMEZZA ET DE LE FONDA MENTA DELLE FABRICHE.
[76.] IL FINE DEL SESTO LIBRO.
[77.] DELLA ARCHITETTVRA DI M. VITRVVIO.
[78.] PROEMIO.
[79.] CAP. I. DE I TERRAZZI.
[80.] CAP. II. DI MACERAR LA CALCE PER BIANCHEGGIARE ET COPRIRE I PARETI.
[81.] CAP. III. DELLA DISPOSITIONE DE I VOLTI DEL MODO DI COPRIRE, ET D’INCRO-STAR I MVRI.
[82.] CAP. IIII. DELLE POLITVRE, NE I LVOGHI HVMIDI.
[83.] CAP. V. DELLA RAGIONE DEL DIPIGNERE NE GLI EDIFICII.
[84.] CAP. VI. IN CHE MODO S’APPARECCHI IL MARMO PER GLI COPRIMENTI.
[85.] CAP. VII. DE I COLORI, ET PRIMA DELL’OCHREA.
[86.] CAP. VIII. DELLE RAGIONI DEL MINIO.
[87.] CAP. IX. DELLA TEMPERATVRA DEL MINIO.
[88.] CAP. X. DE I COLORI ARTIFICIOSI.
[89.] CAP. XI. DELLE TEMPRE DEL COLOR CERVLEO.
[90.] CAP. XII. COME SI FACCIA LA CERVSA, IL VERDERAME, ET LA SANDARACA.
[91.] CAP. XIII. IN CHE MODO SI FACCIA L’OSTRO ECCELLEN-TISSIMO DI TVTTI I COLORI ARTIFICIALI.
[92.] CAP. XIIII. DE I COLORI PVRPVREI.
[93.] IL FINE DEL SETTIMO LIBRO.
[94.] DELLA ARCHITETTVRA DIM. VITRVVIO.
[95.] PROEMIO.
[96.] CAP. PRIMO DELLA INVEN-TIONE DELL’ACQVA.
[97.] CAP. II. DELL’ACQVE DELLE PIOGGIE. Qui tratta della natura dell’acque, & prima delle piouane, & poi dell’altre.
[98.] CAPITOLO.
[99.] CAP. III. DELL’ACQVE CALDE, ET CHE FORZE HANNO DA DIVERSI ME- TALLI D’ONDE ESCONO, ET DELLA NATVRA DI VARII FONTI, LAGHI, ET FIVMARE.
[100.] CAP. IIII. DELLA PROPIETA D’ALCVNI LVOGHI ET FONTI.
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7567TERZO. preſſo la porta Capena, perche fuſſe una monitione à quelli, che uſciuano alle impreſe, che per la uirtù ſi entra all’honore. Mario ancho edi-
ficò un Tempio all’honore, &
dalla uirtù s’entraua,à, quello dell’honore. Sul Quirinale Gn. Domitio pretore drizzò il Tẽpio alla Fortuna
primogenia, &
iui ancho era un Tempio dell’honore. Fu Edificato delle ſpoglie Cimbriche, & Teutoniche in quella parte del Monte Eſqui-
lino, che Merulana in luogo di Mariana è detta.
Al fine del circo Masſimo da Metello Macedonico fu edificato il Tempio di Gioue Statore.
Il finto aſpetto di due ordini detto Pſeudodipteros coſi ſi pone, che nella fronte, & di dietro ſiano otto colonne, & ne
i lati quindeci con le angulari.
Ma ſono i pareti della cella dalle teſte al dirimpetto di quattro colonne, & coſi lo ſpa-
tio, che ſarà da i pareti d’intorno à gli eſtremi ordini delle colõne ſerà di due intercolunni, &
della groſſezza da baſ-
fo d’una colonna, l’eſſempio di queſta forma non è à Roma.
Trouaſi bene à Magneſia il Tempio di Diana fatto da
Hermogene Alabandeo, &
il Tempio d’Apolline fatto da Mneſte.
Le piante, & Pimpie moſtrano bene quanto s’ha ad intendere, io ho uariato l’impie ſecondo diuerſi generi, & fatto igradi, come io penſo, che
1110 ſtauano.
Seguitando adunque dice Vitr.
L’aſpetto di due ordini, che Dipteros è nominato, ha dinanzi, & di dietro otto colonne, ma d’intorno la cella ha due
ordini di colonne.
Come il Tempio Dorico di Quirino, & lo Ionico di Diana Efeſia fatto da Eteſifonte.
Del Dipteros, & del Pſeudodipteros ne fa mentione Vitr. nel proemio del Settimo. Et ancho ragiona della inuentione di Hermogene nel ſeguen
te capo, &
queſto può baſtare con la figura.
Il ſotto l’aere, & ſcoperto detto Hipetros è di dieci colonne per teſta, ma nel reſto è ſimile al Dipteros, ma nella parte
di dentro tiene doppio ordine di colonne in altezza rimote da i Pareti al circuito, come il portico de chioſtri, che
Periſtili ſi chiamano, ma la parte di mezzo è alla ſcoperta ſenza tetto, &
dinanzi di dietro ha l’entrate delle porte,
l’eſſempio non è in Roma, ma in Athene è di otto colonne nel Tempio di Gioue Olimpio.
Queεto eſſer doueua un bellisſimo, & grandisſimo Tempio, haueua i Portici doppi d’intorno, & di dentro haueua due ordini di colonne un ſopra
2220 l’altro, queſte eran minori delle di fuori, dalle interiori ueniua il coperto all’eεteriori, che εtaua in piouere, tutto lo ſpacio circondato dalle co
lonne di dentro, era ſcoperto, l’altar nel mezzo, per ogni intercolunnio un nichio nel muro con la ſua figura, ſi di dentro come di ſuori, &
ſi
aſcendeua per gradi.

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