Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

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[81] ArmonicoChromatico molleChromatico non languid@Diatonico molle.Molle intentoEgualeSintonoDiatonico. 92 216 1{1/4} 69 345 1{1/23} 15 360 1{1/45} 8 368 70 210 1{1/15} 42 252 1{1/14} 18 270 1{1/27} 10 280 22 66 1{1/6} 11 77 1{1/11} 7 84 1{1/21} 4 88 21 63 1{1/7} 9 72 1{1/9} 8 80 1{1/20} 4 84 56 168 1{1/8} 21 189 1{1/7} 27 216 1{1/27} 8 224 3 9 1{1/9} 1 10 1{1/10} 1 11 1{1/11} 5 12 24 72 1{1/9} 8 80 1{1/8} 10 90 1{1/15} 6 96 64 192 1{1/8} 24 216 1{1/8} 27 243 hem 13 2@6
[82] VniſſonoTuono.Semituono.Ditono.Semiditono. A C B
[83] Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos Me-ſon.Paranete ſinne menon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Meſe.Terza Regione data al Diatonico.Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos me-ſon.Paranete Sin-nemenon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Diateſ.Diapente.Diat.Diat.Diat.Diapente.Diateſ.Parameſe.Parhypate hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne menon.trite Dieze ugmenon.Trite Hyper boleon.Seconda Regione Data al Chroma.Hypate Hypaton.Diateſ.Diapente.Parameſe.Parhypate Hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne-menon.Trite Dieze-ugmenon.Trite Hyper boboleon.Diateſ.Diateſ.Tonus.Diat.Diateſ.Diateſſaron. Hypate meſon Meſe.Nete Synne-menonParameſe.Nete Diezeug menon.Nete Hyper-boleon.Prima Regione data all’Harmonia.DiateſDiat.Tonus.Diateſ.Diateſ.Hypate meſon. Meſe.Nete Sinneme-non.Parameſe.Nete Diazeug menon.Nete Hyperbo leon.
[Figure 84]
[Figure 85]
[Figure 86]
[Figure 87]
[Figure 88]
[89] C G D P O E B F
[90] E B C D F A
[Figure 91]
[92] B G F A H I M M E M C
[93] Z Y Q Q O Q Q T
[Figure 94]
[Figure 95]
[Figure 96]
[97] A
[Figure 98]
[99] L’Antico.Filandro.
[Figure 100]
[101] B il Capo della Fonte.B c la prima MiraC d la ſeconda mira drieto al monteD e la terza doue non ſi può con durreD f. la quarta doue ſi può con-durreH g f. la condutta dell’acqua. e d f c g b H
[102] COROBATE DA LIVELLAR LE ACQVE E I PIANI.1 Regola di piedi 20.2 gli Anconi ò Braccia.3 Trauerſarij. 2 1 3 2
[Figure 103]
[104] a c 10 50 d 50 50 50 10 50 d b
[105] a 5 d b c 5 7{1/14} 25
[106] e 6 f 8 10 84 g h
[Figure 107]
[108] 4 4 4 4 3 3 3 3 5 5 5 5 3 4 5 3 4 5
[109] 8 8 8 8 64 8 8 8
[110] a g i c b f h d e
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8774LIBRO
CINQVE ſono le maniere de i Tempi, dellequali i nomi ſono queſti, Picnoſtilos, cioe di ſpeſſe Co-
lonne
, Siſtilos piu larghe, Diaſtilos anchora piu diſtanti.
Areoſtilos, oltra di quel, che ſi conuie-
ne
, diſtanti, Euſtilos che ha conuenienti, e ragioneuoli interualli.
La humana cognitione, ſia di che uirtu dell’ anima eβer ſi uoglia, ò, del ſenſo, ò dell’intelletto, comincia prima (come detto
hauemo
) dalle coſe confuſe, &
indiſtinte, ma poi approsſimandoſi l’oggetto ſi fa piu particolare, & piu certa,nc uoglio
bora
ſopra queſto filoſofare, ſolo ne darò un’eſſempio della cognitione de i ſenſi.
Vedendo noi di lontano alcuna coſa, ci
formiamo
prima una cognitione confuſa dipoi auuicinandoſi quella, uedemo, che col mouimento ella ſi porta in alcuna parte, &
però dicemo
eſſer
animale, ma piu oltre paβando conoſcemo eſſer un’huomo, et auicinandoſi anchor piu, trouamo eſſer un’ amico, etraffigurandolo piu d’ap-
1110 preſſo ogni parte di lui diſtintamente conſideramo, &
coſi dallo eſſer, che è uniuerſalisſima coſa, al mouimento uenimo, & dal mouimento ci
restrignemo
all’animale, &
à piu diſtinta cognitione peruenuti conoſcemo pbuomo,riconoſcemo Pamico, diſtingucmo ogniſua parte. Simil-
mente
auuienè nella cognitione dello intelletto, pero degnamente Vitr.
ci ha propoſto una indiſtinta, e confuſa cognitione de i ſacri Tempipreſa
dalla
figura, &
dello aſpetto loro, perche tra le coſe ſenſibili la figura è oggetto commune. Diſcende poi alla diſtanza delle parti, & uerra poi
finalmente
alla particolare, &
distinta miſura d’ogni particella, Sette adunque ſono i regolati aſpetti delle figure de i Sacri Tempi, i quali ſono
come
uniuerſali principij della cognitione di queſta materia, &
ſono i ſopraposti. Approſimandoſi poi all’ edificio uedemo gli ſpuij, che ſo-
no
tra Colonna è Colonna, questi ſpacij eſſendo in alcuni Tempi piu riſtretti, in alcuni piu larghi portano all’ occhio diuerſe apparenze, &

fanno
diuerſi effetti ò di dolcezza, &
bellezza, ò di grandezza, & ſeuerita, ſi come fanno gli ſpatij delle uoci nell’oreccbie, perche quello che è
conſonanza
all’orecchie, e bellezza à gliocchi, però Viter.
diſtingue le ſpecie de i Tempi ſecondo gli interualli, che ſono tra Colonna é Colon-
na
, non in quanto al numero, ma in quanto alla quantita loro, &
dice che la prima ſpecie è detta Picnoſtilos cioe di ſpeſſe, ò riſtrette Colonne,
2220 quando una Colonna, è molto appreſſo Paltra.
Lafeconda Siſtilos, quando i uani ſono piu larghi, perche albora le Colonne ſono piu diſtanti.
Laterza è detta Diaſtilos, che anchora con piu larghi ſpatij ſi diβegna. La quarta Areoſtilos, che e quando piu di quel che biſogna diſtanti ſo
no
gli ſpatij delle Colonne.
La quinta Euſtilos, che ragioneualmente comparte i uani. Ma perche anchor a non ſi ſa quanto eſſer deono que-
ſti
ſpacij grandi pero Vitr.
diffiniſce ciaſcuna maniera, & dice.
Picnoſtilos adunque è quella ſpecie nell’intercolunnio dellaquale ui cape la groſſezza d’una Colonna, è, mezza, come
nel
Tempio di Diuo Giulio, &
nel Foro di Ceſareil Tempio di Venere, & ſe altri Tempi ſono in queſta maniera
compoſti
.
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