Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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body
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<
chap
>
<
subchap1
>
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subchap2
>
<
p
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="
main
">
<
s
id
="
s.002434
">
<
pb
pagenum
="
110
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="
045/01/118.jpg
"/>
la fronte. </
s
>
<
s
id
="
s.002435
">Ma il piede, è la ſeſta parte dell'altezza del corpo, il cubito la quarta, il petto
<
lb
/>
anche la quarta. </
s
>
<
s
id
="
s.002436
">& in queſto modo anche gli altri membri hanno le loro conuenienti, &
<
lb
/>
proportionate miſure: le quali da gli antichi pittori, & Statuarij ſono ſtate uſate, & pe
<
lb
/>
rò hanno riportato grandi & infinite lodi. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.002437
">
<
emph
type
="
italics
"/>
La natura maeſtra ci inſegna come hauemo a reggercinel compartimento delle fabriche: impe
<
lb
/>
roche non da altro ella uuole, che impariamo le ragioni delle ſimmetrie, che nelle fabri
<
lb
/>
che de i tempij uſar douemo, che dal ſacro tempio fatto ad imagine, & ſimiglianza di Dio,
<
lb
/>
che è l'huomo, nella cui compoſitione tutte le altre merauiglie di natura ſono compreſe. </
s
>
<
s
id
="
s.002438
">et pe
<
lb
/>
rò con ſaggio auuedimento tolſero gli antichi ogni ragione del miſurare dalle parti del corpo hu
<
lb
/>
mano, doue molto a propoſito Vitruuio dice, che opera niuna può hauere ragione di componi
<
lb
/>
mento, ſe prima non hauerà riguardo alla ſimmetria delle membra humane. </
s
>
<
s
id
="
s.002439
">Io proponerò al
<
lb
/>
cune diſtintioni, accioche meglio s'intenda quello, che dice Vitr. </
s
>
<
s
id
="
s.002440
">Di tre maniere s'intende mi
<
lb
/>
ſura. </
s
>
<
s
id
="
s.002441
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<
lb
/>
la ſi dice miſura di perfettione. </
s
>
<
s
id
="
s.002442
">in queſto modo l'huomo fra tutti gli animali eſſendo il piu perfet
<
lb
/>
to, ſi puo dire, che egli ſia miſura di tutti gli animali. </
s
>
<
s
id
="
s.002443
">chiamaſi poi miſura d'agguaglianza,
<
lb
/>
quando la miſura contiene la coſa miſurata a punto, come un'orna di uino, ſi chiama miſu
<
lb
/>
ra, perche tiene a punto tanto uino, quanto cape. </
s
>
<
s
id
="
s.002444
">In ſomma poi chiamamo miſura quella quan
<
lb
/>
tità, che preſa piu fiate miſura il tutto, come dicemo la canna miſurare il panno. </
s
>
<
s
id
="
s.002445
">Di queſta noi
<
lb
/>
parlamo, queſta è quella, che è ſtata preſa dalla miſura della perfettione, che è l'huomo, tra gli ani
<
lb
/>
mali, da gli antichi. </
s
>
<
s
id
="
s.002446
">Onde miſurare non è altro, che far manifeſta una quantità prima non conoſciu
<
lb
/>
ta, con una
<
expan
abbr
="
quãtità
">quantità</
expan
>
certa, et conoſciuta: et però
<
expan
abbr
="
cōragione
">cor ragione</
expan
>
dalle parti dell'huomo ſono ſtate piglia
<
lb
/>
te le miſure delle coſe, et le ragioni di quelle miſure: et è ragioneuole, che dalla teſta ſi pigli la mi
<
lb
/>
ſura del tutto, eſſendo poſto nella teſta il ualore di tutti i ſentimenti humani, come coſa piu nobi
<
lb
/>
le, et principale, et piu manifeſta. </
s
>
<
s
id
="
s.002447
">Vitruuio uuole, che l'huomo ſia di dieci teste, ſe per teſta
<
lb
/>
egli s'intende dal mento al naſcimento de i capelli: et uuole anche, che ſia di otto teſte, ſe per
<
lb
/>
teſta egli s'intende lo ſpacio, che è dal mento al ſommità del capo. </
s
>
<
s
id
="
s.002448
">Gli antichi oltra la propor
<
lb
/>
tione attendeuano alla gratia per ſatisfare allo aſpetto, et però faceuano i corpi alquanto gran
<
lb
/>
di, le teſte picciole, la coſcia lunga: nel che era poſto la ſueltezza: parlo hora de i corpi perfet
<
lb
/>
ti: perche altra miſura conuiene ad un corpo puerile, altra ad un corpo aſciutto, o graſſo, o te
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lb
/>
nue, che ſi uoglia ſignere. </
s
>
<
s
id
="
s.002449
">Amauano gli antichi ſtando nelle miſure conuenienti, la lunghezza,
<
lb
/>
et la ſottigliezza di alcune parti: parendo loro di dare non ſo che piu di leggiadro alle opere. </
s
>
<
s
id
="
s.002450
">et
<
lb
/>
però ſe bene dalla raſcetta, che è la piegatura della mano, alla ſommità del dito di mezo uole
<
lb
/>
uano, che tanto fuſſe dal mento alla ſommità della fronte, nientedimeno per la detta cagione
<
lb
/>
faceuano la mano, et le dita alquanto piu lunghe. </
s
>
<
s
id
="
s.002451
">il Filandro auuertiſce, et bene, che non
<
lb
/>
puo ſtare quello, che dice Vitruuio, che il petto ſia la quarta parte; et uuole, che quando
<
lb
/>
Vitruuio d ce, che il cubito ſia la quarta parte, egli intenda non dalla giuntura del comito alla
<
lb
/>
raſcetta, ma dalla giuntura del comito alla ſommità del dito di mezo. </
s
>
<
s
id
="
s.002452
">Vuole Pomponio Gau
<
lb
/>
rico, che la giuſta altezza ſia di noue teste. </
s
>
<
s
id
="
s.002453
">altri alquanto piu. </
s
>
<
s
id
="
s.002454
">Il Cardano nel libro della
<
lb
/>
ſottilità dice. </
s
>
<
s
id
="
s.002455
">Queſta eſſer la forma del corpo humano perfetto. </
s
>
<
s
id
="
s.002456
">la faccia è la decima di tutta la
<
lb
/>
lunghezza dal naſcimento de i capelli all eſtremo del pollice del piede. </
s
>
<
s
id
="
s.002457
">la faccia ſi diuide in
<
lb
/>
tre parti eguagli, l'una ſi fa dalla radice de i capelli alla ſommità del naſo: l'altra è la lun
<
lb
/>
ghezza del naſo: la terza è dal fine del naſo al mento. </
s
>
<
s
id
="
s.002458
">la lunghezza della bocca è eguale alla
<
lb
/>
lunghezza dell'occhio, et la lunghezza dell'occhio è quanto lo ſpacio da un'occhio all'altro:
<
lb
/>
di modo, che in tre parti ſi diuida lo ſpacio, che è dall'uno angulo dell'occhio allo angulo dell'al
<
lb
/>
tro, cioè due occhi, et lo ſpacio, che ui è di mezo: et tutto queſto è doppio alla lunghezza del
<
lb
/>
naſo. </
s
>
<
s
id
="
s.002459
">di modo che la lunghenza dell'occhio, et l'apritura della bocca ſia doppia alla nona par
<
lb
/>
te della lunghezza della faccia, et per queſto adimene, che la lunghezza del naſo ſia ſeſquial
<
lb
/>
tera all'apritura della bocca, et alla lunghezza dell'occhio. </
s
>
<
s
id
="
s.002460
">laqual lunghezza del naſo eſſen
<
emph.end
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="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
</
subchap2
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subchap1
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</
chap
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</
body
>
</
text
>
</
archimedes
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