Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1do tripla allo ſpacio, che è dal naſo alla bocca, ne ſegue che queſto ſpacio ſarà la miſura del­
l
'apritura della bocca, et della lunghezza dell'occhio.
il circuito della bocca è doppio alla lunghez
za
del naſo, et triplo all'apritura.
Adunque tutta la lunghezza della faccia è ſeſquialtera
al
circuito della bocca, et allo ſpacio, che è dallo angulo eſteriore d'un occhio, allo angulo
eſter
iore dell'altro: percioche queſto ſpacio è quanto il circuito della bocca.
il circuito del na
ſo
da baſſo, è pare alla ſua lunghezza.
il circuito della orecchia, è eguale al circuito della
bocca
.
il foro della narice è la quarta parte della lunghezza dell'occhio. et in tal guiſa è di­
ſpoſta
la miſura del corpo humano, come qui ſotto ſi uede.
La faccia parti diciotto: tra
due
anguli eſteriori de gli occhi parti dodici: la lunghezza del naſo parti ſei: il circuito da baſ­
ſo
del naſo parti ſei: la lunghezza dell'orecchia parti ſei: dalle radici de' capelli al naſo parti
ſei
: dal mento al ſottonaſo parti ſei: la lunghezza della bocca parti quattro: la rotondità del
la
bocca parti dodici: dalla cima della teſta al fine di dietro parti uentiquattro: dalla ſommi­
del petto alle ſomme radici de i capelli parti trenta: dalla forcella ſopra il petto alla cima
della
teſta parti trenta ſei: il circuito dell'orecchia parti dodici: la lunghezza dell'occhio parti
quattro
: la diſtanza tra l'uno occhio, et l'altro parti quattro: dal ſottonaſo alla bocca parti due,
dalla
bocca al mento parti quattro: il foro del naſo parte una: l'ambito della fronte di ſopra
parti
diciotto, dalla giontura della mano alla ſommità del dito di mezo la palma parti diciotto:
dal
mento alla ſommità della teſta parti uentiquatro: il piede parti uenti: il cubito parti trenta:
il
petto parti trenta: Tutlo il corpo parti cento et ottanta.
Sono anche i maſchi delle tempie pro­
portionali
alla lunghezza della faccia, et le orecchie al naſo, come hauemo oſſernato: ſimilmen
te
dal nodo della mano alla ſommità del dito mezano è la decima di tutto il corpo: dal mento al­
la
ſommità della teſta, o dalla ſommità della teſta al collo è il doppio di quello ſpacio, che è dall'an
gulo
, d'un occhio all'angulo d'un'altro, intendo de gli eſteriori.
Dalla forcella ſuperiore del petto alle
radici
de i capelli, & al fine della fronte, quanto è il cubito, ouer la larghezza del petto, cioè la
ſesta
parte della lunghezza di tutto il corpo: la lunghezza del piede è la nona parte della iſteſ­
ſa
lunghezza: dalla forcella di ſopra del petto alla cima della teſta, è la quinta parte di tutta la lun
ghezza
.
& il doppio della faccia; Et coſi appreſſo Vitr. non puo ſtare la ragione; che la diffe
renza
della ottaua, & della decima parte aggiunta alla ſeſta adempia la quarta del tutto: ma allar:
gate
le mani ſi rende a punto l'altezza ditutto il corpo: & allargate le mani, & i piedi, il bilico ſi
farà
nel mezo, di modo, che dalla prima figura il quadrato; & dalla ſeconda ſi farà il circolo:
amendue
figure nel ſuo genere perfettiſſime, una di dritte, & l'altra di linea circolare compoſta.
& queſto è, che dice Vitr

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