Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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4
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italics
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dette coſe ritrouato hauemo, che Arte è habito nella mente, come in uero ſoggetto ripoſto, che
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lb
/>
la diſpone a fare, & operare con regola, & ragione fuori di ſe coſe utili alla uita: Come Pru
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lb
/>
denza è habito, che diſpone lo intelletto a regolare la uolontà in quelle coſe, che alla unione, &
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lb
/>
bene della republica, & della famiglia, & di ſe ſteſſo, conuengono. </
s
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s
id
="
s.000104
">La onde giuſti, modeſti,
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lb
/>
forti, liberali, amici, ueraci, & in ſomma buoni, & uirtuoſi diuentiamo: & di piu quaſi ſemi
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lb
/>
dei per la uirtu heroica ſiamo giudicati. </
s
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<
s
id
="
s.000105
">Ma laſciamo a dietro le coſe, che non fanno per no, &
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lb
/>
ritrouiamo il naſcimento delle Arti, ſecondo, che promeſſo hauemo di ſopra. </
s
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s
id
="
s.000106
">Naſce ogni arte
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lb
/>
da iſperienza. </
s
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s
id
="
s.000107
">Il che come ſia, dirò breuemente, dimoſtrando che coſa è Iſperienza: Da che na
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lb
/>
ſce: Come ſia fonte delle Arti. </
s
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s
id
="
s.000108
">Iſperienza non è altro che una cognitione nata da molte ricor
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lb
/>
danze di coſe ſimiglianti a i ſenſi humani ſottopoſte, per lequali ricordanze l'huomo giudica di
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lb
/>
tutte ad uno iſteſſo modo. </
s
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s
id
="
s.000109
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s
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s
id
="
s.000110
">Nel conoſcere una coſa, ui concorre prima il ſen
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lb
/>
ſo, dapoi la memoria: oltra di queſto la comparatione delle coſe ricordate. </
s
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s
id
="
s.000111
">Hauendo l'huo
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lb
/>
mo per uia de i ſenſi compreſo, che lo Aſſenzo, per eſſempio, ha conferito a queſto, & a quel
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lb
/>
lo nella debolezza dello ſtomaco, ricordandoſi di tale effetto, ne caua una ſomma uniuerſa
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lb
/>
le, & dice: Adunque doue è debolezza di ſtomaco lo aſſenzo è gioueuole, & buono. </
s
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s
id
="
s.000112
">Il ſimile
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lb
/>
puo fare delle altre piante, & da molte particolari, et diſtinte iſperienze col mezo della memo
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lb
/>
ria puo trarre le propoſitioni uniuerſali, lequali ſono principij dell' arti. </
s
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<
s
id
="
s.000113
">La iſperienza adunque
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lb
/>
è ſimile all' orma, che ci dimoſtra le fiere. </
s
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s
id
="
s.000114
">perche ſi come l'orma è principio di ritrouare il Cer
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lb
/>
uo, nè però è parte del Ceruo, (percioche il Ceruo non è compoſto di orme,) coſi la iſperienza è
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lb
/>
principio di ritrouar le arti, & non è parte di alcuna arte; perche le coſe a i ſenſi ſottopoſte non
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lb
/>
ſono principij dell' Arti; ma occaſione, come chiaramente ſi uede, per che il principio dell' Arte
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lb
/>
è uniuerſale, & non ſottopoſto a i ſenſi humani, benche per uia de' ſenſi ſtato ſia ritrouato. </
s
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s
id
="
s.000115
">
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lb
/>
ma che differenza ſia tra la iſperienza, & l'Arte, ſi uede in queſto modo. </
s
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s
id
="
s.000116
">Certo è, che quan
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lb
/>
to all' operare non è dall' Arte la iſperienza differente: percioche tanto in queſta, quanto in quel
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lb
/>
la uenendoſi all' effetto, ſi diſcende allo indiuiduo; perche le attioni ſono cerca le coſe particola
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lb
/>
ri: Ma quanto alla forza, & alla efficacia dell' operare, gli eſperti fanno effetto maggiore, che
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lb
/>
quelli, i quali hanno ſolamente la ragione uniuerſale delle coſe: & però ſpeſſo adiuiene che lo Ar
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lb
/>
tefice ineſperto, auuenga Dio, che egli habbia nella mente la ragione de gli Artificij, erra però,
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lb
/>
& pecca bene ſpeſſo, non per non ſapere, nè perche la ragione ſia men uera: ma perche non è
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lb
/>
eſſercitato, nè conoſce i difel ti della materia, laquale molte fiate non riſponde alla intentione
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lb
/>
dell' Arte. </
s
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<
s
id
="
s.000117
">Con tutto queſto l'Arte è piu eccellente, & piu degna della iſperienza, perche è piu
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/>
uicina al ſapere, intendendo le cauſe, & le ragioni delle coſe, là doue la iſperienza opera ſenza
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lb
/>
ragione. </
s
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<
s
id
="
s.000118
">Appreſſo lo intelligente Artefice è piu pronto a riſoluere, & dar conto delle coſe, che
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lb
/>
il ſemplice, et puro eſperto. </
s
>
<
s
id
="
s.000119
">La onde l'Arte è alla ſapienza, che è habito nobiliſſimo, piu uici
<
lb
/>
na. </
s
>
<
s
id
="
s.000120
">Segno manifeſto del ſapere è il potere inſegnare, & ammaeſtrare altrui, percioche la
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lb
/>
perfettione conſiſte in potere far altri a ſe medeſimi ſimiglianti. </
s
>
<
s
id
="
s.000121
">Et però l'Artifice, che è quello
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lb
/>
che intende la ragione, può inſegnare & fare un' altro ſe ſteſſo, quanto all' Arte ſua: Ma lo
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lb
/>
Eſperto non coſi. </
s
>
<
s
id
="
s.000122
">& ſe bene lo Eſperto moſtra ad altri come egli fa, non però è atto a darne con
<
lb
/>
to, non hauendo l'Arte: & la ſua dimoſtratione oltra il ſenſo non ſi eſtende, & è ſolamente in
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lb
/>
modo di uedere congiunto con alcuna oppinione, o credenza di colui, che uede: ilquale in ſimi
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lb
/>
le atto fa ufficio ſeruile imperfetto, & lontano dall' ufficio dell' Arte: & però Vitrunio uuole,
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lb
/>
che la iſperienza ſia con la cognitione accompagnata. </
s
>
<
s
id
="
s.000123
">Come adunque naſce la iſperienza; che
<
lb
/>
coſa è; & in che modo l'Arte da quella procede, chiaramente s'è dimoſtrato. </
s
>
<
s
id
="
s.000124
">Dal che ſi com
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lb
/>
prende eſſer due maniere di iſperienza. </
s
>
<
s
id
="
s.000125
">l'una, che all' Arte è prepoſta, cioè che ſi fa prima, che
<
lb
/>
s'acquiſti l'Arte: come quando ſi dice. </
s
>
<
s
id
="
s.000126
">Io faccio iſperienza, & uoglio prouare, ſemi rieſce al
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lb
/>
cuna coſa: & queſto ècome fonte a fiume quanto all' Arte. </
s
>
<
s
id
="
s.000127
">L'altra maniera è quella, che è ec
<
lb
/>
citata, & deſta dall' Arte, che ſi truoua in noi, & ſecondo le ragioni dell' Arte la eſſercitiamo. </
s
>
<
s
id
="
s.000128
">
<
lb
/>
Egli ſi puo anche dalle predette coſe uedere, che la iſperienza molto piu ſerue alle Arti, che
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emph.end
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italics
"/>
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s
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p
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subchap2
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chap
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archimedes
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