Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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Giulio, & nel Foro di Ceſare il Tempio di Venere, & ſe altri Tempij ſono di queſta ma
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niera compoſti. </
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s.002628
">La maniera detta Siſtilos, è quella, doue tra le colonne ſi puo ponere due
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groſſezze di colonne, & i Zocchi delle ſpire a quello ſpacio ſono tanto grandi, quanto ſa
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rà tra due zocchi, come è nel Tempio della Fortuna equeſtre al Theatro di pietra, & ne
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gli altri, che ſono con le iſteſſe ragioni fabricati. </
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La humana cognitione, ſia di che uirtù dell'anima eſſer ſi uoglia o del ſenſo, o dello intelletto,
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comincia prima dalle coſe confuſe, & indiſtinte, ma poi approſſimandoſi l'oggetto, ſi fa piu par
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ticolare, & piu certa. </
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s.002630
">nè uoglio hora filoſofare ſopra queſto; ſolamente ne darò un'eſſempio del
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la cognitione de i ſenſi. </
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s.002631
">Vedendo noi di lontano alcuna coſa, ci formiamo prima una cognitione
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confuſa dello eſſere, ma uedendo poi, che quella col mouimento ſi porta in alcuna parte, giudica
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mo, che ſia animale; & piu auuicinandoſi conoſcemo eſſer un'huomo; poi piu appreſſo conoſce
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mo, che è un'amico; & finalmente uedemo ogni parte di quello. </
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s.002632
">coſi dallo eſſere, che è coſa uni
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uerſaliſſima, uenimo al mouimento, & dal mouimento ci reſtrignemo all'animale, & peruenen-
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do a piu distinto conoſcimento, trouamo l'huomo, riconoſcemo l'amico, & distinguemo ogni
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parte del corpo ſuo. </
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s.002633
">ſimilmente adiuiene nella cognitione dello intelletto. </
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s.002634
">però Vitru. ci ha pro
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poſto una indiſtinta, & confuſa cognitione de i Tempij, preſa dalla figura, & dallo aſpetto loro. </
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s.002635
">
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Perche tra le coſe ſenſibili, la figura è oggetto commune, perche è ſottopoſta alla cognitione di
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piu ſenſi. </
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s.002636
">Diſcende poi alla diſtanza delle parti; & diuenirà finalmente alla particolare, & di
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ſtinta miſura d'ogni particella. </
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s.002637
">Sette adunque ſono i regolati aſpetti delle figure de i Tempij. </
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s.002638
">co
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me uniuerſali principij della cognitione di queſta materia, & gia ſono ſtati eſpoſti quali ſiano. </
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s.002639
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Approſſimandoſi poi allo edificio, uedemo le apriture, & ſpecialmente gli ſpacij tra le colonne,
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i quali eſſendo in alcuni Tempij piu riſtretti, & in alcuni piu larghi, portano all'occhio diuerſe
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apparenze, & fanno diuerſi effetti, o di dolcezza, & bellezza, o di grandezza, & ſeuerità, ſi
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come fanno gli ſpacij delle uoci nelle orecchie: però che quello, che è conſonanza alle orecchie, è
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