Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

< >
[Figure 131]
[Figure 132]
[Figure 133]
[Figure 134]
[Figure 135]
[Figure 136]
[Figure 137]
[Figure 138]
[Figure 139]
[Figure 140]
[Figure 141]
[Figure 142]
[Figure 143]
[Figure 144]
[Figure 145]
< >
page |< < of 520 > >|
1nate, che Vitr. dice præter crepidines, & proiecturas: cioè oltra le margini, & gli ſporti. &
perche i uani ſono un meno delle colonne, ui ſaranno tre uani, quello di mezo uuole tre moduli,
che con i primi quattro delle groſſezze, delle colonne fanno ſette.
I due uani haueranno quattro
moduli, & mezo; dando a ciaſcuno due moduli, & un quarto.
& coſi ſaranno regolati i uani
della facciata in colonne, & dello Amphiproſtilos.
Similmente ſi regola il peripteros, cioè ala­
to a torno, perche hausndoſi a porre ſei colonne per teſta, ſi ha da partire la facciata in parti di
ciotto: una delle quali ſarà il modulo: cinque ſaranno date a i uani: ſei alle groſſezze delle colon
ne: il uano di mezo tre: i quattro due per banda: noue, a due moduli, & un quarto per interco­
lunnio, che poſti inſieme fanno diciotto.
Similmente ſi regola il finto alato doppio, & il doppio
alato, perche eſſendo l'uno, & l'altro nelle teſte di otto colonne, egli ſi partirà la fronte in parti
uentiquattro & meza, l'una delle quali ſarà il modulo.
Otto moduli adunque andar anno alle
groſſezze delle colonne, tre nel uano di mezo, che ſono undici.
& perche reſtano tre uani per
banda, che ſono ſei, andandoui due teſte, & un quarto per uano, ui andranno tredici moduli, &
mezo, che aggiunti a gli undici, fanno uentiquattro & mezo.
Et queſto è quello, che Vitr. ci in
ſegna, & ci regola anche l'altezza delle colonne, & uuole, che in ogni maniera di aſpetto rego­
lato ſecondo la ſcielta diuiſione de i uani, l'altezza delle colonne ſia di otto moduli & mezo et qui­
ui accenna la maniera Ionica, della quale egli dice ragionar nel preſente libro.
Et quelle riſpondenze di miſure ordinò Hermogene; il quale anche fu il primo nel trouar
la ragione del Tempio d'otto colonne, ouero finto aſpetto doppio.
perche dalla ſimme­
tria del Dipteros, egli leuò gli ordini interiori di trenta colonne, & con quella ragione, &
della ſpeſa, & della fatica fece guadagno.
Queſti nel mezo d'intorno la cella fece un lar­
ghiſsimo ſpacio da paſſeggiare, & non leuò alcuna coſa dello aſpetto, ma ſenza diſiderio
di coſe ſuperflue conſeruò l'autorità con la diſtributione di tutta l'opera.
Percioche la ra
gione delle ale, & delle colonne d'intorno al Tempio è ſtata ritrouata, accioche lo aſpet
to per l'aſprezza de gli intercolunnij haueſſe riputatione, & anche ſe per le pioggie la for­
za dell'acqua teneſſe occupata, & rinchiuſa la moltitudine delle genti, poteſſero hauer
nel Tempio, & d'intorno la cella con largo ſpatio libera dimora.
Et tutto queſto ſi truo
ua eſpedito nelle diſpoſitioni del Pſeudodipteros.
Il che pare, che Hermogene fatto hab
bia con acuta, & gran ſolertia gli effetti delle opere, & che habbia laſciato i fonti, d'onde
i poſteri poteſſero trarre le ragioni delle diſcipline, & gli ammaeſtramenti dell'Arte.
Leuandoſi dal Dipteros le colonne di dentro, ponendoui quelle delle teſte, ſi leuano trenta co­
lonne, come per la pianta ſi puo uedere.
Hermogene per iſparagno di ſpeſa, & di fatica leuò l'or
dine di dentro, laſciò i portichi piu ſpacioſi, non tolſe alcuna coſa dallo aſpetto, perche nelle fron
ti reſtarono le otto colonne, & dalli fianchi ſe ne uedeuano quindici.
Et però queſto aſpetto ſi chia
ma falſo dipteros, perche fa la moſtra del dipteros, ma non è.
Da queſto luogo ſi comprende, che
Vitru. ha regolati gli aſpetti, ſe bene egli non gli ha nominati, perche chiaramente egliper octa­
stilo ha inteſo il Dipteros, & il Pſeudodipteros.
dicendo di Hermogene queſte parole. Il quale
anche fu il primo a ritrouar la ragione del Tempio di otto colonne, ouero Pſeudo­
dipteros.
Dimoſtra anche chiaramente la ſua intentione nel proemio del quarto, nel quale egli di­
ce, quanto è ſtato eſſequito nel terzo, dicendo d'hauer detto delle diſtributioni, che ſono in
ciaſcuna maniera, cioè ne i principij della cognitione de i Tempij, quanto a gli aſpetti, &
delle cinque maniere, che trattano de gli ſpatij, che ſono tra le colonne.
Ma qui potrebbe naſce­
re un dubbio, come ſia, che Vitr. non habbia fatto mentione del Tempio ritondo, & come egli
non habbia regolata la maniera de i Tempij ſcoperti, che hanno dalle teſte dieci colonne?
Al pri
mo dico, che Vitr. ragiona de i Tempij ritondi nel quarto, & forſe gli mette nel numero de gli
aſpetti, che ſono di liberi intercolunnij, come anche i Toſcani, & ha laſciato di trattarne, ſegui
tando in queſto luogo quelli aſpetti, che per alcuna aggiunta uanno creſcendo.
Al ſecondo ſi di-

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index