Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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1con licenza egli ſi uſi queſto nome del genere del maſchio, che è neutro. Il ſenſo è dunque, co­
me
ho detto, ilche proucrò anche di ſotto.
Et ſe ſcamillus uiene da ſcamnum, per diminutione,
& che ſi traduca ſcabelli, perche i piediſtali ſono come ſcabelli trauerſi, non s'impedirebbe il no
ſtro
ſentimento.
il quale però è confirmato per alcune parole, che Vitr. dirà qui ſotto. Ma la pian
ta
, & lo in piè del Tempio fatto col poggio ſono fatte di ſopra.
a carte 137. 138. & 139.
Conuengono tutte le fabriche nelle fondamenta, o naturali, o artificiali, che ſiano. delle ar­
tificiali
ſe ne è ragionato a baſtanza.
ſopra le fondamente, o gradi, o poggi, che ſi facciano, ſene
è
dato la regola di ſopra.
hora ſi dirà de i piediſtali, i quali ſono di due modi. prima tutto il baſa­
mento
d'una fabrica ſi puo chiamare piedeſtale; che in Greco ſtereobata, & anche ſtilobata ſi
chiamano
le parti prime ſopra terra, piu groſſe che i pareti; perche con perpetua, & continuata
ſodezza
legano la fabrica d'intorno.
l'eſſempio è nelle piante d'alcuni Tempij ſopra poſti, come
nella
pianta del dipteros, doue ſi uede, che corre quel legamento intorno, ſopra il quale è poſto il
colonnato
.
& nella parte dinanzi ſono i gradi ſerrati tra quel legamento, che è fatto per leuare
la
fabrica da terra, & per darle ſodezza, & maeſtà, & per ornamento.
& ſpeſſo gli antichi ui
poneuano
delle ſtatue nelle fronti, la doue da una parte, & l'altra erano del baſamento, che
uſciua
dell' ordine delle colonne dinanziper legare i gradi, & queſto poteua eſſer per la quarta
parte
della colonna in altezza.
i piedeſtali da ſe, & ſeparati dal baſameno, non ſi danno per
quanto
ſi legge, alle opere Toſcane, alle Doriche.
però quelli, che danno miſure de piedeſta
li
, pare, che s'habbiano formato di loro capo le miſure di quelli, in que generi, doue non ſi tro­
uano
.
Ma nello Ionico, Corinthio, & composto, ſe ne truouano. come nel preſente libro, &
nel
quinto doue ſi ragiona del poggio della ſcena, ſi uede chiaramente.
& molti eſempi, ne ſono
in
Roma, ne gli archi, Tempij, & Theatri.
Queſti hanno diuerſe miſure, & tutte però ſi ca­
uano
dall'altezza della colonna con la ſua baſa, & capitello, perche altri ſono la terza parte,
come
quelli dell'arco fatto al caſtel uecchio di Verona, d'opera Corinthia ſommamente lodata.

Altri
ſono per la quarta parte, come ſono quelli del Coliſeo: altri ſono d'una quarta & meza,
come
nell'arco fatto da Traiano in memoria della uittoria di Dacia, ſul porto d' Ancona: & è ope­
ra
Corinthia bella & ſchietta.
Altri della quinta, come ſi è oßeruato. & queſta diuerſità na­
ſce
, perche con diuerſe intentioni l' Architetto ſopplire intende alla grandezza, o bellezza delle
fabriche
, Vitruuio ragionando nel quinto, del poggio della ſcena, fa il piedeſtalo d'uno terzo,
proportionando
, & il poggio, & le colonne al diametro dell'Orcheſtra; & è belliſſima forma.
i
piediſtali
ad unque, per le fatte oſſeruationi, ſi partirano in otto parti nella loro altezza.
di que­
ſte
una ua per gli ornamenti, o membrelli di ſopra, che ſono come un capitello del piedeſtalo: due ſi
danno
alla baſa, il reſto al dado, o tronco di mezo.
La baſa ſi parte in tre parti, due ſi danno al
zocco
, l'altra all'altre parti.
ſi che gli ornamenti di ſotto, o membrelli che ſiano, ſono doppij in
altezza
a gli ornamenti, o membrelli di ſopra, che Vitru. chiama, quadre, corone, liſis.
Sole­
uano
gli antichi ſotto la baſa del piedeſtalo porre uno, o due zocchi, non meno alti di tutta la ba­
ſa
del piedeſtalo.
& queſto per dar fermezza, & grandezza alle opere. ſoleuano anche ſotto l'or­
lo
della baſa della colonna porre un'altro zocco, ilche ſpecialmente uſauano di fare ne gli archi.
& tutta la baſa, col detto zocco era d'un pezzo, perche la fuſſe piu atta, a ſoſtener i peſi, come
ſi
uede nell'arco d' Ancona, ne gli archi di Settimio, & di Tito, & di Conſtantino in Roma, &
in
altri luoghi d'Italia.
Ma prima, che io deſcriua coſa alcuna, mi pare conueniente eſponere l'
rigine
, & ragione de i uocaboli, & nomi poſti alle parti, & membri delle fabriche; accioche
ſempre
non ſi habbia a tornar da capo.
Fu la colonna (come s'è detto) ritrouata per ſoſtenere
i
peſi.
& prima cra di legno, & ritonda. crebbe poi il diſiderio della grandezza, & perpetui­
con la concorrenza de gli huomini, d'onde la terra fu ſollecitata, & dalle uiſcere di quella fu­
rono
cauate le pietre, & i marmi.
la onde hebbero luogo le colonne di marmo, ma in modo, che
teneſſero
qualche ſimiglianza con le colonne di legno, lequali, accioche per li peſi non ſi fendeſ­
ſero
, haueuano dalle teſte alcuni cerchi di ferro, & alcune anella, che reſtrigneuano i capi di

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