Berga, Antonio, Discorso della grandezza della acqua e della terra, 1579

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              proua nella generatione loro, ſi come il fuoco, che
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              ſi produce dell'aria reſta maggiore, & l'aria del­
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              l'acqua, è ancora neceſſario, generandoſi l'acqua
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              nella corrutione della terra, che habbia maggior
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              quantità ch'eſſa terra, per lo che ſi ſtima eßere il
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              fuoco milecuplo maggiore della terra, & il centa
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              plo de l'acqua, & che l'aria ſia il decuplo de l'ac­
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              qua, & il centuplo della terra: di cui ſia il decu­
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              plo l'acqua, concioſia coſa che di un pugillo di ter­
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              ra, ſe ne facciano dieci d'acqua. </s>
              <s>Il che uolſe Pla­
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              tone che foße neceſſario, accioche gli eſtremi ele­
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              menti, il fuoco & la terra, con que ſti duoi mez­
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              zi dell'acqua & dell'aria reſtaſſero congionti in­
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              ſieme: eſſendo nei corpi ſodi poßibile il mezzo
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              uguale nella geometrica proportione. </s>
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              <s>La quinta ragione, è fondata nelli ecclißi del­
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              la Luna, concioſia coſa che ſe foſſe la terra mag­
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              giore & piu eminente dell'acqua, ſarebbe poßibi­
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              le, che il corpo della Luna, ſi oſcuraſſe tal uolta
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              ſolamente ſecondo il centro, restando tutte l'al­
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              tre parti illuminate, eſſendo la terra nella ſuper­
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              ficie molto inuguale, & più eleuata nel polo antar
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              tico ſotto l'orſe, che nell'artico, il che non eſſendo
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              giamai in tanti ecclißi auuenuto, ſar à ſenza dub
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              bio, l'acqua maggiore della terra. </s>
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