Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
List of thumbnails
<
1 - 10
11 - 20
21 - 30
31 - 40
41 - 50
51 - 60
61 - 70
71 - 80
81 - 90
91 - 100
101 - 110
111 - 120
121 - 130
131 - 140
141 - 150
151 - 160
161 - 170
171 - 180
181 - 190
191 - 200
201 - 210
211 - 220
221 - 230
231 - 240
241 - 250
251 - 260
261 - 270
271 - 280
281 - 290
291 - 300
301 - 310
311 - 320
321 - 330
331 - 340
341 - 350
351 - 360
361 - 370
371 - 380
381 - 390
391 - 400
401 - 410
411 - 420
421 - 430
431 - 440
441 - 450
451 - 460
461 - 470
471 - 480
481 - 490
491 - 500
501 - 510
511 - 520
>
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
<
1 - 10
11 - 20
21 - 30
31 - 40
41 - 50
51 - 60
61 - 70
71 - 80
81 - 90
91 - 100
101 - 110
111 - 120
121 - 130
131 - 140
141 - 150
151 - 160
161 - 170
171 - 180
181 - 190
191 - 200
201 - 210
211 - 220
221 - 230
231 - 240
241 - 250
251 - 260
261 - 270
271 - 280
281 - 290
291 - 300
301 - 310
311 - 320
321 - 330
331 - 340
341 - 350
351 - 360
361 - 370
371 - 380
381 - 390
391 - 400
401 - 410
411 - 420
421 - 430
431 - 440
441 - 450
451 - 460
461 - 470
471 - 480
481 - 490
491 - 500
501 - 510
511 - 520
>
page
|<
<
of 520
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
subchap1
>
<
subchap2
>
<
pb
pagenum
="
145
"
xlink:href
="
045/01/153.jpg
"/>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.003002
">
<
emph
type
="
italics
"/>
La groſſezza del capitello è per la metà della groſſezza della colonna. </
s
>
<
s
id
="
s.003003
">La larghèzza è per
<
lb
/>
tutta la groſſezza della colonna, & di piu uno ſeſto; ſecondo Vitruuio. </
s
>
<
s
id
="
s.003004
">Ma nell' antico ſi truoua,
<
lb
/>
& rieſce meglio un quinto per parte. </
s
>
<
s
id
="
s.003005
">Diuiderai la groſſezza del capitello in tre parti, delle quali
<
lb
/>
una ſi dà al zocco con la ſua Cimaſa, l'altra all' ouolo con le anella, l'altra ſi contragge al collarino
<
lb
/>
della colonna. </
s
>
<
s
id
="
s.003006
">Di modo che la larghezza, o groſſezza del capitello è due quinti piu della groſſez
<
lb
/>
za della colonna. </
s
>
<
s
id
="
s.003007
">l'altezza del zocco, o dado, ſi diuide in cinque parti, tre delle quali ſi danno
<
lb
/>
al zocco, & due alla ſua Cimaſa. </
s
>
<
s
id
="
s.003008
">& quelle due ſi diuideno in tre parti; due delle quali ſi danno al
<
lb
/>
la Cimaſa, & una al quadretto. </
s
>
<
s
id
="
s.003009
">Finito il zocco, & la cimaſa, ſeguita l'ouolo, & le anella ſue. </
s
>
<
s
id
="
s.003010
">
<
lb
/>
l'altezza dell' ouolo ſi diuide in tre parti, due delle quali, ſi danno all' ouolo, una alle anella
<
lb
/>
Queſti ſono tre, & ſono alti tanto l'uno quanto l'altro. </
s
>
<
s
id
="
s.003011
">Sporta il primo oltra il dritto della colon
<
lb
/>
na di ſopra la metà dell' altezza ſua: & il ſecondo ſporta oltra il primo, anch'egli la metà della
<
lb
/>
ſua groſſezza; & il terzo, che è di ſopra, fa il ſimile oltra il ſecondo. </
s
>
<
s
id
="
s.003012
">ma non ſarebbe male, che
<
lb
/>
ciaſcuno ſportaſſe tanto, quanto è l'altezza ſua. </
s
>
<
s
id
="
s.003013
">l'ouolo ſi fa a ſeſta, pigliandoſi con la ſeſta la
<
lb
/>
diſtanza, che è dallo eſtremo dell' ultimo anello, fin ſotto l'abaco, & facendoſi lo incrocciamen
<
lb
/>
to da quello eſtremo, & anche ſotto l'abaco, & ponendoſi la ſeſta nello taglio dello incrocciamen
<
lb
/>
to. </
s
>
<
s
id
="
s.003014
">Seguita la parte, che ſi contragge alla ſottogola, che da alcuni ſi chiama fregio. </
s
>
<
s
id
="
s.003015
">queſta con
<
lb
/>
la ſua bella piega peruiene fin' alla cimbia. </
s
>
<
s
id
="
s.003016
">& aſtragalo, o tondino, che ſi dica, & ſi uiene ad
<
lb
/>
incontrare col dritto della colonna di ſopra. </
s
>
<
s
id
="
s.003017
">Il tondino è alte, quanto ſono tutte tre le anella, &
<
lb
/>
la metà di uno, porge in fuori quanto l'ouolo. </
s
>
<
s
id
="
s.003018
">La cimbia è alta per la metà del tondino. </
s
>
<
s
id
="
s.003019
">porge a
<
lb
/>
piombo del ſemidiametro del tondino: il reſto ſi fa al modo ſopra detto. </
s
>
<
s
id
="
s.003020
">Gli antichi ſoleuano pone
<
lb
/>
re ſopra il capitello una aggiunta non molto alta, che poſaua ſu'l zocco, al dritto della colonna
<
lb
/>
di ſopra; & queſto faceuano, perche lo architraue ſi poſaſſe ſu'l uiuo del capitello, & della co
<
lb
/>
lonna, & non rompeſſe gli ſporti. </
s
>
<
s
id
="
s.003021
">L'architraue detto trabs, conle parti di quello, che gli ſta
<
lb
/>
ſopra, ha queſte parti, che ſi dicono in latino, Epiſtilium, Tenia, Guttæ, trigliphi, metopæ, re
<
lb
/>
gula, capitula, canales, femora, cimacium, corona, Timpanum, acroteria, ſima. </
s
>
<
s
id
="
s.003022
">Le ſignifi
<
lb
/>
cationi delle quali coſe ſono queſte. </
s
>
<
s
id
="
s.003023
">Epiſtilium è tutto quello, che ua ſopra le colonne; & capitel
<
lb
/>
li, per nome generale: ma propriamente è la traue maeſtra, che architraue uolgarmente ſi chia
<
lb
/>
ma; Epiſtilium uuol dire impoſta di colonne. </
s
>
<
s
id
="
s.003024
">queſti nel genere Dorico ha una faſcia, ouero ben
<
lb
/>
da, che ſi chiama tenia, ſotto la quale con una regoletta ſono intagliate le goccie, che fanno lo
<
lb
/>
effetto delle goccie dell' acqua, che cade, & ſono ſei di numero, per ogni testa di traue, che è
<
lb
/>
rappreſentata per li trigliphi. </
s
>
<
s
id
="
s.003025
">la origine de i quali è queſta. </
s
>
<
s
id
="
s.003026
">Nelle fabriche di legno ſoleuano ſpor
<
lb
/>
tare le teſte delle traui, le quali ſi chiamauano, ope, & lo ſpacio, che era tra una teſta, & l'al
<
lb
/>
tra, metopa, ſi diceua. </
s
>
<
s
id
="
s.003027
">perche poi non pareuano bene quelle teſte coſi nude, & ſcoperte, gli an
<
lb
/>
tichi le copriuano con certe tauolette, & quelle con cera di diuerſi colori dipigneuano. </
s
>
<
s
id
="
s.003028
">Ma quel
<
lb
/>
li, che non di legno, ma di pietra magnificamente lauorauano, imitando quelle teſte, fecero quel
<
lb
/>
li membri, che Triglifi chiamarono, quaſi Triſolci, perche ſono tagliati in tre canali, due intie
<
lb
/>
ri, & uno mezo per lato. </
s
>
<
s
id
="
s.003029
">da queſti canali pare, che cadino le goccie gia dette. </
s
>
<
s
id
="
s.003030
">Gli ſpatij, che ſo
<
lb
/>
no tra i canali, ſi chiamano femora, noi per altri riſpetti potemo nominarli piani. </
s
>
<
s
id
="
s.003031
">i Triglifi han
<
lb
/>
no i loro capitelli ſopra i quali è la cornice, che ſi chiama corona, perche cigne lo ediftcio come
<
lb
/>
corona. </
s
>
<
s
id
="
s.003032
">Moderni la chiamano gocciolatoio, perche da quella gocciolano le acque celeſti, &
<
lb
/>
ſono gettate lontane dallo edificio. </
s
>
<
s
id
="
s.003033
">Queſta cornice ha due cimaſe, o gole, una diſotto, & l'altra
<
lb
/>
di ſopra; & ſono adornamenti ſuoi. </
s
>
<
s
id
="
s.003034
">Sopra la cornice è il Faſtigio, che noi chiamamo Frontiſpi
<
lb
/>
cio, che ha un piano nel mezo, che ſi chiama Timpano, perche è cinto da i medeſimi membri del
<
lb
/>
la corona, & da una gola ſchiacciata, che ſi chiama ſima, a ſimiglianza del naſo delle capre. </
s
>
<
s
id
="
s.003035
">
<
lb
/>
Oltra di queſto il Frontiſpicio ha da i lati, & nel mezo di ſopra gli acroterij, che ſono alcuni pi
<
lb
/>
laſtrelli, ſopra i quali, ſi poneuano le ſtatue: & quelli da i lati moriuano nel tetto, & quello di
<
lb
/>
mezo era libero. </
s
>
<
s
id
="
s.003036
">Hora ueniamo alle miſure. </
s
>
<
s
id
="
s.003037
">La grandezza dello architraue in altezza con la
<
lb
/>
benda, & goccie ſue, è per la metà della groſſezza della colonna. </
s
>
<
s
id
="
s.003038
">queſta metà hora chiameremo
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
</
subchap2
>
</
subchap1
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>