Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
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s.003111
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151
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045/01/159.jpg
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diametro dell' occhio, & che le cinte, che egli chiama baltei, che ſono nel mezo da i lati tra le
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uolute, non ſportino piu della cimaſa, di modo, che poſto il piede della ſeſta nel mezo del quadro
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del capitello, & allargato allo ſporto della cimaſa, raggirandoſi tocchi l'eſtremità delle cinte, co
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me ſi uede nella pianta tirandoſi un giro ſopra'l centro ſuo fin alla circonferenza dell'ouolo. </
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s.003112
">Gli
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/>
architraui ſi fanno ſecondo l'altezza delle colonne, accioche per lo accreſcimento, che ſi da a
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quelli per l'altezza, ne ſegua piu certa all'occhio la miſura loro. </
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="
s.003113
">Quanto adunque debbiano cre
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ſcere lo ponerà Vitr. qui ſotto. </
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="
s.003114
">Ma poniam caſo, che la colonna ſia alta quindici piedi, dico,
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che lo architraue ſarà alto per la metà del diametro della colonna da piedi. </
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="
s.003115
">la larghezza di ſot
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to, che ſi poſa ſopra il capitello, ſarà tanto quanto la groſſezza della colonna di ſopra, accioche
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ſtia ſul uiuo: & queſta è regola generale. </
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s.003116
">ma la ſommità dello architraue, cioè il piano diſopra
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ſia tanto quanto è la groſſezza da piedi della colonna. </
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s.003117
">La cimaſa dello architraue ſi fa per la ſet
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tima parte dell' altezza dell' architraue, & deue ſportare tanto, quanto è alta, & lo ſporto ſi
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miſura da quella linea, che uiene dal raſtremamento della colonna. </
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id
="
s.003118
">il reſtante ſotto la cimaſa, ſi
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diuide in dodici parti, & tre ſe ne danno alla faſcia di ſotto, quattro alla di mezo, & cinque al
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la di ſopra. </
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="
s.003119
">Oltra l'architraue ui ua il fregio, che Vitr. chiama zophoro, perche in quello s'in
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tagliauano alcune figurine d'animali. </
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id
="
s.003120
">queſti è un quarto meno miſurando l'altezza dello archi
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traue con la ſua cimaſa: & queſta altezza ſi ſerua, quando nel fregio non ſono intagli, perche
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/>
quando ui ſono, egli ſi fa un quarto piu alto dell' Architraue, accioche meglio ſi goda lo intaglio. </
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s.003121
">
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/>
L'altezza del fregio ſi diuide in ſette parti, & d'una di quelle ſi fa la cimaſa, che ui ua ſopra, &
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ſopra la cimaſa ua il dentello, detto latinamente denticulus, dalla ſimiglianza, che ha con il den
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te. </
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s.003122
">l'origine del dentello è preſa dalle opere di legno, ſi come il triglifo nell' ordine Dorico era pre
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ſo dalle teste delle traui, che ſportauano nella fronte, coſi il dentello è preſo da gli aſſeri, (come
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ſi dirà nel quarto libro.) Biſogna adunque ſapere, che il fregio è il luogo, che tiene le teſte del
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la trauatura. </
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="
s.003123
">Il dentello, è alto quanto la faſcia di mezo dello architraue. </
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="
s.003124
">lo ſporto del dentel
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lo è tanto, quanto l'altezzaſua. </
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="
s.003125
">la larghezza detta, metochi, da Greci, & interſectio, da lati
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ni, è per la metà dell' altezza del dentello. </
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="
s.003126
">il cauo, cioè lo ſpacio da un dentello all' altro, che
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anche meto pa ſi chiama, & cauo colombario (come dice Vitr. nel quarto) è per due terzi del
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la larghezza del dentello. </
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="
s.003127
">La cimaſa del dentello è per la festa parte dell' altezza ſua. </
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="
s.003128
">La corni
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ce con la cimaſa, è alta quanto la faſcia di mezo. </
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="
s.003129
">lo ſporto della cornice col ſuo dentello o taglio
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/>
nel mento, dene eſſer tanto, quanto è alto lo ſpatio dal fregio alla ſommità della gola, o cimaſa
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della cornice: & queſto ſporto ſi piglia della linea, che uiene dalla eſtremità della cimaſa del fre
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gio. </
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="
s.003130
">queſto dentello della cornice ſi fa, accioche l'acque, che uengono giu, non guaſtino le fabri
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/>
che. </
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id
="
s.003131
">In fino a queſto luogo della cornice, o gocciolatoio, le fabriche uanno egualmente distanti
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dal piano. </
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="
s.003132
">Hora ſi leua il frontiſpicio, che Vitr. chiama fastigio. </
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id
="
s.003133
">il quale ha le ſue cornici corri
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/>
ſpondenti alli membrelli della cornice, & di piu ha le ſue gole, che ſi chiamano, ſime, & da Greci,
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/>
Epitichide, dalla aggiunta impoſta ſopra le cornici del frontiſpicio. </
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="
s.003134
">queſte ſono piu alte un'otta
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lb
/>
ua parte dell' altezza delle cornici. </
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="
s.003135
">ſotto delle quali è il timpano alto la nona parte della lunghez
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/>
za della cornice, miſurando dalla eſtremità delle gole della cornice. </
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="
s.003136
">il piano del timpano deue ri
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/>
poſare ſul uiuo, cioè chi laſciaſſe andar giu una linea a piombo, ella batterebbe prima ſu l'archi
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/>
traue, poi ſul collarino delle colonne, & ſul uiuo. </
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="
s.003137
">i pilaſtrelli detti acroterij, deono eſſer alti tan
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/>
to, che ſi poſſino uedere le figure, che ui uanno ſopra. </
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s
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="
s.003138
">gli angulari deono morir nel tetto & co
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/>
minciare al dritto delle colonne, & entrar tanto in entro, quanto porta la ragione della ueduta
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lb
/>
perche in alcune fabriche uanno piu adentro perche ſono baſſe. </
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s
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="
s.003139
">& deono eſſer tanto alti quanto
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/>
la ſommità del timpano, ma quello dimezo eſſer deue un'ottaua di piu de gli angulari.
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emph.end
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archimedes
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