Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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157
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to ſuo ſin' all'eſtremità dell'orlo. </
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s.003217
">I tondini ſi deono fare per l'ottaua parte del cauetto. </
s
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s
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="
s.003218
">lo
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lb
/>
ſporto della baſa, per la ottaua, & ſeſtadecima parte della groſſezza della colonna. </
s
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s
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="
s.003219
">
<
lb
/>
Fatte compitamente, & poſte le baſe a i luoghi ſuoi, egli ſi deue ponere a perpendicolo
<
lb
/>
del centro loro le colonne di mezo, nell'antitempio, & nel poſtico. </
s
>
<
s
id
="
s.003220
">Male angulari, & quel
<
lb
/>
le, che dirimpetto alle angulari nelli lati del Tempio dalla deſtra, & dalla ſiniſtra deono eſ
<
lb
/>
ſer poſte, ſi fermeranno in modo, che le parti loro, che riguardano al di dentro uerſo i pare
<
lb
/>
ti della cella, ſiano a perpendicolo, ma le eſteriori ſtiano, come s'è detto della loro con
<
lb
/>
trattura. </
s
>
<
s
id
="
s.003221
">perche a queſto modo le figure della compoſition del tempio ſaranno giuſtamen
<
lb
/>
te, & ſecondo la ragione del raſtremamento fornite. </
s
>
</
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s.003222
">
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Quello che dice Vitru. è che poſte le baſe a i luoghi ſuoi, ſi deono porre le colonne con giudi
<
lb
/>
cio. </
s
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<
s
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="
s.003223
">Delle colonne altre ſtanno ſu gli anguli, altre ſtanno tra quelli. </
s
>
<
s
id
="
s.003224
">queſte, ſi chiamano me
<
lb
/>
diane, quelle angulari. </
s
>
<
s
id
="
s.003225
">Vuole Vitru. che le mediane ſiano drizzate a piombo nel mezo del cen
<
lb
/>
tro loro: ma le angulari ſiano nella parte di dentro piane, & ſenza rastremamento: & questo ſi
<
lb
/>
fa perche incontrino bene con gli anguli del parete. </
s
>
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s
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="
s.003226
">& dicono queſti oſſeruatori, che rieſcono be
<
lb
/>
ne alla uiſta. </
s
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s
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="
s.003227
">Similmente raſtremate non uuole Vitr. che ſiano quelle, che ſono proſſime al parete
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lb
/>
dirimpetto alle angulari, dico da i lati del parete, perche tanto queſte, quanto quelle, non hanno
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lb
/>
contrattione di dentro uia, ma il loro lato interiore ua dritto a piombo.
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s.003228
">Poſti & drizzati i fuſti delle colonne, ſeguita la ragione de i capitelli. </
s
>
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s
id
="
s.003229
">queſti ſe ſaranno
<
lb
/>
a piumazzo, con tali ſimmetrie ſi formeranno, che quanto farà groſſa la colonna da piedi,
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lb
/>
aggiuntaui la decima ottaua parte del fuſto da baſſo, tanto ſia lungo, & largo l'Abaco: ma
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lb
/>
la groſſezza con le uolute per la metà. </
s
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<
s
id
="
s.003230
">douemo poi ritirarſi in entro dall'eſtremità dell'A
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lb
/>
baco parti due, & meza di uenti, per le fronti delle uolute, & lungo lo Abaco da tutte
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lb
/>
quattro le parti delle uolute, appreſſo la quadra della eſtremità del dado mandar in giu le
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lb
/>
linee, che catheti ſi chiamano, & quella groſſezza gia preſa diuidere in noue parti è meza. </
s
>
<
s
id
="
s.003231
">
<
lb
/>
Vna parte & meza ſia data alla groſſezza dell'Abaco, & delle altre otto ſi facciano le uolu
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lb
/>
te. </
s
>
<
s
id
="
s.003232
">Allhora dalla linea, che farà mandata giu ſecondo la eſtrema parte dell'Abaco, ſe ne
<
lb
/>
ritiri a dentro un'altra di larghezza d'una parte & meza. </
s
>
<
s
id
="
s.003233
">Dapoi ſiano diuiſe queſte linee
<
lb
/>
di modo, che ſi laſcino quattro parti, & meza ſotto l'Abaco. </
s
>
<
s
id
="
s.003234
">Oltra di queſto da quel
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lb
/>
luogo, ilquale diuide quattro & meza, & tre & meza, ſia ſegnato il centro dell'occhio, &
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lb
/>
da quel centro ſia tirato un giro tanto grande in diametro, quanto è una parte delle otto:
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lb
/>
& quella ſarà la grandezza dell'occhio. </
s
>
<
s
id
="
s.003235
">Et nella iſteſſa linea, catheto detta, ſia tirato il
<
lb
/>
ſuo diametro correſpondente. </
s
>
<
s
id
="
s.003236
">Poi dal diſopra ſotto l'Abaco s'incominci, & per ogni
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lb
/>
giro di quarta ſia minuito lo ſpacio di mez'occhio, fin che peruenga allo iſteſſa quarta,
<
lb
/>
che è ſotto l'Abaco. </
s
>
</
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>
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">
<
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="
s.003237
">
<
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="
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Fin qui Vitr. ha ragionato della uoluta, come di coſa appoſta per ornamento del capitello, co
<
lb
/>
me è ueramente, hora ragionerà del capitello. </
s
>
<
s
id
="
s.003238
">& queſto ſi deue auuertire. </
s
>
<
s
id
="
s.003239
">dice adunque.
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="
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"/>
</
s
>
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>
<
p
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="
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">
<
s
id
="
s.003240
">La groſſezza del capitello ſi deue fare in queſto modo: che di noue parti & meza tre
<
lb
/>
pendino dinanzi ſotto il tondino, del fuſto di ſopra, & leuatane la cimaſa il reſtante ſi
<
lb
/>
dia allo abaco & al canale. </
s
>
<
s
id
="
s.003241
">lo ſporto della cimaſa ſia oltra il quadro dell'abaco per la gran
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lb
/>
dezza dell'occhio. </
s
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</
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s.003242
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Sotto il tondino, ouero aſtragalo, tre parti ſono, che reſtauano delle noue & meza. </
s
>
<
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="
s.003243
">queste
<
lb
/>
tre dice Vitru. che non ſi metteno a conto della groſſezza del capitello, perche ſono occupato
<
lb
/>
dalla uoluta, che pende inanzi ſotto il tondino, ilquale è alla ſommità della colonna. </
s
>
<
s
id
="
s.003244
">& ſi uede
<
lb
/>
per queſte parole, che il tondino terminaſotto l'occhio, perche tre parti reſtauano ſotto l'occhio. </
s
>
<
s
id
="
s.003245
">
<
lb
/>
dice poi, che leuato l'abaco, alquale hauemo detto, che ſi da una parte & meza, il reſtante è
<
lb
/>
compartito tra'l canale, & la cimaſa. </
s
>
<
s
id
="
s.003246
">I termini del canale ſono dimoſtrati dal primo giro della
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lb
/>
uoluta, perche ſono doue comincia il ſecondo giro.
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<
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s.003247
">Le cinte de i piumazzi habbiano queſto ſporto dallo abaco, che poſto un piede della </
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subchap2
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subchap1
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chap
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</
archimedes
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