Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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176
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s.003571
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emph
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italics
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Della diſtributione di dentro delle Celle, & dello
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antitempio. </
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s.003572
">Cap. IIII.
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emph.end
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">
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s
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s.003573
">LA lunghezza del Tempio ſi comparte in modo, che la larghezza ſia la metà
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della lunghezza: & la cella ſia la quarta parte piu lunga di quello, che è la lar
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ghezza col parete, nel quale ſaranno poſte le porte. </
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id
="
s.003574
">Le altre tre parti del pro
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/>
nao, o Antitempio corrino uerſo le ante de i pareti, lequali deono eſſere del
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/>
la groſſezza delle colonne. </
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s
id
="
s.003575
">Ma ſe il Tempio ſarà di larghezza maggiore di uenti piedi, ſi
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deono porre due colonne tra due ante, l'officio delle quali è ſeparare lo ſpacio delle ali &
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del pronao. </
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">
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s.003576
">
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emph
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="
italics
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Io ſtimo che il preſente luogo fia difficile: & ſe non ci fuſſe qualche oſſeruatione de gli anti
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/>
chi Tempij, forſe biſognarebbe indouinare. </
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s
id
="
s.003577
">però hauendo io oſſeruato alcune coſe, io uengo, in
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opinione de interpretare il preſente luogo al modo infraſcritto, riportandomi a migliore inuen
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tione. </
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s.003578
">Eſſendo tra le ſemplici proportioni la moltiplice maggiore di quelle, ſi come ho dimoſtrato
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nel terzo libro, coſa conueniente ſi giudica uſare nella diſtributione de i Tempij le ſpecie delle
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moltiplici proportioni: imperoche i Tempij ſono fatti per lo culto diuino, al quale ſi richiede ogni
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/>
magnificenza, & grandezza. </
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id
="
s.003579
">Si che uolendo Vitruuio tr attare delle parti interiori de i Tempij,
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comincia a proportionare le lunghezze, & larghezze loro. </
s
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id
="
s.003580
">nel che è ripoſta quella gratioſa ma
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niera, che nel primo libro è ſtata nominata Eurithmia. </
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id
="
s.003581
">Dell'altezza non è neceſſario parlare
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/>
naſcendo ella dalle miſure dell'opera: Imperoche gli Architraui, le cornici, & i Frontiſpicij per
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/>
le coſe dette di ſopra ci ſono manifeſti. </
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="
s.003582
">Vuole adunque Vitr. che la lunghezza ſia doppia alla lar
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/>
ghezza: & ragiona qui, de i Tempij Ionici, Dorici, & Corinthij: benche pare, che nelle piante
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/>
poſte nel terzo libro le lunghezze ſiano meno del doppio alle larghezze, & in fatto è coſi, per
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che lo intercolunnio di mezo nelle fronti è piu largo, ma ci è poca differenza dalla doppia. </
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id
="
s.003583
">Ho
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ra quello che importa è, che la cella di quel Tempio diſegnato nel primo libro pare troppo lunga.
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="
s.003584
">& forſe la intentione di Vitruuio ſi manifeſta in queſto luogo. </
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="
s.003585
">pero io uorrei, che quiui ſi conſi
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deraſſe ſe la coſa puo ſtare (come io dimoſtrerò) & ſe Vitruuio ce lo accenna, & ſe anche lo
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antico l'oſſerua. </
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="
s.003586
">Soleuano gli antichi diſtinguere lo Antitempio detto pronao, con alcune ale
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/>
di muro, che ſecondo Strabone ſi chiamano pteromata. </
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="
s.003587
">Queſte ale uemuano uerſo le fronti da
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/>
una parte, & dall'altra della cella: ma in al cuni Tempij non perueniuano alle fronti compitamen
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te, ma terminauano in alcuni pilaſtri, o ante che ſi dica, groſſe quanto le colonne: & ſe tra l'una
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ala di mura, & l'altra era grande ſpacio, ſi poneuano a quel filo de i pilaſtri tra mezo due colon
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/>
ne per fermezza: & coſi era ſeparato il pronao dal portico. </
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id
="
s.003588
">Coſi ſi ritrouano le piante de i tre
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/>
Tempij appreſſo il Theatro di Marcello. </
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="
s.003589
">Coſi accenna Vitruuio nel preſente luogo, & coſi pare,
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/>
che la ragione ce lo dimoſtri. </
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s
id
="
s.003590
">Pigliamo adunque la fronte del Tempio, & ſia di quattro parti,
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/>
otto di quelle faremo la lunghezza, accioche ſia in proportione doppia. </
s
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="
s.003591
">di quelle otto cinque ſi
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danno alla lunghezza della cella includendo la groſſezza del parete doue ſono le porte, tre uen
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/>
ghino dall'Antitempio alle ante, o pilaſtri de i pareti, le quali ante deono eſſer della groſſezza
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lb
/>
delle colonne. </
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="
s.003592
">Queste ante ſono i termini delle ale del muro, che uengono inanzi dall'una parte,
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/>
& dall'altra, & perche puo eſſere, che tra quelle ale ci ſia, & poco, & molto ſpacio, ſecondo
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/>
le maniere de i Tempij di ſpeſſi, o di larghi intercolunnij, però ſecondo il biſogno e neceſſario tra
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/>
porui delle colonne. </
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="
s.003593
">Io dico in ſomma, che la maniera di faccia in pilaſtri, & di faccia m colonne,
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/>
& la falſa, & la doppia, & la intorno alata, & la ſcoperta, tanto Dorica, quanto Ioni
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/>
ca, & Corinthia ſiano tutte o di ſtrette, o di larghe, o di rilaſciate, o di acconcie diſtanze d'in
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lb
/>
tercolunnij. </
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s
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="
s.003594
">tutte ſi regolano dal preſente luogo nel compartimento delle celle: & ſi come tutto
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lb
/>
il Tempio non uiene a punto doppio in lunghezza, perche la neceſſità del compartimento delle
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