Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  niera puo uenire la detta proportione ſecondo i precetti di Vitr. non però a punto uiene la predet­
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                  ta proportione ne gli altri aſpetti, & maniere, per che biſogna, che i pareti delle fronti della cel­
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                  la ſcontrino con le colonne di fuori, & ſiano ad una iſteſſa fila: però le celle di que Tempij ſa­
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                  ranno alquanto maggiori di quello, che dice Vitruuio, il quale in queſto luogo ci comparte le cel
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                  le, che ſono parte de i Tempij, & ci comparte il pronao, cioè l'Antitempio, & il Poſtico, cioè
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                  il poſt tempio, in ogni genere, & in ogni maniera. </s>
                  <s id="s.003595">Adunque altro è cella, altro è Tempio, al­
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                  tro è portico, altro è pronao. </s>
                  <s id="s.003596">Il tempio è il tutto: la cella è la parte rinchiuſa di parete, come
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                  il portico è il colonnato, che ua a torno, che Vitr. chiama ale ne i Tempij, & portico drieto le
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                  ſcene. </s>
                  <s id="s.003597">Pronao è quella parte, che è dinanzi la cella, che da i lati ha due ale di pareti conti­
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                  nuati alli pareti della cella, nel fine delle quali ſono i pilaſtri della groſſezza delle colonne. </s>
                  <s id="s.003598">La
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                  lunghezza del Tempio è doppia alla larghezza. </s>
                  <s id="s.003599">queſto è uero a punto nelle fronti di quattro co­
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                  lonne: ma doue ui uanno le ale a torno, non riſponde a punto. </s>
                  <s id="s.003600">& Vitr. nel terzo libro parlando
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                  del falſo alato, dice, che egli ha nella fronte, & nel poſtico otto colonne, ma dai lati, quin­
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                  dici con le angulari. </s>
                  <s id="s.003601">& poco dapoi dice, che nelle maniere, che hanno l'ale d'intorno le colonne,
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                  ſi deono porre in modo, che quanti uani ſaranno nelle fronti, tanti due fiate ſiano i uani da i la­
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                  ti; & coſi la lunghezza dell'opera ſarà doppia alla largheza. </s>
                  <s id="s.003602">dalle quali parole molto bene
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                  potemo comprendere, che uero ſia quanto s'è detto. </s>
                  <s id="s.003603">Sia adunque la cella per la quarta parte
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                  piu lunga di quello, che è la larghezza, cioè partirai la larghezza del Tempio in quattro par
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                  ti, & fa la lunghezza della cella d'una parte piu, che ſaranno cinque. </s>
                  <s id="s.003604">qui ci auanzano tre
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                  parti, le quali ne i Tetrasttili d'ogni aſpetto in ogni genere, & in ognimaniera ſi danno al pro­
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                  nao ſolo, quando non ui è postico, ouero ſi danno al pronao, & al poſtico, quando ui ſono.
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                  <s id="s.003605">Et anche i tre intercolunnij, che ſaranno tra i pilaſtri, & le colonne ſiano trachiuſi con
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                  parapetti di marmo, ouero di opera di legname, in modo, però che habbiano le apritu­
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                  re, per lequali ſi poſſa entrare nel pronao.
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                  Anche in queſta parte Vitruuio ſi laſcia
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                  intendere, però ueniremo alle deſcrittioni delle coſe già dette.
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                  Non ſolamente poſſono eſſer tre gli intercolunnij tra que pilaſtri, ma anche cinque, come ne
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                  gli aſpetti di dieci colonne. </s>
                  <s id="s.003607">Queſti intercolunnij tra i pilaſtri, in tutti gli altri aſpetti ſono tre,
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                  percioche non ſi mette a conto il portico ſemplice, o doppio che ſia. </s>
                  <s id="s.003608">Tra queſti adunque ſi pone­
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                  uano alcuni parapetti che Vitr. chiama plutei, o di marmo, o di legno, non piu alti di quello,
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                  che ſarebbe il poggio, s'egli ci andaſſe. </s>
                  <s id="s.003609">La cella haueua le ſue porte ordinarie, & il ſuo parete
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                  alto, che la chiudeua d'intorno: ma lo Antitempio haueua le ſue entrate per gli intercolunnij
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                  tra i pilastri delle ale.
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                  <s id="s.003610">Ma ſe la larghezza della fronte ſarà maggiore di piedi quaranta, biſogna porre altre
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                  colonne dalla parte di dentro all'incontro di quelle, che ſaranno trapoſte tra i pilaſtri, &
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                  ſiano di quella altezza, che ſono le eſteriori nella fronte. </s>
                  <s id="s.003611">Ma le groſſezze di quelle ſiano
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                  aſſottigliate con queſte ragioni, che ſe quelle delle fronti ſaranno d'otto parti, queſte ſia­
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                  no di noue: ma ſe quelle di noue, o di dieci, queſte ſiano per la rata parte. </s>
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                  Grande autorità porgeua lo Antitempio, perche pareua, che con maggiore ueneratione s'en­
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                  traſſe nel Tempio, entrando prima in uno andito, & non uenendo coſi presto al luogo dell'ado­
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                  ratione. </s>
                  <s id="s.003613">Se adunque era lo Antitempio molto largo nella fronte, come nelle opere di otto, & di
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                  dieci colonne, biſognaua traporui delle altre colonne all'incontro di quelle, che erano tra i pila­
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                  stri, & quelle riſpondeuano alle colonne delle fronti, & erano di quella iſteſſa altezza, & ſi pone­
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                  uano per ſoſtenimento: ma quando lo ſpacio non era molto grande, pareua molto buono laſciare
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                  lo Antitempio libero ſenza colonne: & doue andauano colonne a torno, egli ſi poteua andare a
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                  torno ſenza entrare nello Antitempio. </s>
                  <s id="s.003614">La groſſezza delle colonne interiori era minore, che la
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                  groſſezza delle colonne poſte nella fronte. </s>
                  <s id="s.003615">& Vitr. ne rende la ragione, & dice.
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                  <s id="s.003616">Perche ſe nello aere rinchiuſo alcune ſaranno aſſotti gliate, non ſi potranno diſcerne­
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                  re, ma ſe pareranno piu ſottih, biſogna, che ſe le colonne di fuori haueranno uentiquat-</s>
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