Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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13
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care che apartiene allo Architetto hauere memoria ferma delle coſe, & la memoria ferma ſi fa
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per la lettione, perche le coſe ſtanno fermamente ne gli ſcritti: però biſogna, che lo Architetto
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lb
/>
habbia la prima arte, detta cognitione di lettere, cioè del parlare, & dello ſcriuere drittamente. </
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s.000345
">
<
lb
/>
Egli ſi ferma adunque la memoria con la lettione de'commentarij. </
s
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s.000346
">il nome iſteßo lo dimoſtra, per
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lb
/>
cioche Commentario è detto, come quello, che alla mente commetta le coſe, & è breue, & ſuc
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lb
/>
cinta narratione di coſe; la doue con la breuita ſouuiene alla memoria. </
s
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s
id
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s.000347
">Biſogna adunque leggere,
<
lb
/>
& le coſe lette, per la mente riuolgere; altrimenti male ne auuerrebbe dalla inuentione delle let
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lb
/>
tere (come dice
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P
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latone) percioche fidandoſi gli huomini ne gli ſcritti, ſi fanno pigri, & negli
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genti. </
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s.000348
">Vitr. hebbe cognitione di lettere Greche, & latine; usò i uocaboli Greci, & confeſſa
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lb
/>
hauere da Greci molte belle coſe ne i ſuoi commentarij traportate. </
s
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s
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s.000349
">In queſto modo io dichiaro ha
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lb
/>
uere cognitione di lettere: perche piu ſotto pare, che Vitr. coſi uoglia: eſponendo cognitione di
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lb
/>
lettere eſſer la Grammatica. </
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s
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="
s.000350
">Altri intendono l'arti ſcritte: ma io uedo, che l'arti ſcritle ſenza
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lb
/>
Grammatica, & letteratura non ſi hanno. </
s
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s
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="
s.000351
">Et forſe dal non intendere le lettere è nata la difficul
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/>
tà di intendere Vitr. & la ſcorrettione de i teſti.
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s.000352
"> Appreſſo habbia diſegno, accioche con di
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pinti eſſempi, ogni maniera d'opera, che egli faccia formi, & dipinga. </
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s.000353
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Tutte le Matematiche hanno ſottopoſte alcune arti, le quali, nate da quelle, ſi danno alla pra
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lb
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tica, & all'operare. </
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s.000354
">Sotto l'Aſtronomia è la nauigatione. </
s
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s
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="
s.000355
">Sotto la Muſica è quella pratica di
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/>
cantare, & di ſuonare diuerſi inſtrumenti, ſotto l'Arithmetica, è l'abaco, & l'algebra. </
s
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s
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s.000356
">Sotto
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lb
/>
la Geometria è la perticatione, & l'arte di miſurarei terreni. </
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s
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s.000357
">Sono anche altre arti nate da piu
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/>
di una delle predette, come è la pratica della proſpettiua. </
s
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s
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="
s.000358
">Vitr. uuole che non ſolamente habbia
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/>
mo quelle prime, & communi, che rendeno le ragioni delle coſe; ma anche le pratiche, & gli eſ
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lb
/>
ſercitij naſciuti da quelle. </
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s
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s.000359
">& però quanto al diſegno uuole che habbiamo facilità, & pratica, &
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lb
/>
la mano pronta a tirar dritte linee. </
s
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s
id
="
s.000360
">& uuole, che habbiamo la ragione di quelle: che altro non è
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/>
che certa, & ferma determinatione concetta nella mente eſpreſſa con linee, & anguli, approua
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lb
/>
ta dal uero. </
s
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s
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="
s.000361
">il cui ufficio è di preſcriuere a gli edificij luogo atto, numero certo, modo degno, & or
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lb
/>
dine grato. </
s
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s
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s.000362
">Queſta ragione non ua dietro alla materia, ma è la iſteſſa in ogni materia. </
s
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s
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s.000363
">perche
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lb
/>
la ragione del circolo, è la medeſima nel ferro, nel piombo, in cielo, m terra, & nell'Abiſſo. </
s
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s
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s.000364
">Fa
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/>
dunque biſogno hauere la peritia de i lineamenti, che Vitr. chiama
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Peritiam graphidos
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che
<
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/>
è peritia de i lineamenti, che ſerue a pittori, ſcultori, intagliatori, & ſimiglianti. </
s
>
<
s
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s.000365
">La quale in
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lb
/>
quel modo ſerue alle arti predette, che le Mathematiche ſerueno alla Filoſofia. </
s
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s
id
="
s.000366
">Queſta peritia
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lb
/>
contiene la dimenſione, & la terminatione delle coſe, cioè la grandezza, & i contorni. </
s
>
<
s
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="
s.000367
">la gran
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lb
/>
dezza s'ha per le ſquadre, & per le regole, che in piedi, & once diſtinte ſono. </
s
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<
s
id
="
s.000368
">Il contorno ſi pi
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lb
/>
glia con uno inſtrumento del Raggio, & del finitore compoſto, del quale ne tratta Leon Battiſta:
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lb
/>
& da quello ſi piglia de comparationi di tutte le membra alla grandezza di tutto il corpo; le diffe
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/>
renze, & le conuenienze di tutte le parti tra ſe ſteſſe, alle quali la pittura aggiugne i colori, &
<
lb
/>
le ombre. </
s
>
<
s
id
="
s.000369
">Biſogna adunque, che lo Architetto habbia diſegno. </
s
>
<
s
id
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s.000370
">Ilche ſi uede per le coſe dette
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lb
/>
nel quinto libro al ſeſto capo, della conformatione del Theatro. </
s
>
<
s
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="
s.000371
">Similmente all'ottauo del detto li
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lb
/>
bro, doue ſitratta della diſcrittione delle ſcene. </
s
>
<
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s.000372
">Et al quarto del ſeſto, & in molti luoghi, doue
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lb
/>
ſi puo uedere quanto neceſſaria ſia la pratica del diſegno, la qual pratica è preſa dalla Geometria,
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lb
/>
come quando biſogno è di pigliare una linea a piombo ſopra un'altra, formare gli angoli dritti,
<
lb
/>
partirgli, & miſurargli, & fare le figure di piu lati, trouar il centro di tre punti, parti
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lb
/>
re un piano, & ſimili altre coſe, che giouano à far le piante, & i rilieui, & miſurare i
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lb
/>
corpi regolari, & irregolari, le quali tutte coſe alla data apritura della ſeſta con ragione, &
<
lb
/>
con opera ſi poſſono dimoſtrare, & fare. </
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<
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s.000373
">Et però dice Vitruuio che
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, La Geometria gioua
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/>
molto allo Architetto, perche ella inſegna l'uſo della linea dritta & circolare, dal che poi
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lb
/>
ageuolmente ne i piani ſi fanno i diſegni de gli edificij, & le dritture delle ſquadre, dei
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lb
/>
liuelli, & de i lineamenti. </
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s.000374
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L'Arte del miſurare è detta Geometria; & benche il ſoggetto delle Mathematiche ſia la
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archimedes
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