Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

List of thumbnails

< >
161
161
162
162
163
163
164
164
165
165
166
166
167
167
168
168
169
169
170
170
< >
page |< < of 520 > >|
1tutta uia gli faceuano di legname, & a tempo, come ſi legge che M. Scauro Edile per un ſolo me
ſefece un Theatro di legno capace di ottant amila perſone; che haueua la ſcena alt a in tre ordini,
con trecento & ſeſſanta colonne di marmo, & quelle del primo ordine inferiore erano alte
trent'otto piedi.
La parte di ſotto della ſcena era di marmo, la di mezo di uetro, la di ſopra dorata,
& tra le colonne per adornamento ci erano da tre mila figure di metallo.
Queſto Theatro fu il
piu grande, che gia mai ſia ſtato fabricato.
per il che non potendo Curione, che per le eſſequie
del padre ne uolle far uno, aggiugnere a quella grandezza, ricorſe per aiuto alla induſtria, do­
ue fece due Theatri amendue ſopra perni in modo bilicati, & ſoſpeſi, che ſi poteuano facilmente
girare.
Sotto quelli Theatri erano le caſe, & i coperti doue ſtauano quelli, che con argane, &
ruotoli uolgeuano quelle gran machine de i Theatri.
Fu coſa marauiglioſa (come dice Plinio)
& quel populo, che era uincitor del mondo, applaudeua in un tanto ſuo pericolo: perche una tra
ue di quella machina, che ſi fuſſe rotta, tutta la fabrica poteua ruinare, & rinouellare la ſtrage
di Canne.
Queſti Theatri uoltauano le curuature una in contra l'altra, perche le uoci de reci­
tanti non ſi confondeſſero inſieme; poi ſi congiugneuano inſieme con le corna, & raggirati con
le genti ſopra faceuano uno amfitheatro, dapoi il mezo giorno per li giuochi de i gladiatori.

Conſiderando io, che Plinio uuole, che ciaſcuno di quelli Theatri ſi moueſſe ſopra un perno,
& che di due Theatri ſi faceua uno amfitheatro, & uedendo non meno audacia, che ingegno in
tanta fattura: communicando le difficultà, che io haueua con meſſer Franceſco Marcolini inge­
nioſo inueſtigatore di belle machine, hebbi di lui con mirabile ſolertia la inuentione di due punti,
ne i quali ſi poteuano porre i perni, & fare, che i Theatri nel uoltare non ſi toccaſſero l'uno, &
l'altro.
queſti punti per dirla breuemente erano gli eſtremi del diametro dell'orcheſtra. Vero è,
che in piu luoghi ſi doueuano ponere de i ruotoli di bronzo di buona groſſezzà, accioche i Thea­
tri fuſſero da quelli portati, & ſoſtentati, Il Cardano nel libro della ſottilità pone un'altro modo
di girare quelli Theatri, al quale io rimetto i lettori.
Venne poi uoglia a Pompeio di farne uno, che
haueſſe a durare piu lungamente, & però lo fece di pietra, & lo ornò magnificamente, et fu mol­
to celebre.
Oltra il quale ne fu uno in Leone di Marcello figliuolo di Ottauia ſorella di Auguſto,
capace di ottantamila perſone.
Et un'altro che Cornelio Balbo fece pure arichieſta di Auguſto,
che era diſideroſo di uedere la città molto adornata di fabriche, & edificij, come dice Vitr. nella
epiſtola: ma tornamo a Vitr
Sopra le fondamenta ſi deono leuar da terra i gradi di pietra, o di marmi. Le cinte ſe­
condo l'altezza del Theatro per la rata parte, nè piu alte di quello, che ſarà la larghezza
della cinta per doue ſi ua a torno.
Perche ſe ſaranno piu alte ſcacciaranno la uoce
alla parte di ſopra, nè laſciaranno, che le parole ſiano preſe intieramente, & ter­
minate con il loro ſignificato da quelli, che ſederanno ne i ſeggi, che ſono ſopra le cin­
te.
Et in ſomma coſi è neceſſario, che ci gouernamo, che tirando una linea dal piu baſſo,
al piu alto grado, tutte le eſtremità de i gradi, & tutti gli anguli ſiano toccati da quella,
& coſi la uoce non ſarà impedita.
Deueſi auuertire in queſto luogo molto bene quello, che dice Vitr. che parla della graduatione,
doue ſtanno a ſe dere gli ſpettatori.
& ſe bene io ho detto gradi, intendo però quello, che intende
& uuole Vitr. per quel nome che egli uſa, di gradatione, cioè tutta l'opera, & fabrica della ſa­
lita; & dico, che le precintioni, che io ho detto cinte, altro non ſono, che diuiſioni d'intorno i
gradi, per lo piano delle quali ſi caminaua a torno.
& uuole Vitr. che ſiano tanto alte, quanto
è la larghezza del piano per doue ſi camina.
queſti piani ſono detti da Vitr. itinera. & rende la
ragione, perche queſte precintioni deono eſſere coſi alte.
Se la cinta ſarà piu alta, che il ſuo piano largo, certo è che la uoce batterà in quella, perche
non potrà terminare per dritta linea alla parte di ſopra, eſſendo ribattuta, & rotta dall'altezza
della cinta.
& però Vitr. ci da un rimedio, il quale è, che ſi tiri una linea, cioè o corda, o ſaco­
ma, o filo di ferro, che dal baſſo cominci, & fin alla cima tocchitutti gli anguli de i gradi.
per-

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index