Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1tutta uia gli faceuano di legname, & a tempo, come ſi legge che M. Scauro Edile per un ſolo me
ſefece
un Theatro di legno capace di ottant amila perſone; che haueua la ſcena alt a in tre ordini,
con
trecento & ſeſſanta colonne di marmo, & quelle del primo ordine inferiore erano alte
trent
'otto piedi.
La parte di ſotto della ſcena era di marmo, la di mezo di uetro, la di ſopra dorata,
& tra le colonne per adornamento ci erano da tre mila figure di metallo.
Queſto Theatro fu il
piu
grande, che gia mai ſia ſtato fabricato.
per il che non potendo Curione, che per le eſſequie
del
padre ne uolle far uno, aggiugnere a quella grandezza, ricorſe per aiuto alla induſtria, do­
ue
fece due Theatri amendue ſopra perni in modo bilicati, & ſoſpeſi, che ſi poteuano facilmente
girare
.
Sotto quelli Theatri erano le caſe, & i coperti doue ſtauano quelli, che con argane, &
ruotoli
uolgeuano quelle gran machine de i Theatri.
Fu coſa marauiglioſa (come dice Plinio)
& quel populo, che era uincitor del mondo, applaudeua in un tanto ſuo pericolo: perche una tra
ue
di quella machina, che ſi fuſſe rotta, tutta la fabrica poteua ruinare, & rinouellare la ſtrage
di
Canne.
Queſti Theatri uoltauano le curuature una in contra l'altra, perche le uoci de reci­
tanti
non ſi confondeſſero inſieme; poi ſi congiugneuano inſieme con le corna, & raggirati con
le
genti ſopra faceuano uno amfitheatro, dapoi il mezo giorno per li giuochi de i gladiatori.

Conſiderando
io, che Plinio uuole, che ciaſcuno di quelli Theatri ſi moueſſe ſopra un perno,
& che di due Theatri ſi faceua uno amfitheatro, & uedendo non meno audacia, che ingegno in
tanta
fattura: communicando le difficultà, che io haueua con meſſer Franceſco Marcolini inge­
nioſo
inueſtigatore di belle machine, hebbi di lui con mirabile ſolertia la inuentione di due punti,
ne
i quali ſi poteuano porre i perni, & fare, che i Theatri nel uoltare non ſi toccaſſero l'uno, &
l
'altro.
queſti punti per dirla breuemente erano gli eſtremi del diametro dell'orcheſtra. Vero è,
che
in piu luoghi ſi doueuano ponere de i ruotoli di bronzo di buona groſſezzà, accioche i Thea­
tri
fuſſero da quelli portati, & ſoſtentati, Il Cardano nel libro della ſottilità pone un'altro modo
di
girare quelli Theatri, al quale io rimetto i lettori.
Venne poi uoglia a Pompeio di farne uno, che
haueſſe
a durare piu lungamente, & però lo fece di pietra, & lo ornò magnificamente, et fu mol­
to
celebre.
Oltra il quale ne fu uno in Leone di Marcello figliuolo di Ottauia ſorella di Auguſto,
capace
di ottantamila perſone.
Et un'altro che Cornelio Balbo fece pure arichieſta di Auguſto,
che
era diſideroſo di uedere la città molto adornata di fabriche, & edificij, come dice Vitr. nella
epiſtola
: ma tornamo a Vitr

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