Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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che ſi come la corda non ſarà impedita da uno grado piu alto dell'altro, coſi anche non
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ſarà impedita la uoce ma ſalirà egualmente dal baſſo fin alla cima, & ſarà inteſa col ſuo
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/>
no, anche la ſignificatione delle parole. </
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s.004380
">Vitruuio non ci dà regola qui dell'altezza de i
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/>
Theatri ſecondo la rata parte: però douemo auuertire, che i Theatri ſono ſtati fatti ranto al
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ti da alcuni, quanto era il piano di mezo, perche uiddero, che la uoce ſi perdeua ne i Theatri piu
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baſſi, & piu duramente ſi udiua ne i piu alti. </
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s.004381
">Ma queſto ſi potrà eſpedire, dal luogo, dal diſe
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/>
gno, & dalle regole, che ſi daranno. </
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s.004382
">Ecci un'altra regola, che riguarda alle perſone, che ui
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uanno, però dice.
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s.004383
">Biſogna diſponere molti, & ſpatioſi aditi, & fargli in modo, che quelli di ſopra non
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expan
abbr
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s'incō
">s'incom</
expan
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/>
trino con quelli di ſotto, ma da ogni parte drizzati, & continui ſenza pieghe, o riuolgimen
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/>
ti, accioche le perſone licentiate da gli ſpettacoli, non ſiano calcate, & oppreſſe, ma poſ
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/>
ſino uſcire da ogni parte ſenza impedimento. </
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s.004384
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Quella ragione, che è dell'uſcire, è anche dello entrare. </
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s.004385
">aſcendeua il populo per gradi coperti,
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& riuſciua ſopra i piani delle cinte gia dette. </
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s.004386
">erano di qua, & di la le ſcale, altre commode,
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/>
& aperte, altre piu dritte, & coperte, per quelle aſcendeuano i piu ripoſati, è maturi, per que
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/>
ſte i piu curioſi, & preſti in modo, che era prouiſto alla età, & allo appetito d'ognuno.
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s.004387
">Egli ſi deue diligentemente auuertire, che il luogo non ſia ſordo, ma che la uoce poſ
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/>
ſa liberamente chiara, & iſpedita uagare, & queſto ſi potra fare, ſe egli ſi eleggerà luogo,
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doue non ſia impedita la riſonanza. </
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s.004388
">La uoce è ſpirito, che corre, & percoſſa dello aere
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ſenſibile all'udito. </
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s.004389
">Queſta ſi muoue con infiniti giramenti, non altrimenti, che ſe nel
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/>
l'acqua ripoſata gettandoſi una pietra naſceſſero innumerabili cerchi dell'onda, creſcen
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/>
do a poco a poco dal centro, & allargandoſi, quanto piu poteſſero, ſe non fuſſero interrot
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/>
ti, dalla ſtrettezza del luo go, o da qualche offeſa, che non permetteſſe que giri dell'onde
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/>
terminare fin doue ſi poteſſero ſtendere. </
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La uoce è ſuono cauſato dalla percoſſa dello aere, che diuerſamente da natur ali ſtrumenti del
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/>
l'huomo è lo ſpirito fuori mandato. </
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s.004391
">Il mouimento dello aere, percoſſo dallo ſpirito, è circolare,
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come quello dell'acqua, doue ſia gettata una pietra, ma ſi troua differente in queſto, che i giri
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/>
fatti nell'acqua, poſſono eſſer nomin ati piu preſto circoli nel piano dell'acqua: & quelli dello ae
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re, perche per ogni uerſo ſi girano poſſono eſſer chiamati sfere: conuengono però con quelli dell'ac
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qua, perche ſe & queſti, & quelli non ſono impediti, il ſecondo naſce dal primo, il terzo dal ſe
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condo, il quarto dal terzo fin che tanto s'allargano, & aſſottigliano, che peruengono al fine,
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/>
& coſi uanno dal primo fino all'ultimo ſempre creſcendo, perche la parte percoſſa moue la proſſi
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ma, & ſi allarga, & queſto intende Vitr. quando dice.
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s.004392
">A dunque quando ſono rattenute da alcuno oſtaculo le prime, che ridondano turbano
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/>
le deſignationi delle ſeguenti. </
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s.004393
">con la iſteſſa ragione & giramento ſi moue la uoce; ma
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/>
nell'acquai giri ſi moueno in larghezza con piano eguale, & la uoce nello aere, & per lar
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/>
ghezza, & per altezza ſi ſpande, & aſcende a poco a poco. </
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s.004394
">Come adunque nell'acqua
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/>
con le deſignationi delle onde, coſi nella uoce, quando non ui è oſtacolo, nè la prima di
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/>
ſturba la ſeconda, nè le ſeguenti, ma tutte con la loro riſonanza peruengono alle orec
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/>
chie, ſi di quelli, che ſono a baſſo, come di quelli, che ſono in alto: però gli antichi Ar
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/>
chitetti ſeguitando i ueſtigi della natura, nel cercare la ragione della uoce, fecero i gradi
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/>
de i Theatri in modo, che ordinatamente aſcendeſſero, & cercarono per la regulare Ma
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/>
thematica, & Muſica ragione, che ogni uoce, che uſciua dalla ſcena, perueniſſe chiara, &
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/>
ſoaue alle orecchie de gli ſpettatori. </
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s.004395
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Se adunque la uoce per lo aere ſi moue circolarmente, chi dubita, che la forma ritonda, &
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/>
circolare non conuegna al Theatro? </
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s.004396
">perche quando il Theatro fuſſe di forme angulari, non per
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/>
uenirebbe la uoce egualmente alle orecchie, & alcuni udirebbono bene come piu uicini, alcuni
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/>
male come piu lontani. </
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s.004397
">Ecco adunque come lo Architetto deue eſſere & Muſico, & naturale.
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