Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1che ſi come la corda non ſarà impedita da uno grado piu alto dell'altro, coſi anche non
ſarà impedita la uoce ma ſalirà egualmente dal baſſo fin alla cima, & ſarà inteſa col ſuo­
no, anche la ſignificatione delle parole.
Vitruuio non ci dà regola qui dell'altezza de i
Theatri ſecondo la rata parte: però douemo auuertire, che i Theatri ſono ſtati fatti ranto al
ti da alcuni, quanto era il piano di mezo, perche uiddero, che la uoce ſi perdeua ne i Theatri piu
baſſi, & piu duramente ſi udiua ne i piu alti.
Ma queſto ſi potrà eſpedire, dal luogo, dal diſe­
gno, & dalle regole, che ſi daranno.
Ecci un'altra regola, che riguarda alle perſone, che ui
uanno, però dice.
Biſogna diſponere molti, & ſpatioſi aditi, & fargli in modo, che quelli di ſopra non s'incom
trino con quelli di ſotto, ma da ogni parte drizzati, & continui ſenza pieghe, o riuolgimen
ti, accioche le perſone licentiate da gli ſpettacoli, non ſiano calcate, & oppreſſe, ma poſ­
ſino uſcire da ogni parte ſenza impedimento.
Quella ragione, che è dell'uſcire, è anche dello entrare. aſcendeua il populo per gradi coperti,
& riuſciua ſopra i piani delle cinte gia dette.
erano di qua, & di la le ſcale, altre commode,
& aperte, altre piu dritte, & coperte, per quelle aſcendeuano i piu ripoſati, è maturi, per que­
ſte i piu curioſi, & preſti in modo, che era prouiſto alla età, & allo appetito d'ognuno.
Egli ſi deue diligentemente auuertire, che il luogo non ſia ſordo, ma che la uoce poſ­
ſa liberamente chiara, & iſpedita uagare, & queſto ſi potra fare, ſe egli ſi eleggerà luogo,
doue non ſia impedita la riſonanza.
La uoce è ſpirito, che corre, & percoſſa dello aere
ſenſibile all'udito.
Queſta ſi muoue con infiniti giramenti, non altrimenti, che ſe nel­
l'acqua ripoſata gettandoſi una pietra naſceſſero innumerabili cerchi dell'onda, creſcen­
do a poco a poco dal centro, & allargandoſi, quanto piu poteſſero, ſe non fuſſero interrot
ti, dalla ſtrettezza del luo go, o da qualche offeſa, che non permetteſſe que giri dell'onde
terminare fin doue ſi poteſſero ſtendere.
La uoce è ſuono cauſato dalla percoſſa dello aere, che diuerſamente da natur ali ſtrumenti del­
l'huomo è lo ſpirito fuori mandato.
Il mouimento dello aere, percoſſo dallo ſpirito, è circolare,
come quello dell'acqua, doue ſia gettata una pietra, ma ſi troua differente in queſto, che i giri
fatti nell'acqua, poſſono eſſer nomin ati piu preſto circoli nel piano dell'acqua: & quelli dello ae­
re, perche per ogni uerſo ſi girano poſſono eſſer chiamati sfere: conuengono però con quelli dell'ac
qua, perche ſe & queſti, & quelli non ſono impediti, il ſecondo naſce dal primo, il terzo dal ſe­
condo, il quarto dal terzo fin che tanto s'allargano, & aſſottigliano, che peruengono al fine,
& coſi uanno dal primo fino all'ultimo ſempre creſcendo, perche la parte percoſſa moue la proſſi
ma, & ſi allarga, & queſto intende Vitr. quando dice.
A dunque quando ſono rattenute da alcuno oſtaculo le prime, che ridondano turbano
le deſignationi delle ſeguenti.
con la iſteſſa ragione & giramento ſi moue la uoce; ma
nell'acquai giri ſi moueno in larghezza con piano eguale, & la uoce nello aere, & per lar­
ghezza, & per altezza ſi ſpande, & aſcende a poco a poco.
Come adunque nell'acqua
con le deſignationi delle onde, coſi nella uoce, quando non ui è oſtacolo, nè la prima di
ſturba la ſeconda, nè le ſeguenti, ma tutte con la loro riſonanza peruengono alle orec­
chie, ſi di quelli, che ſono a baſſo, come di quelli, che ſono in alto: però gli antichi Ar­
chitetti ſeguitando i ueſtigi della natura, nel cercare la ragione della uoce, fecero i gradi
de i Theatri in modo, che ordinatamente aſcendeſſero, & cercarono per la regulare Ma­
thematica, & Muſica ragione, che ogni uoce, che uſciua dalla ſcena, perueniſſe chiara, &
ſoaue alle orecchie de gli ſpettatori.
Se adunque la uoce per lo aere ſi moue circolarmente, chi dubita, che la forma ritonda, &
circolare non conuegna al Theatro?
perche quando il Theatro fuſſe di forme angulari, non per­
uenirebbe la uoce egualmente alle orecchie, & alcuni udirebbono bene come piu uicini, alcuni
male come piu lontani.
Ecco adunque come lo Architetto deue eſſere & Muſico, & naturale.

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