Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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Queſta diuiſione è fatta (come dice Ariſtoxeno) per ſeparar la uoce, che è atta ad entrare
nell
' Armonia, da quella, che non è atta.
La uoce adunque ſi moue in due modi: prima che pare
all
'orecchia (come è) continuata, che mai ſi fermi in alcun modo di terminatione.
queſta dal
lo
effetto ſuo ſi chiama ragioneuole, perche con quello mouimento di uoce ſiamo ſoliti di parlare,
& ragionare non alterando la uoce.
Dapoi ſi moue la uoce in modo, che pare diſtinta, & che ſi
parta
da uno grado d'altezza, & peruenga ad un'altro, & che ſi muti in diuerſe terminationi
di
ſuoni; onde da queſto effetto ſi chiama diſtinta; ma dall'uſo melodica, cioè uſata da chi canta,
o
recita uerſi.
perche quando noi cantamo, o recitamo uerſi, alzamo, & abbaſſamo diſtinta­
mente
la uoce fermandola, & ripigliandola ſi, che il ſenſo la conoſce diſtinta.
Benche Boetio uo
glia
, che nello recitar uerſi ſi uſi una uoce mezana, & mista tra la continua, & la diſtinta.
La
uoce
continua, & d'uno iſteſſo tenore non è ſottoposta alla conſideratione della Muſica, perche
doue
non è graue, & acuto non è conſonanza; ma ſi bene la diſtinta.
questa anchora ſarà at
ta
alle conſonanze, prima, che peruenga ad un certo luogo, ſi come adiuiene a molti corpi, i qua­
li
non ſono atti a cadere ſotto la ragione del peſo, ſe non hanno una certa quantità, & grandezza,
poſſono uenire ſotto la proſpettiua, ſe non hanno quel tanto, che è fine del non poter eſſer uedu
li
, & principio dello eſſer ueduti: perche la natura non comporta, che le minime differenze ſia­
no
a i ſenſi de gli huomini ſottopoſte.
Il ſuono adunque diſtinto, & ridotto ad una certa, & ſen­
ſibile
quantità, è principio dell'Armonia, come la unità è principio del numero; il punto della li
nea
; lo inſtante del tempo.
La natura ha circonſcritto la uoce di ciaſcuno in modo, che il pri­
mo
luogo di quella, è il piu baſſo, & il piu graue, che poſſa eſſer in alcuno.
ma perche facendo
ſempre
un ſuono, & in quello fermandoſi la uoce, non ne riuſcirebbe alcuna Armonia: però deono
le
uoci mutarſi, & ſalire, & piegarſi in diuerſe terminationi, accioche la piu baſſa con la piu al­
ta
con proportione riſponda.
La uia adunque della ſalita, anzi la ſalita ſi chiama ſpatio, & di­
ſtintione
, & interuallo.
ma la comparatione riſpetto a i termini, è diuerſa, però ſtando lo ſpa­
tio
, quando la uoce dal baſſo aſcende allo alto, dicemu, che ella ſi fa piu intenta, piu acuta, o
piu
alta: ma quando dallo alto ſi parte, & uiene al baſſo, dicemo, che la ſi rimette, & s'abbaſ­
a
, & che diu enta graue.
Et ſi come la natura ha dato il principio della uoce alla parte piu baſ-

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