Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  ſa, di cui la Muſica ſene ſerue, coſi ſalendo quaſi per gradi ſi troua il maggior grado, al quale poſſa
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                  la uoce naturalmente, & commodamente ſalire: non in modo, che quello, che la natura ha dato per
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                  piu alto ſi prenda dall'arte, ma in modo, che ſotto quello ſi truoui quel ſuono della uoce, che ſia
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                  il piu alto, & riſponder poſſa al primo in perfettiſſima conſonanza, di maniera, che ſe piu oltre
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                  ſi paſſaſſe con la uoce ſalendo, o ſi faceſſe ſtrepito, ouero ad altra conſonanza non ſi perueniſſe. </s>
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                  Ma perche non ſi peruiene dal primo all'ultimo, cioè, dal piu baſſo al piu alto ſuono ſenza mezi:
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                  però ſalendo la uoce dal primo, & piu baſſo luogo al ſommo, & piu alto, che regolar ſi poſſa, è
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                  neceſſario, che ella tocchi diuerſi gradi, & quelli ſiano con proportionati ſpatij diſtinti. </s>
                  <s id="s.004443">l'ordi­
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                  nanza della ſalita delle uoci dalla piu baſſa alla piu alta è detta da Greci ſiſtema, & da nostri Sca
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                  la: & perche praticandola, la riducono ſopra la mano, però la chiamano Mano, i Greci uoglio­
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                  no dire, ordinata compoſitione, i noſtri commoda & ben compoſta ſalita. </s>
                  <s id="s.004444">Quella ſalita ſi dà ad
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                  intendere con linee, & interualli, che chiamamo riga, è ſpatio. </s>
                  <s id="s.004445">La ſcala adunque è una com­
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                  poſitione di righe, & di ſpatij dritte & egualmente prodotti, nella quale ſi uedeno ſcritte le note
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                  d'ogni canto. </s>
                  <s id="s.004446">L'uſo delle rige, & de gli ſpatij è, accioche ſi conoſca diſtintamente la diſtanza
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                  della ſalita & della diſceſa delle note, le quali non ſono altro, che ſegni di mandar fuori la uoce,
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                  & del tempo, che ella ſi deue tenere. </s>
                  <s id="s.004447">Hauemo adunque fin hora, come deue eſſer quella uoce,
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                  che è atta alla melodia: Et Vitr. laſciando a drieto molte coſe, che dice Ariſtoxeno fra mezo,
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                  uiene alla diuiſione delle melodie. </s>
                  <s id="s.004448">& dice.
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                  <s id="s.004449">Le maniere de i canti ſono tre, l'una e detta da Greci armonia, l'altra chroma. </s>
                  <s id="s.004450">la terza
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                  diatonon. </s>
                  <s id="s.004451">Il canto armonico è concetto dall'arte, & per quella cagione il ſuo cantare ri
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                  tiene grauità, & autorità non poca. </s>
                  <s id="s.004452">Ma il chroma ornato di ſottile ſolertia, & frequenza
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                  de moduli porge piu ſoaue dilettatione. </s>
                  <s id="s.004453">Ma il Diatono per eſſer naturale è piu facile per
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                  la diſtanza de gli interualli. </s>
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                  Se io haueſſi a trattare della Muſica, io la ordinarei altramente; Ma io intendo di ſeguitare
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                  il modo propoſto da Vitr. </s>
                  <s id="s.004455">Maniera, o Genere è un certo compartimento de gli ſpatij nelle ſcale,
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                  & nelle ordinanze, che rappreſenta diuerſe Idee d'Armonia: & di queſti diremo partitamente
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                  qui ſotto, facendo chiaro, quello che pare a molti oſcuro, & diſſicile. </s>
                  <s id="s.004456">Treſono adunqae i gene
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                  ri della melodia. </s>
                  <s id="s.004457">Chromatico, Diatonico, Armonico. </s>
                  <s id="s.004458">Queſti prendeno i nomi loro dalla uici­
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                  nanza, ouero dalla lontananza de gli ſpatij, nelle ſcale, & ordinanze. </s>
                  <s id="s.004459">Armonico è quello, che
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                  nella ſua ordinanza, abonda di proſſimi, & piccioliſſimi interualli, & breuiſſime ſalite della
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                  uoce, & è coſi chiamato, quaſi adattato, & conſertato. </s>
                  <s id="s.004460">Diatonico è coſi detto, perche
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                  abonda di ſpatij distanti per tuoni, quaſi andante per tuoni. </s>
                  <s id="s.004461">& in quello la uoce mol­
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                  to ſi stende. </s>
                  <s id="s.004462">Chromatico è quello, che piu abonda di ſemituoni nel ſuo compartimento. </s>
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                  Chroma ſignifica colore: & perche queſto genere come colore ſi muta dalla prima in­
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                  tentione, però è coſi nominato. </s>
                  <s id="s.004464">Di queſti tre generi piu uicino alla natura è il Diato­
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                  nico, perche egli ſuccede quaſi da ſe ad ognuno, che canta ſenza ammaeſtramento. </s>
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                  Piu artificioſo è il chromatico, come quello, che ſi eſſercita ſolamente da gli ammae­
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                  ſtrati: Et però la maggior parte de i Muſici s'affatticaua in queſto genere: per­
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                  che ſempre uoleuano raddolcire, & ammollire gli animi. </s>
                  <s id="s.004466">Lo Armonico è piu effi—
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                  cace, & è ſolo de gli eccellenti nella Muſica, & è preſtantiſſimo tra ogni com
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                  ponimento. </s>
                  <s id="s.004467">& molti per la debolezza loro non lo ammetteno, perche egli non ſi
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                  puo coſi facilmente mettere in uſo. </s>
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                  & dimoſtra coſtumi, & habiti uirili. </s>
                  <s id="s.004469">Molle, & lamenteuole è il Chromati—
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                  co. </s>
                  <s id="s.004470">Quando adunque ſia, che noi uogliamo fare un'ordinanza, ouero una ſcala,
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                  che tanto è, quanto accordare uno ſtrumento, neceſſario è, che ſappiamo ſecondo
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                  quale de i tre generi lo uogliamo compartire; perche a materie dolci, & lagrimeuoli, ci
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                  uuole il Chromatico: & alle grandi, & heroiche il Diatonico, come altre ad altri generi, o ad
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                  altre meſcolanze di quelli; perche ognuno de i predetti generi a piu modi ſpeciali ſi puo partire; &
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