Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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244
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con ſoauit à fuſſe udita. </
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s
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s.004813
">Vitr. prima dice come ſi hanno a riſpondere in conſonanza l'uno, all'altro,
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lb
/>
poi come ſi hanno a porre, & che effetto facciano. </
s
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s
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s.004814
">Quanto adunque allo accordargli, dice che
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/>
biſogna fargli in modo, che quando ſono tocchi o dalla uoce, o da altra coſa, rendino fra ſe le
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lb
/>
dette conſonanze, diateſſaron, & diapente, con queſta conditione, che l'una, & l'altra ſiano or
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lb
/>
dinate alla diſdiapaſon; ma egli non dice il modo di proportionare que uaſi, ſi che rendino queſte
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lb
/>
conſonanze: però biſogna quiui porui del buono, & ſapere le proportioni de i corpi, cioe come
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lb
/>
uno corpo ſia riſpetto ad un' altro, o in doppia, o in ſeſquialtera, ouero in ſeſquiter za proportio
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lb
/>
ne. </
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s
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s.004815
">perche come ho detto piu uolte, quella proportione, che è tra ſpacio, e ſpacio, & tra corpo, e
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/>
corpo, è anche tra ſuono, & ſuono, quando ſia che quelli ſpacij, o que corpi poßino render ſuo
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lb
/>
no. </
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="
s.004816
">Queſta pratica dipende dal ſapere truouare tra due linee due altre di mezo proportionali,
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lb
/>
ilche come ſi faccia, ſi dimoſtra da noi diffuſamente nel nono libro. </
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s
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="
s.004817
">Proportionati, che ſaranno
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/>
que corpi de i uaſi; biſogna preparare il luogo doue hanno a ſtare. </
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s
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="
s.004818
">queſti luoghi ſono da Vitru.
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/>
celle nominati, & que uaſi deono eſſer dirame, perche è materia, che ha piu dello aere, & ri
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lb
/>
ſuona bene, & perche il ſuono ci uenghi piu chiaro biſogna, che non tocchino da alcuna parte
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lb
/>
o muro, o altro, che impediſca il ſuono, & che ſiano uacui, & che dalla ſommità del capo loro
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lb
/>
habbiano ſpacio, perche meglio u'entri la uoce, & ſiano riuolti in giu con le bocche loro, perche
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/>
la uoce ſottentri, dico riuolti ſi, che ſtiano come diſteſi. </
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s
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="
s.004819
">& perche quelli deono eſſere ſoſtentati
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/>
in qualche modo, non potendo ſtare in aere come la arca di Maumeth: però da quella parte, che
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/>
rig uarda i Theatri habbiano i cunei ſottopoſti, ſi che non ſiano ſoſpeſi come le campane, ma ſia
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/>
no ſopra cunei di ferro non meno alti dimezo piede, per dare ſpacio ſotto i uaſi, accioche non toc
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lb
/>
chino da alcuna parte. </
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="
s.004820
">& all'incontro di quelle celle dentro lequali deono ſtare que uaſi, ſiano la
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/>
ſciate le apriture a i letti de i gradi inferiori, lunghe due piedi, alte mezo. </
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s
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="
s.004821
">coſi credo io per dar
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/>
luogo alle bocche di que uaſi riuolte uerſo il Theatro. </
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s.004822
">& che que cunei ſiano uicini alla bocca,
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/>
per che non tocchino il corpo del uaſo.
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s.004823
">Ma in che luogo egli ſi habbia a diſegnar le celle, coſi è neceſſario di dichiarire. </
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s.004824
">Se
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/>
il Theatro non ſarà molto ampio, & grande, ſia diſegnata l'altezza di mezo per trauerſo,
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lb
/>
& in quella ſiano a uolti fatte tredici celle, diſtanti per li do dici ſpacij eguali, in modo, che
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/>
que ſuoni, che ſono ſtati deſcritti di ſopra, ſonando all'ultima delle eccellenti detta ne
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/>
te hyperboleon, ſiano poſti prima nelle celle, che ſono nelle eſtreme corna dall'una, &
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/>
l'altra parte. </
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Cioe partiſcaſi la parte di mezo dell'altezza a torno il Theatro in dodici ſpacij eguali con tre
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/>
dici celle, & quelle celle, che ſaranno ſopra le corna della cinta una per teſta, che Vitru. chiama
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/>
prime, haueranno i uaſi proportionati al piu alto ſuono, & piu acuta uoce, che ſia, detta nete hy
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lb
/>
perboleon, & tra loro ſaranno uniſoni, & di grandezza minore a tutti gli altri. </
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="
s.004826
">la cella di me
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/>
zo contenirà quel uaſo, che tenir à il luogo, & il ſuono della mezana i ſecondi uaſi preſſo a quel
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/>
li, che ſono ſu gli eſtremi, ſuoner anno, la diateſſaron alla ultima delle diſgiunte, & ſaranno tra
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lb
/>
ſe uniſoni. </
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s.004827
">& però dice Vitru.
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">
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s.004828
">I ſecondi da gli eſtremi ſuonino la diateſſaron all'ultima delle diſgiunte. </
s
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s
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s.004829
">I terzi uaſi di
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lb
/>
qua, & di la ſuonino la diateſſaron alla uicina alla mezana. </
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Ecco che Vitr. ua di Tetracordo in Tetracordo pigliando ſolamente gli estremi termini, cioè
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/>
quelli, che fanno la conſonanza, & laſciando i ſuoni di mezo ſuonano all'ultima delle congiunte. </
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s.004831
">
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/>
queſta è per un tuono diſtante alla di ſopra, detta par ameſe, o uicina alla mezana, per rinchiu
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lb
/>
dere l'ottocordo con l'ultima delle eccellenti, & è da ſapere, che i uaſi, che ſi danno a i ſuoni piu
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lb
/>
baßi, ſiano maggiori di corpo, & che uadino con proportione ſcemando.
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s.004832
">I quarti ſuonino la diateſſaron alla ultima delle congiunte. </
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<
s
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s.004833
">I quinti ſuonino la dia
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/>
teſſaron alla mezzana. </
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<
s
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s.004834
">I ſeſti ſuonino la quarta alla prima delle mezane, & nel mezo è un
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lb
/>
uaſo ſolo, che ſuona la diateſſaron alla prima delle prime. </
s
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s.004835
">Et coſi con queſto diſcorſo par
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/>
tendoſi la uoce dalla ſcena, come da uno centro raggirandoſi a torno, & toccando le con-</
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