Berga, Antonio, Discorso della grandezza della acqua e della terra, 1579

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1da, eſſendo che stando noi ſopra un monte mol­
to lontano dal mare, benche ſiano altri mon­
ti dimezzo, ſi uegga pero ilmare & non la ter­
ra piana.
Ne ſi puo negare che le neni lequali
ancora nella Etiopia ſi ritrouano ſopra i monti
della Luna & le altre ne i paeſi piu freddi non
ſiano piu eminenti & alte della terra come anco­
ra gli uapori acquei, i quali restano ſopra tut­
ta la faccia della terra contigui alla sfera dell'a­
ria.
Ne ci debbe incontrario adurre la ſuperficie
della terra ſcoperta, et altezza delle montagne,
poiche per la ſalute de gli animali ſia ſtato neceſ­
ſario alla prouidenza della natura di ritenere
con la uirtù & influenza del Cielo & delle stelle
l'acque nelle concauita della terra, accio col mo­
uimento uerſo l'aria non copriſſero tutta la terra.
con che reſta la ſentenza d' Aristotile più che ue­
ra, eſſere l'acqua maggiore della terra, o ſiano gli
elementi in qual modo ſiuoglia puri, ò uero impu­
ri, poiche in questa quiſtione non ſi habbia altra
conſideratione de gli elementi di quella, che ri­
chiede la natura loro, conueneuole alla generatio
ne di tutte le coſe & constitutione dell'uniuerſo.
Cap. 4.
Paßando adonque al quarto capo da noi pro­
posto, ſarà neceſſario di eſaminare in prima gli

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