Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1tenate le tauole ſermamente, & otturate le commiſſure a forza ſi manderanno i fondo, & ìui ſi
teniranno ferme, & immobili.
oltra di queſto lo ſpacio rinchiuſo tra li caſſoni, ſi uuotera con ruo­
te, & altre machine da leuar l'acque, delle quali Vitr. ne ragiona nel decimo libro, & ſi ſarà il
luogo piano egualmente, & netto.
& ſtando ſopra trauicelli, o palate, o zatte commodamente, or­
dinate queſte coſe meſcolate, & impaſtate nella foſſa, doue hauerai preparata la ſopra detta ma­
teria de cementi, & delle pietre, & di tutto quel corpo cauato dalla foſſa empirai tutto quello ſpa­
cio purgato, che è tra i caſſoni, & in queſto modo farà una preſa mirabile, & riuſcià l'opera
fatta nell'acqua, & queſto farai quando niuna forza di acqua t'impedirà.
ma quandolo impeto
del mare ti ſturbaſſe, odi quello che dice Vitr.
Ma ſe per lo corſo, & per la forza dello aperto mare, non ſi potranno tenere a fondo i
caſſoni giu mandati, allhora ſubito ſopra l'orlo, & gengiua del mate doue termina il ter­
reno, egli ſi deue fare un letto fermiſsimo, ilquale ſia piano meno della metà, ma il reſtan
te che è proſsimo al lito ſia pendte, et chino, dapoi uerſo l'acqua, & da i lati intorno al det
to letto ſi facciano i margini, & le ſponde a liuello di quel piano, & quello, che è laſciato
pendente oltra la metà ſia empito di arena tanto, che egli ſia pare al margine & al piano del
letto.
& ſopra quel piano ſia fabricato uno pilaſtro grande, & fatto, che egli ſia, accioche
ſi poſſa ſeccarlo, & far preſa biſogna laſciarlo per due meſi, dapoi ſia tagliato di ſotto
quel margine, che ſoſtenta l'arena, & coſi l'arena ſommerſa dall'acqua farà cadere quel
pilaſtro nel mare, & con queſta ragione richiedendo il biſogno ſi potrà andare inanzi fa­
bricando nell'acque.
Per fare un braccio ſul mare comincia a poco a poco da terra, & farai un ſcagno parte a li­
uello, parte che habbia caduta: & ſia la parte, che pende uerſo il lito.
allo ſcagno farai i ſuoi mar
gini ouero ſponde nella teſta uerſo il mare, & da i lati a liuello di quello, & la parte, che pende
empirai d'arena pareggiandola alla parte piana.
ſopra lo ſcagno farai uno groſſo pilaſtro della
detta materia, & lo laſciarai far preſa et ſeccare almeno per due meſi.
Taglierai poſcia il mar­
gine di ſotto, & ſubito uederai uſeire l'arena per la rottura, & mancare di ſotto al pilaſtro, il­
quale non potendo ſtare, di neceſſità caderà nell'acqua, & empira la prima parte proſſima al li­
to.
& coſi uolendo andar piu in fuori, andarai di mano in mano, & queſto ſi farà, non man­
cando la pozzolana, o ſimil coſa, che fa preſa nel mare.
Ma quando ti mancaſſe queſta ma­
teria dice Vitru.. Ma in quei luoghi doue non naſce la polue, con queſta ragione dei fabricare
poner ſi
deono la doue ha deliberato di fondare i caſſoni do ppij intauolati, & concatenati, & tra
l'uno, & l'altro ſia calcata la creta inſieme con i ſacconi fatti d'alica paluſtre, & poi che
coſi ſarà molto bene calcato, & ſodiſsimamente ripieno quel luogo di mezo tra il doppio
tauolato, allhora il luogo di mezo tra quel ſerraglio deue eſſer uuotato con ruote, con
timpani, & con altri ſtrumenti da cauar'acqua, & iui poi tra quella chiuſa ſiano cauate
le fondamenta.
& ſe iui ſarà il terreno buono ſiano cauate piu groſſe del muro, che ui an­
derà ſopra fino al uiuo, & empite di cementi, calce, & arena.
Ma ſe'l luogo ſarà molle, ſia
battuta la palificata di pali d'alno, di oliuo ſilueſtre, ouero di rouere bruſtolati, & em­
pito di carboni, ſecondo, che detto hauemo, nel fondare de i Theatri, & delle mura.
Indi
poi ſia tirata la cortina del muro di ſaſſo quadrato con lunghiſsima legatura, accioche ſpe
cialmente le pietre di mezo ſiano beniſsimo contenute.
& allhora quel luogo, che ſarà tra'l
muro, ſia riempito di roinazzo, ouero di muratura, perche a queſto modo egli ſtarà ſi for­
te, che ſi potrà fabricarui ſopra una torre.
A me pare, che Vitr. ſi laſcia intendere, & Leone nel decimo parla diffuſamente del modo di
fare le cataratte, gli argini, le palificate, i ſoſtegni, le roſte, le botte per tenere, chiudere, con­
durre, & diſtornar le acque, perche ſi poſſa fabricare, o ſi rimedi al danno, o ſi prouedi al commo­
do.
pero ci rimettemo alla diligenza ſua.

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