Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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banno i cittadini uerſo la patria, che per ornarla, & ampliarla non hanno ſparagnato ad alcuna
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fatica. </
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s.005262
">Perilche ſi uede l'ordine meraulglioſo delle coſe, che ad un mouer d'occhio ſi troua, & ſi
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caua tutti gli armeggi d'una galera, tutti gli instrumenti. </
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s.005263
">tutto lo apparato non ſolamente ſi
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uede al ſuo luogo con ordine mirabile, ma ſi puo preſtißimamente porre in opera, & oltra l'or
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/>
dinario, che per custodia del mare è ſempre fuori, l'apparecchio di cento, & piu galere con tanta
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/>
facilità, & felicità dirò coſi, ſi moue dal ſuo luogo, che non ſi puo credere. </
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s.005264
">Le taglie, le argane,
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/>
le ruote, i naſpi ſono coſi ingenioſamente fatti, poſti, & orditi, che non è peſo ſi grande, che non
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/>
ſi moua con gran prestezza. </
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s.005265
">Altre fiate non pareuano le coſe, ſe bene erano infinite, per che non
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/>
erano coſi bene ordinate et pronte; ma hora dal giudicio del Magnifico meſſer Nicolo Zeno il tut
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/>
to è ſtato ridotto in uno ordine ſi bello, & commodo, che non meno ci dà da mer auigliare il nume
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/>
ro, & la grandezza delle coſe, che l'ordine antedetto; coſa nata da uno amoreuole ſtudio, & in
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/>
duſtrioſo giudicio di quel gentilbuomo, col quale io era ſolito di andare molto ſpeſſo nell' Arſenale
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/>
a far proue di leuar peſi ſmiſurati con poca fatica. </
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s.005266
">Altra occaſione anchora di grandezza d'ope
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/>
ra, di ſpeſa, & d'ingegno ci porge la diuina prouidenza, & la natura delle coſe, la quale farebbe
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/>
sbigottire ogni gran cuore, che non portaſſe amore alla patria ſua. </
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s.005267
">& queſto è, che il tempo, che
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apporta ſeco ogni commodo, & ogni incommodo accordato con due elementi ci uorrebbe mouer
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guerra, & farci notabili ingiurie, dico il mare, & la terra, de i quali l'uno pare, che uoglia cede
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re, & l'altra occupare il luogo di queste lagume. </
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s.005268
">Queſta occaſione, che ci dà da penſare, & pa
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/>
re che ci dia trauaglio, è però da eſſer riceuuta, & preſa allegramente, & con grande animo,
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/>
& amore, perche donandociil Signor Dio un giocondißimo frutto della pace, ci uuole fare ricono
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/>
ſcere il beneficio riceuuto dalla prouidenza ſua del ſito, che egli ha dato a i primi fondatori di que
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ſta città. </
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s.005269
">& però con lo eſſercitare de gli ingegni, & de gli animi de i Senatori, in una grandiſ
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/>
ſima impreſa uuole, che'l mondo ueda la grandezza dello ſtato loro, la prudenza de gli huomini,
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/>
& l'amore di giouare alla patria. </
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s.005270
">doue ſarà opera di ſpeculatori della natura, & de i pratichi,
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/>
inueſtigare le cauſe della atterratione di queste lagune, come ſogliono fare i medici, che prima
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/>
conſiderano le cauſe delle infermità, & poi danno i rimedij opportuni: troueranno, che la terra
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uſai fiumi in queſta uſurpatione, che ella uuol fare, & da quelli ſi fa portare nelle acque ſalſe:
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/>
troueranno, che le acque ſalſe di loro natura rodeno, è conſumano le immonditie: troueranno,
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/>
che piu acqua, ſalſa, che entra in queſta laguna è meglio, perche uſcendo con maggiore empito
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/>
porta uia poco terreno: troueranno, che ſi deue leuare gli impedimenti alla natura, accioche el
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/>
la operi da ſe, & faccia quello, che non ſi puo fare con ingegno, forza, & ſpeſa alcuna. </
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s.005271
">però mo
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ueranno quelli terreni, che gia ſono alquanto induriti, & daranno facilità alle acque di portarli
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/>
uia, drizzeranno i canali, & i corſi delle acque, impediranno la meſcolanza delle dolci con le ſa
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/>
late, faranno de gli argini, & non laſcieranno molto ſpacio. </
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s
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s.005272
">oltra quelli arare, & mouere i terre
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/>
ni. </
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s.005273
">& finalmente condurranno quanto piu da lontano ſi puo i fiumi grandi, & piccioli, & queſte
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/>
coſe ſono molto bene conſiderate dai Senatori, che di gia ſi hanno a mettere all'impreſa. </
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s.005274
">& pre
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/>
parare machine, & inſtrumenti utili, & ingenioſi a tanta opera preſa, & deputare perſone in
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/>
telligenti, & diligenti, & che ſiano amoreuoli, & ſappiano ben ſpendere il dinaro, delquale ne
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/>
hanno fatto grande prouiſione per queſto effetto. </
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s.005275
">doue tra le parti dell' Architettura, la piu ne
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/>
ceſſaria al preſente biſogno è la diſtributione, con le parti ſue, dellaquale s' è detto nel primo lib.
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Il Fine del quinto libro.
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