Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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s.005382
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283
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045/01/297.jpg
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Cauedio detto compluuio ſono i cadimenti dell'acque. </
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s
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s.005383
">Ne i Corinthij con le iſteſſe ra
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lb
/>
gioni ſi pongono le traui, & i compluuij, ma ci è queſto di piu, che le traui ſi parteno da i
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/>
pareti, & ſi ſoprapongono alle colonne d'intorno. </
s
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s
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="
s.005384
">I Tetraſtili ſon quelli, che hauendo
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/>
ſotto le traui le colonne angulari le preſtano utilità, & fermezza, perche nè eſſe ſono con
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/>
ſtrette hauer gran peſo, nè ſono caricate dalle traui trapendenti. </
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s
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="
s.005385
">I Diſpluuiati ſon quelli,
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/>
ne i quali le pendenti traui, che ſoſtengono l'arca, ſcacciano l'acque cadenti. </
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="
s.005386
">Queſti ſono
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/>
di grandiſsima utilità alle ſtanze del uerno, perche i loro compluuij dritti, non togliono
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il lume a i Triclini. </
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s
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="
s.005387
">Ma hanno queſto incommodo ne gli acconciamenti, che d'intorno i
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/>
pareti le canne contengono i cadimenti dell'acque, lequali canne non coſi preſto riceuono
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/>
l'acque cadenti ne i canali, & coſi redondanti riſtagnano, & s'ingorgano, & guaſtano in
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/>
quelle maniere di fabriche le fineſtre. </
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="
s.005388
">Ma i Teſtugginati ſi fanno la doue non ſono gran
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/>
forze, & di ſopra ne i palchi ſi fanno ſpacioſi per le habitationi. </
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s.005389
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Hauendoei Vitr. eſpoſto quello, che douemo conſiderare prima, che mettiamo le mani a fabri
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/>
care le caſe priuate, sì per riſpetto delle parti del Cielo, & gli aſpetti del mondo, ſecondo i quali
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/>
douemo diſponere gli Edificij, sì per riſpetto delle miſure, & proportioni, alle quali douemo auuer
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/>
tire tanto nella libera, quanto nella neceſſitata diſpoſitione de gli edificij; comincia a darci i pre
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/>
cetti, & i compartimenti delle caſe priuate, hauendo conſideratione delle piu belle parti di eſſe, ac
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/>
commodandole alle qualità delle perſone, conſiderando le parti communi, & le propie, & non
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/>
laſciando coſa che degna ſia del ſuo auuertimento. </
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="
s.005390
">Cominciando adunque a trattar delle caſe,
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/>
egli principia da quelle parti, che prima uengono all' aſpetto noſtro, come ha fatto nel trattamen
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/>
to de i Tempi nel terzo libro. </
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s.005391
">Quello adunque, che prima ne uiene allo aſpetto, è il piouere de i
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colmi, o tetti, cioè quella parte di doue pioue; & quella doue pioue Impluuio, & Compluuio no
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minata; & è ragioneuole dichiarire queſta forma, sì perche ella è la prima, che ci uiene inanzi, sì
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perche hauendoci Vitr. dato i precetti della contignatione, & del legamento del tetto di dentro,
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& di ſotto (come s'ha ueduto nel quarto libro:) Egli ci uuole moſtrare di quanti aſpetti ſiano,
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/>
ſecondo diuerſe maniere i pioueri, & i colmi di fuori, & di ſopra. </
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="
s.005392
">Cauedia chiama egli queſti luo
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/>
ghi, perche ueramente ſono come caui delle caſe. </
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s.005393
">Aulas i Greci ſogliono nominare queſti luoghi
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/>
circondati da muri & ſcoperti nel mezo, noi Cortili, o Corti chiamamo, entrate, & cortili, quel
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/>
li, che ſono ſcoperti, entrate quelli, che ſono coperti. </
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s.005394
">Il cortile adunque è una parte delle prin
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cipali, nella quale (come dice l'Alberto) come in un Foro commune concorrono tutti gli altri
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membri minori, & come nella città il Foro, & le parti congiunte al Foro: ſono quelle, che prima
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ſi riguardano, coſi nella caſa, che è come una picciola città, ſi dà prima d'occhio al cortile, al
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quale ſi dà luogo ampio, & aperto, & pronto ad ogni coſa. </
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s
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="
s.005395
">I nomi de i Cauedi ſi pigliano, o dal
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/>
l'uſanza di diuerſe città, o dalla forma loro. </
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="
s.005396
">ſono detti ancho Atria, ma per un'altro riſpetto, per
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/>
che Cauedium è detto riſpetto a quella parte che è ſcoperta, & che pioue nel mezo, Atrium ri
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/>
ſpetto a quella parte che è coperta. </
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s
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="
s.005397
">Cinque ſono le maniere de i Cauedi; altre ſi pigliano dalla for
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/>
ma, altre dall'uſanza d'alcune città. </
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="
s.005398
">Prima è la Toſcana, che è la piu ſemplice delle altre, dal
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/>
laquale forſe ſono gli Atrij nominati, perche er ano in Toſcana i popoli Atrienſi, per ilche non
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/>
piace, che Atrium ſia detto dal color Atro, che procede dal fumo, come che in quelli ſi faceſſe
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/>
la cucina. </
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s.005399
">I Cauedi Toſcani erano quelli, ne i quali le traui, che paſſano per la larghezza dello
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/>
Atrio haueuano altritrauicelli pendenti tra quelli, & però interpenſiua ſi chiamano, & il loro
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lb
/>
pendere era in piouere, & haueuano i canali, che Colliquie detti ſono, i quali tracorreuano, &
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lb
/>
erano trapoſti in modo di piouere, & ueniuano da gli anguli de i pareti a gli anguli délle traui. </
s
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s.005400
">
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lb
/>
Erano quattro traui principali ſopra quali ſi poſauano alcuni altri trauicelli, che ſtauano in pio
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/>
uere, detti da Vitr. </
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="
s.005401
">Interpenſiui, perche trapendono, queſti ueniuano da gli angoli de i pareti a
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lb
/>
gli angoli delle traui minori. </
s
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s
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="
s.005402
">Erano con una delle loro teſte fermate ſopra que trauicelli, & con
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lb
/>
l'altra come appoggiate ne gli angoli de i pareti. </
s
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s
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="
s.005403
">eranui poi i lor morelli detti Aſſeri (de quali
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/>
hauemo detto nel quarto libro.) ſopra eſſi erano gl'Imbrici, & le Tauelle; & mandauano giu
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