Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1Cauedio detto compluuio ſono i cadimenti dell'acque. Ne i Corinthij con le iſteſſe ra­
gioni ſi pongono le traui, & i compluuij, ma ci è queſto di piu, che le traui ſi parteno da i
pareti, & ſi ſoprapongono alle colonne d'intorno.
I Tetraſtili ſon quelli, che hauendo
ſotto le traui le colonne angulari le preſtano utilità, & fermezza, perche nè eſſe ſono con­
ſtrette hauer gran peſo, nè ſono caricate dalle traui trapendenti.
I Diſpluuiati ſon quelli,
ne i quali le pendenti traui, che ſoſtengono l'arca, ſcacciano l'acque cadenti.
Queſti ſono
di grandiſsima utilità alle ſtanze del uerno, perche i loro compluuij dritti, non togliono
il lume a i Triclini.
Ma hanno queſto incommodo ne gli acconciamenti, che d'intorno i
pareti le canne contengono i cadimenti dell'acque, lequali canne non coſi preſto riceuono
l'acque cadenti ne i canali, & coſi redondanti riſtagnano, & s'ingorgano, & guaſtano in
quelle maniere di fabriche le fineſtre.
Ma i Teſtugginati ſi fanno la doue non ſono gran
forze, & di ſopra ne i palchi ſi fanno ſpacioſi per le habitationi.
Hauendoei Vitr. eſpoſto quello, che douemo conſiderare prima, che mettiamo le mani a fabri­
care le caſe priuate, sì per riſpetto delle parti del Cielo, & gli aſpetti del mondo, ſecondo i quali
douemo diſponere gli Edificij, sì per riſpetto delle miſure, & proportioni, alle quali douemo auuer
tire tanto nella libera, quanto nella neceſſitata diſpoſitione de gli edificij; comincia a darci i pre­
cetti, & i compartimenti delle caſe priuate, hauendo conſideratione delle piu belle parti di eſſe, ac
commodandole alle qualità delle perſone, conſiderando le parti communi, & le propie, & non
laſciando coſa che degna ſia del ſuo auuertimento.
Cominciando adunque a trattar delle caſe,
egli principia da quelle parti, che prima uengono all' aſpetto noſtro, come ha fatto nel trattamen
to de i Tempi nel terzo libro.
Quello adunque, che prima ne uiene allo aſpetto, è il piouere de i
colmi, o tetti, cioè quella parte di doue pioue; & quella doue pioue Impluuio, & Compluuio no­
minata; & è ragioneuole dichiarire queſta forma, sì perche ella è la prima, che ci uiene inanzi, sì
perche hauendoci Vitr. dato i precetti della contignatione, & del legamento del tetto di dentro,
& di ſotto (come s'ha ueduto nel quarto libro:) Egli ci uuole moſtrare di quanti aſpetti ſiano,
ſecondo diuerſe maniere i pioueri, & i colmi di fuori, & di ſopra.
Cauedia chiama egli queſti luo­
ghi, perche ueramente ſono come caui delle caſe.
Aulas i Greci ſogliono nominare queſti luoghi
circondati da muri & ſcoperti nel mezo, noi Cortili, o Corti chiamamo, entrate, & cortili, quel
li, che ſono ſcoperti, entrate quelli, che ſono coperti.
Il cortile adunque è una parte delle prin­
cipali, nella quale (come dice l'Alberto) come in un Foro commune concorrono tutti gli altri
membri minori, & come nella città il Foro, & le parti congiunte al Foro: ſono quelle, che prima
ſi riguardano, coſi nella caſa, che è come una picciola città, ſi dà prima d'occhio al cortile, al
quale ſi dà luogo ampio, & aperto, & pronto ad ogni coſa.
I nomi de i Cauedi ſi pigliano, o dal­
l'uſanza di diuerſe città, o dalla forma loro.
ſono detti ancho Atria, ma per un'altro riſpetto, per­
che Cauedium è detto riſpetto a quella parte che è ſcoperta, & che pioue nel mezo, Atrium ri­
ſpetto a quella parte che è coperta.
Cinque ſono le maniere de i Cauedi; altre ſi pigliano dalla for­
ma, altre dall'uſanza d'alcune città.
Prima è la Toſcana, che è la piu ſemplice delle altre, dal­
laquale forſe ſono gli Atrij nominati, perche er ano in Toſcana i popoli Atrienſi, per ilche non
piace, che Atrium ſia detto dal color Atro, che procede dal fumo, come che in quelli ſi faceſſe
la cucina.
I Cauedi Toſcani erano quelli, ne i quali le traui, che paſſano per la larghezza dello
Atrio haueuano altritrauicelli pendenti tra quelli, & però interpenſiua ſi chiamano, & il loro
pendere era in piouere, & haueuano i canali, che Colliquie detti ſono, i quali tracorreuano, &
erano trapoſti in modo di piouere, & ueniuano da gli anguli de i pareti a gli anguli délle traui.

Erano quattro traui principali ſopra quali ſi poſauano alcuni altri trauicelli, che ſtauano in pio­
uere, detti da Vitr.
Interpenſiui, perche trapendono, queſti ueniuano da gli angoli de i pareti a
gli angoli delle traui minori.
Erano con una delle loro teſte fermate ſopra que trauicelli, & con
l'altra come appoggiate ne gli angoli de i pareti.
eranui poi i lor morelli detti Aſſeri (de quali
hauemo detto nel quarto libro.) ſopra eſſi erano gl'Imbrici, & le Tauelle; & mandauano giu

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