Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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1
l'acqua allargo nel cortile. Ma che Vitr. intenda per queſto nome de Interpenſiui, i trauicelli ap­
poggiati
di ſopra, & non poſti di ſotto per ſoſtenimento delle traui, che trapaſſano per la larghez­
za
dello Atrio (come uogliono alcuni) egli ſi uede per le parole, che egli dice di ſotto parlando
de
i Cauedi Tetraſtili: dicendo, che le traui non ſono caricate da gli Interpenſiui.
Segno adun­
que
è che gl' Interpenſiui caricano, & ſtanno di ſopra: & ſe ſoſteneſſero, non ſi chiamerebbeno
Interpenſiui
.
Queſti Cauedi non haueuano portico a torno, & il loro piouere era ſemplicißimo,
& ueniua molto inanzi gettando l'acque molto lontane da i pareti.
La ſeconda maniera è det­
ta
Corinthia, & non è differente quanto al uenir in fuori delle traui, & del piouere dalla Toſca­
na
: Ma è ben differente, perche le traui, che uengono da i pareti dalla larghezza dell' Atrio ſo­
no
ſopra colonne, che uanno d'intorno al Cauedio.
Come dimoſtra la pianta, & la figura, O,
laqual
ancho ci ſerue al primo Cauedio, per la ſimiglianza che ha il Cauedio Corinthio con lo
Toſcano
; intendendo però che nel Toſcano non ci ſiano colonne.
La terza maniera è detta
Tetraſtilos
, cioè di quattro colonne, & è molto forte, ha molto carico, perche non ci ſono gli
Interpenſiui
.
Queſto Cortile non doueua eſſer molto grande, imperoche hauendo ſolo quattro co­
lonne
, & quelle ſopra le cantonate, ſe fuſſe ſtato molto lungo, o largo, gli ſpacij trale colonne ſa­
rebbeno
ſtati fuori di modo, & la opera non ſarebbe ſtata ferma (come dice Vitru.) La quarta
maniera
è detta Diſpluuiata, cioè quella, che ſta in due pioueri fatta di traui poſti come una ſeſta
aperta
in piedi, che Deliquiæ ſi chiamano.
Queſti hanno due cadimenti dell' acque, però che una
parte
pioue uerſo i cortili, l'altra dall' altra parte difuori: & qui ci naſce un difetto, perche l'ac­
qua
, che cade per li canali, non puo coſi preſto entrare nelle canne, che Fiſtule ſi chiamano, &
ſu
le bocche s'ingorgano, & ſoprabondando ſi ſparge, & uien giu per li pareti, & col tempo gua­
ſta
i ſottogrondali, & le fineſtre, & i legnami, che poi difficilmente s'acconciano; banno però que­
ſto
commodo, che non impediſceno i lumi alle ſtanze doue ſi mangia; & la ragione è perche il
loro
tetto non uiene troppo in fuori col piouere, ma pende dolcemente, & il lume non è impedito.

però
ancho ſe io uoleſſe dire che gli Atrij fuſſero detti dal color Atro, io direi, che il piouere, che
ſporta
molto in fuori, fa quegli ombroſi, & oſcuri.
ma forſe Atrium puo uenir dal Greco, & ſi­
gnificare
un luogo, che non ha uia che uolga.
La quinta maniera ſi chiama Teſtudinata fatta in
quattro
pioueri.
penſo io, che queſti fuſſero coperti, & che di ſopra haueſſero le ſale, & le ſtan­
ze
ſpacioſe, & i palchi ſoſtentati da belliſſimi colonnati, che dinanzi alle porte faceſſero moſtra
di
belle loggie, che per ueſtibuli ſeruiſſero, o che nell' entrate haueſſero colonne compartite a mo­
do
, che deſſero grandezza & bellezza.
puo ancho eſſer, che queſti cauedi fuſſero di caſe ordina­
rie
, & di perſone di mediocre conditione, nellequali non erano Atrij, ne colonnati; ſe forſe non
uogliamo
dire, che Atrij ſi chiamaſſero quelle entrate; ilche niuno uieta, che coſi egli non s'in­
tenda
.
Degli Atrij, alle Tablini. Cap. IIII.

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