Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1ſtra Vitr. nel ottauo Capo del preſente libro dicendo, che nella città gli Atrij eſſer deono appreſ­
ſo la porta.
che lo Atrio fuſſe coperto Vitr. ſimilmente l'ha dimoſtrato di ſopra parlando del Ca­
uedio, doue dice le traui, che ſono nella larghezza dello Atrio, & il reſto.
Le miſure, & ſimme­
tria de gli Atrij ſi fanno in tre modi, cioè gli Atrij ſono in tre proportioni, il primo è quando la
lunghezza dello Atrio è partita in cinque parti, & tre ſe ne danno alla larghezza.
Il ſecondo è
quando la lunghezza è diuiſa in tre parti, & due ſi danno alla larghezza.
La terza è quando
ſi dà alla lunghezza la diagonale del quadrato della larghezza.
La prima è in proportione ſopra­
bipartiente le terze, cioè d'un quadro & due terzi.
La ſeconda è in proportione ſeſquialtera,
cioè d'un quadro & mezo.
La terza è diagonale. Prima che io uegna alla dichiaratione, & al
compartimento di queſte parti, uoglio porre il ſecondo capo del Trenteſimoquinto libro di Plinio,
perche à me pare, che egli faccia al propoſito, si per l'uſo de gli Atrij, & de i Tablini, sì per l'an­
tichità memorabile, che in eſſo argutamente ſi racconta.
Per la pittura delle imagini molto
grandemente ſimiglianti di tempo in tempo ſi conſeruauano le figure, ilche del tuito è mancato.

Hora ſi pongono gli ſcudi di rame coperti d'argento, & con non inteſa differenza delle figure, ſi
cambiano le teſte delle ſtatue, diuulgati ancho i moti de i uerſi: coſi piu preſto uogliono, che la
materia ſia riguardata, che eßi eſſer conoſciuti; & tra queſte coſe con le uecchie tauole accon­
ciano gli armari, doue ſaluano le tauole, detti Pinacothece, & fanno honore alla effigie altrui, non
iſtimando l'honore ſe non nel precio, che lo herede le rompi, & il laccio del ladro le leui, & coſi
non uiuendo l'effigie d'alcuno, laſciano non le loro imagini, ma quelle della pecunia.
Gli iſteſſi
adornano le paleſtre de gli Athleti con imagini, & i luoghi loro doue ſi hanno ad ugnere, & per
li cubiculi portano le faccie dello Epicuro, & li portano ſeco a torno.
Nel loro Natale fan ſa­
crificio al uigeſimo della Luna, & ſeruano le feſte ogni meſe, che Icade ſono dette.
Et ſpecialmen
te quelli, che ancho in uita non uogliono eſſer conoſciuti.
Et coſi è uer amente, che la pigritia ha
rouinato l'arti.
Et perche non ci ſono le imagini de gli animi, ancho quelle de i corpi ſono ſprez­
zate.
Altramente appreſſo i maggiori erano quelle ne gli Atrij, perche guardati fuſſero non i
ſegni de gli artefici foreſtieri, non i metalli, non i marmi, ma i uolti eſpreſſi nella cera per cia­
ſcun armario eran diſpoſti, accioche iui fuſſero le imagini, che nelle eſſequie accompagnaſſero i
funerali delle caſate, & ſempre che uno era morto, ſi trouaua preſente per ordine tutta la mol­
titudine, che era ſtata di quella famiglia, & gli ordini, & gradi con liſte di rame erano trapoſte
alle imagini dipinte.
Erano ancho tra le porte, & ſogli delle porte le imagini de i grandiſſimi am­
mi, & attaccate le ſpoglie de i nemici, lequali nè da chi compraua la caſa era lecito, che rotte
fuſſero, & mutati i patroni reſtauano gli ornamenti delle caſe, & queſto era un grande ſtimolo,
che le caſe, & i tetti ogni giorno rinfacciauano, che un dapoco patrone entraſſe nel trionfo d'al­
tri.
Ecco che da queſto luogo ſi puo hauer il ſentimento di Vitr. & come nello Atrio era il Ta­
blino, le imagini, & le statue.
Similmente Ouidio nella ottaua Elegia del primo de gli Amori di­
ce.
Nec te dicipiant ueteris quinque Atria ceræ; Volendo dimoſtrare una grande, & antica no­
biltà, a cui non baſtaſſero cinque Atrij per porre le imagini di cera de i maggiori.
L'uſo adunque
di queſti Atrij, & delle parti loro come Ale & Tablini, è di gia manifeſto per le parole di queſti
buoni autori.
Per procedere adunque ordinatamente nel diſegno de gli Atrij, & nel comparti­
mento delle caſe, accioche egli s'intenda queſta materia riputata (come inuero è) da tutti diffi­
cillima: Io dico, che biſogna prima uenire alla pianta, & con linee diſegnare l'Atrio in lunghez
za, & larghezza ſecondo una di quelle proportioni, che ha poſto Vitr. o di un quadro & mezo,
o diagonale, o d'un quadro & due terzi; & qui noi l'hauemo fatto d'un quadro & mezo incluſo
nelle lettere A B C D.
Venimo poi al diſegno delle Ale, che ſono dalla deſtra, & dalla ſini­
ſtra ſolamente, & ſono portichi, & colonnati: & perche dipendono dalla proportione della lun­
ghezza dell' Atrio, accioche con eſſo ſiano proportionate, è neceſſario ſapere di quanti piedi ſia
la lunghezza dello Atrio.
Qui adunque fatto hauemo l'Atrio lungo 80 piedi, la doue caderà ſotto
la regola, che dice Vitr. che ſe lo Atrio ſarà lungo da 80 in 100 piedi, tutta la ſua lunghezza ſi

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