Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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289
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ſtra Vitr. nel ottauo Capo del preſente libro dicendo, che nella città gli Atrij eſſer deono appreſ
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/>
ſo la porta. </
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s
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s.005426
">che lo Atrio fuſſe coperto Vitr. ſimilmente l'ha dimoſtrato di ſopra parlando del Ca
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lb
/>
uedio, doue dice le traui, che ſono nella larghezza dello Atrio, & il reſto. </
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s.005427
">Le miſure, & ſimme
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lb
/>
tria de gli Atrij ſi fanno in tre modi, cioè gli Atrij ſono in tre proportioni, il primo è quando la
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/>
lunghezza dello Atrio è partita in cinque parti, & tre ſe ne danno alla larghezza. </
s
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="
s.005428
">Il ſecondo è
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/>
quando la lunghezza è diuiſa in tre parti, & due ſi danno alla larghezza. </
s
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="
s.005429
">La terza è quando
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/>
ſi dà alla lunghezza la diagonale del quadrato della larghezza. </
s
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s
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="
s.005430
">La prima è in proportione ſopra
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/>
bipartiente le terze, cioè d'un quadro & due terzi. </
s
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s
id
="
s.005431
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/>
cioè d'un quadro & mezo. </
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s
id
="
s.005432
">La terza è diagonale. </
s
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s
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="
s.005433
">Prima che io uegna alla dichiaratione, & al
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/>
compartimento di queſte parti, uoglio porre il ſecondo capo del Trenteſimoquinto libro di Plinio,
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/>
perche à me pare, che egli faccia al propoſito, si per l'uſo de gli Atrij, & de i Tablini, sì per l'an
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/>
tichità memorabile, che in eſſo argutamente ſi racconta. </
s
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s
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="
s.005434
">Per la pittura delle imagini molto
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/>
grandemente ſimiglianti di tempo in tempo ſi conſeruauano le figure, ilche del tuito è mancato. </
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s.005435
">
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/>
Hora ſi pongono gli ſcudi di rame coperti d'argento, & con non inteſa differenza delle figure, ſi
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/>
cambiano le teſte delle ſtatue, diuulgati ancho i moti de i uerſi: coſi piu preſto uogliono, che la
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/>
materia ſia riguardata, che eßi eſſer conoſciuti; & tra queſte coſe con le uecchie tauole accon
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/>
ciano gli armari, doue ſaluano le tauole, detti Pinacothece, & fanno honore alla effigie altrui,
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expan
abbr
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nō
">non</
expan
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/>
iſtimando l'honore ſe non nel precio, che lo herede le rompi, & il laccio del ladro le leui, & coſi
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non uiuendo l'effigie d'alcuno, laſciano non le loro imagini, ma quelle della pecunia. </
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s.005436
">Gli iſteſſi
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/>
adornano le paleſtre de gli Athleti con imagini, & i luoghi loro doue ſi hanno ad ugnere, & per
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/>
li cubiculi portano le faccie dello Epicuro, & li portano ſeco a torno. </
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s
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="
s.005437
">Nel loro Natale fan ſa
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/>
crificio al uigeſimo della Luna, & ſeruano le feſte ogni meſe, che Icade ſono dette. </
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s.005438
">Et ſpecialmen
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/>
te quelli, che ancho in uita non uogliono eſſer conoſciuti. </
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s.005439
">Et coſi è uer amente, che la pigritia ha
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/>
rouinato l'arti. </
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s
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="
s.005440
">Et perche non ci ſono le imagini de gli animi, ancho quelle de i corpi ſono ſprez
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zate. </
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s
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="
s.005441
">Altramente appreſſo i maggiori erano quelle ne gli Atrij, perche guardati fuſſero non i
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ſegni de gli artefici foreſtieri, non i metalli, non i marmi, ma i uolti eſpreſſi nella cera per cia
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/>
ſcun armario eran diſpoſti, accioche iui fuſſero le imagini, che nelle eſſequie accompagnaſſero i
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lb
/>
funerali delle caſate, & ſempre che uno era morto, ſi trouaua preſente per ordine tutta la mol
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/>
titudine, che era ſtata di quella famiglia, & gli ordini, & gradi con liſte di rame erano trapoſte
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alle imagini dipinte. </
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="
s.005442
">Erano ancho tra le porte, & ſogli delle porte le imagini de i grandiſſimi am
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/>
mi, & attaccate le ſpoglie de i nemici, lequali nè da chi compraua la caſa era lecito, che rotte
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/>
fuſſero, & mutati i patroni reſtauano gli ornamenti delle caſe, & queſto era un grande ſtimolo,
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/>
che le caſe, & i tetti ogni giorno rinfacciauano, che un dapoco patrone entraſſe nel trionfo d'al
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lb
/>
tri. </
s
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s
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="
s.005443
">Ecco che da queſto luogo ſi puo hauer il ſentimento di Vitr. & come nello Atrio era il Ta
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lb
/>
blino, le imagini, & le statue. </
s
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<
s
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="
s.005444
">Similmente Ouidio nella ottaua Elegia del primo de gli Amori di
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/>
ce. </
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s
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="
s.005445
">Nec te dicipiant ueteris quinque Atria ceræ; Volendo dimoſtrare una grande, & antica no
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lb
/>
biltà, a cui non baſtaſſero cinque Atrij per porre le imagini di cera de i maggiori. </
s
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<
s
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="
s.005446
">L'uſo adunque
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/>
di queſti Atrij, & delle parti loro come Ale & Tablini, è di gia manifeſto per le parole di queſti
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/>
buoni autori. </
s
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s
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="
s.005447
">Per procedere adunque ordinatamente nel diſegno de gli Atrij, & nel comparti
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lb
/>
mento delle caſe, accioche egli s'intenda queſta materia riputata (come inuero è) da tutti diffi
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lb
/>
cillima: Io dico, che biſogna prima uenire alla pianta, & con linee diſegnare l'Atrio in lunghez
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lb
/>
za, & larghezza ſecondo una di quelle proportioni, che ha poſto Vitr. o di un quadro & mezo,
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lb
/>
o diagonale, o d'un quadro & due terzi; & qui noi l'hauemo fatto d'un quadro & mezo incluſo
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lb
/>
nelle lettere A B C D. </
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="
s.005448
">Venimo poi al diſegno delle Ale, che ſono dalla deſtra, & dalla ſini
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lb
/>
ſtra ſolamente, & ſono portichi, & colonnati: & perche dipendono dalla proportione della lun
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/>
ghezza dell' Atrio, accioche con eſſo ſiano proportionate, è neceſſario ſapere di quanti piedi ſia
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lb
/>
la lunghezza dello Atrio. </
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s
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="
s.005449
">Qui adunque fatto hauemo l'Atrio lungo 80 piedi, la doue caderà ſotto
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lb
/>
la regola, che dice Vitr. che ſe lo Atrio ſarà lungo da 80 in 100 piedi, tutta la ſua lunghezza ſi
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archimedes
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