Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Page concordance

< >
< >
page |< < of 520 > >|
1to, ma, che biſogna imparare, & conoſcere, & reggerſi con ragione, dalla quale chiunque fi­
dandoſi dello ingegno ſuo, ſi parte, non conoſce mai il bello delle coſe, anzi ſtima il brutto bello,
i cattiuo buono, & il mal fatto ordinato, & regolato.
Voglio ancho eſortare gli Architetti,
& Proti, che non uoglino applaudere, & aſſentire a padroni; Anzi, che gli dichino il uero,
& gli conſiglio bene, & amoreuolmente, & che penſino bene prima, che gli facciano ſpcndere i
dinari, come altroue s'è detto, perche coſi facendo, ueramente meriteranno laude, & nome
conueniente alla loro profeſſione.
Della fermezza & delle fondamenta delle fabri­
che.
Cap. XI.
LE fabriche, che ſono a piè piano, ſe ſaranno fatte al modo eſpoſto da noi ne
gli antedetti libri, quando ragionato hauemo delle mura della città, & del
Theatro, ſenza dubbio dureranno eternamente: ma ſe uorremo ſotterra, &
in uolti fabricare, douemo fare le fondamenta di quelle fabriche piu groſſe
di quello, che è ſopra terra, & i pareti di quelli edificij, che ui ſtan ſopra, i pilaſtri, & le
colonne ſiano collocate al mezo a piombo di quelle di ſotto, perche ripoſino ſul uiuo, &
riſpondino al ſodo; perche ſei carichi de i pareti, & delle colonne ſaranno poſti in pen­
dente, non potranno hauer continua fermezza.
Egli ſi troua tra le ruine de gli antichi edificij molti luoghi ſotterranei fatti a uolti con mara­
uiglioſo lauoro, & di ineſtimabile grandezza, pero ſi puo deſiderare di ſapere il modo di fonda
re que luoghi, & di uoltarli, & di farli in modo, che ſoſtentino i carichi grandi delle fabriche
grandi, che gli ſtanno ſopra.
Pero Vitr. accioche anche in queſta parte noi non deſideriamo al­
cuna coſa, tratta delle fondationi delle fabriche.
& perche ha trattato nel primo, & nel ter­
zo, & nel quinto libro del fondare in que luoghi, doue le fabriche uanno a piè piano, egli ſi paſ­
ſa leggiermente in queſto luogo la ragione di que fondamenti, riportandoſi a gli allegati luoghi.

Hora piu copioſamente egli c'inſegna il modo di fondare per le fabriche ſotterra, & ci dà molti
precetti.
l'uno è che le fondamenta di queſti edifici eſſer deono piu groſſe di quel, che ſono le fabri
che di ſopra; l'altro che non douemo ſopraporre nè pilaſtro, nè colonna, che non cada a piombo
ſopra muri, pilaſtri, o colonne di ſotto, sì perche egli è errore a non fare, che le coſe di ſopra naſ
chino dal diſotto, sì perche porta pericolo di preſta ruina, quando un muro di ſopra attrauerſa una
ſtanza, & non habbia il piede di ſotto, che naſca dal piano.
Di queſti errori & danni molti ne
ſono nella città noſtra, nella quale a me pare che gli huomini per hora deono piu preſto eſſer au­
uertiti, che non incorrino ne gli errori, che ammaeſtrati, che facciano belli, & ragioneuoli edi
fici: benche eſſer non puo, che non fabrichino ſenza errore, quando non fabricheranno com ragio
ne.
ma ſeguitiamo gli altri precetti di Vitr. il qual dice, che ſe uorremo aßicurarci, la doue ſono
ſogli, limitari, & che da i lati habbiano erte, pilaſtri, & ſimil coſe, biſognerà, che ui ſottome
tiamo alcuni rilaſci, ſopra iquali da i capi ſi poſano i limitari, et lo ſpacio di ſotto i limitari è uoto,
& non tocca da alcuna parte, cioè il limitare non poſa ſopra alcuna coſa, perche ſi ſpezzerebbe,
& percio dice che abbracciano tutto lo ſpacio.
Oltra di queſto ſe tra i ſogliari lungo i pilaſtri, e le ante ſaranno ſottopoſti i rilaſci, che
poſtes detti ſono, non haueranno difetto: perche i limitari, & le traui eſſendo dalle fabri­
che caricate nel mezo ſpaccate rompeno ſotto le piane le ſtrutture, o congiunture.
Ma
quando ci ſaranno ſottopoſti, & come cunei ſoggetti i rilaſci, non laſcieranno le traui ſo­
praſedendo a quelli, offenderla.
Deueſi anche procurare, che gli archi leuino i peſi con
le diuiſioni de i cunei, di legamenti, che riſpondino al centro, perche quando gli archi ſa-

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index