Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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gli antichi alcune croſte fatte di arena, & di
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/>
calce, & minute teſtole, nellequali ui andaua
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la quarta parte di Teuertino piſto: uſauano an
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che alcuni quadrelli groſſi un dito, larghi due,
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lunghi altrettanto, che ſtauano in taglio, aſſi
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migliando le ſpiche. </
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id
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s.005856
">queſte polite figure, & lu
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ſire erano ſi, che non ſi uedeuano le commiſſu
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/>
re, nè una minima pietra, che uſciſſe de i termi
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/>
ni: però erano mirabilmente piane, & diſteſe,
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/>
& ſpecialmente uaghe. </
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s.005857
">coſi eſpongono gli altri:
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/>
ma io dico che uanno altramente. </
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s.005858
">queſie erano
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nel pauimento poſte, accioche l'acqua, & l'hu
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midità non paſſaſſe alla trauatura, erano piane,
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& ſopra queſte era una mirabil croſta di mar
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mo peſto d'arena, & di calce, che Vitr. chiama Lorica aſſai ben groſſa, laquale copriua quel la
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/>
uoro fatto a ſpiche, come ſi uede nelle ruine antiche, & quel lauoro a ſpiche non è come pone il
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Filandro, ma come è per la proſſima figura dimoſtrato, ſecondo l'eſſempio tolto dallo antico, &
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erano della grandezza di queſto quadro che contiene la figura, & groſſe un'oncia: & queſte coſe
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ſi uſauano al coperto. </
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s.005859
">Maſotto l'aere ui biſognaua altra manifattura, eſſendoui maggior pe
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/>
ricolo per li ghiacci, per la humidità, & per l'ardore: però biſogna fare due mani di tauolati
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uno attrauerſo dell'altro, che ſiano ben inchiodati inſieme, dipoi col terrazzo nuouo biſogna me
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/>
ſcolar due parti di teſtola piſta, & due parti di calce a cinque riſpondino nella meſcolanza, che ſi
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fa col detto terrazzo. </
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s.005860
">Fatto il letto di ſotto indur ui biſogna la ſeconda croſta alta un piede, ſo
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pra laquale ui ua l'anima, ſopra l'anima il pauimento come è ſtato detto, che nel mezo ſia gonfio,
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& colmo ſi, che in dieci piedi habbia due dita di colmo: ilqual pauimento ſia fatto, di quadri groſ
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/>
ſi due dita, con queſta manifattura noi potemo aſſicurarci dal danno delle pioggie, & de i ghiacci. </
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">
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Ma per le politure, & ſpianamenti egli ſi piglia un pezzo di piombo, o di ſelice, di molto peſo
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ſpianato, & quello con funi tirato ſu, & giu, di qua, & di la ſopra il pauimento ſpargendoui ſem
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pre della arena aſpera, & dell'acqua iſpiana il tutto: & ſe gli anguli, & le linee del ſelicato non
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/>
ſono conformi, queſto non ſi puo far commodamente: & ſe'l pauimento, è con oglio di lino frega
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to rende un luſtro, come ſe fuſſe di uetro. </
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s.005862
">Similmente ſarà buono ſpargerui della Amurca, o
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/>
gettarui piu uolte ſopra dell'acqua, nellaquale ſia ſtata eſtinta la calce: & ſe uuoi acconciare un
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/>
terrazzo rotto prendi una parte di tegole piſte, & due di bolo armeno, & incorpora con raſa
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/>
preſſo al fuoco, & ſcaldato che harai il terrazzo, gettaui ſopra queſta materia, & poi con un
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/>
ferro caldo ſtendila gentilmente. </
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s.005863
">Et coſi farai ancho ſe col marmo poluerizato meſcolerai cal
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/>
cina bianca cruda in acqua bogliente, & laſciata ſeccare. </
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="
s.005864
">Fatto queſto tre, o quattro fiate impa
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/>
ſterai con latte, & con quel colore, che ti piacerà di dare. </
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="
s.005865
">& ſe uoleſſi far parere l'opera di mu
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/>
ſaico, poni la detta materia nelle forme, dandoli quel color che ti piace, ma poi dalli l'oglio cal
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/>
do, ouero impaſta con colla di cacio il marmo tamigiato, pur che la colla ſia ſtemprata con chia
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/>
ra d'uuoua ben battuta, poi ui metti la calce, & impaſta.
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Di macer ar la calce per biancheggiare, & coprirei
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/>
pareti. </
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s.005867
">Cap. II.
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s.005868
">Qvando dal penſiero di far i pauimenti ci ſaremo partiti, allhora biſogna dichia
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/>
rire il modo di biancheggiare, & polire le opere; & queſto è per ſucceder be
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/>
ne, quando molto tempo inanzi il biſogno i pezzi di buoniſsima calce, & le
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/>
ſcheggie ſaranno nell'acqua mollificate, & macerate, accioche ſe alcuna ſcheg </
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