Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567
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1ueder a un tratto le pitture, & miſurarle, che leggere molte carte, che io potesſifare: Eſorto be­
ne ogn'uno, che ſia ſtudioſo dell'antichità, & imitator de i buoni, & che ſi sforzi render ragione di
quello, che egli fa, eſſercitandoſi nelle arti liberali & ſpecialmente nelle quattro diſcipline, che ſo­
no quattro porte principali di tutti gli edifici, ſtrumenti, muentioni, che ſono ſtati, ſono, & che ſa­
ranno; & chi anche uuole hauere qualche ammaeſtramento delle ſopradette coſe, legga nel nono
libro di Leonbatiſta, & oſſerui i precetti ſuoi?
In che modo s'apparecchi il marmo per gli copri­
menti.
Cap. VI.
Non di una ſteſſa maniera in ogni paeſe ſi genera il marmo, ma in alcuni luoghi
naſcono le glebe come di ſale, che hanno le miche lucide, & riſplendenti, le
quali piſte, & ammollite danno grande utilità nelle coperte, & nelle cornici:
ma in quei luoghi, ne i quai non ſi trouano tai coſe; piſtanſi con i piſtelli di
ferro, & ſi criuellano i cementi di marmo, o uero le ſcaglie, che cadeno dalle pietre taglia
te da i marmorari, & queſte, cernite ſi parteno in tre maniere, & quella parte, che ſarà piu
grande, (come ſi è detto di ſopra) con la calce ſi dia con l'arenato, dapoi la ſeguente, &
la terza, che ſarà piu ſottile.
date queſte coſe, & con diligenza pareggiate, & liſciate, hab­
biaſi ragione a dare i colori in guiſa, che mandino fuori lucenti raggi, & ſplendori, de i qua
li queſta ſarà la prima differenza, & apparato.
De i colori, & prima dell'Ochrea. Cap. VII.
DE i colori alcuni ſono, che da lor ſteſsi naſcono in certi luoghi, & indi ſi caua
no, altri da altre coſe inſieme poſte, & meſcolate, o temperate ſi compongo
no, accioche dieno nelle opere utilità allo iſteſſo modo.
Ma eſponeremo
quelli, che da ſe naſcenti ſi cauano, come è l'Ochrea.
Queſta in molti luo­
ghi, come anche in Italia, ſi troua, Ma l'Attica è ottima, & queſta non ſi ha al tempo
noſtro, perche in A thene le minere, doue ſi caua l'argento, quando haueuano le fami­
glie; allhora ſi cauaua ſotterra per trouare lo argento: quando iui ſi trouaua la uena la ſe­
guitauano come fuſſe ſtata d'Argento.
Et però gli antichi alle politezze dell'opere uſaro
no una gran copia di Sile, & anche in molti luoghi ſi caua copioſamente la terra roſſa, ma
perfertamente in pochi, come nel Ponto la Sinope, & in Egitto, & nell'iſole Baleari in
Hiſpagna, nè meno in Lemno, l'entrate della qual iſola il Senato, & popolo Romano
conceſſe a gli Athenieſi da eſſer godute.
Il Paretonio prende il nome da quei luoghi, do
ue egli ſi caua, & con la iſteſſa ragione il Melino, perche la forza di quel metallo, ſi dice
eſſer in Melo l'Iſola Ciclada.
La terra uerde naſce in molti luoghi, ma la perfetta nel­
l'Iſola di Smirna.
Queſta i Greci Theodotia ſogliono chiamare, perche Theodoto ſi
chiamaua colui, nel fondo del quale prima fu ritrouata quella ſorte di creta.
L'oropig­
mento da Greci Arſenico nominato, ſi caua nel Ponto, & coſi in piu luoghi la Sandaraca,
ma l'ottima in Ponto appreſſo il fiume Hipani, ha la ſua uena; ma in altre parti, come tra
i confini di Magneſia, & di Efeſo ſono luoghi, d'onde ella ſi caua apparecchiata, ſi che
non è biſogno macinarla, ma è coſi ſottile, come fuſſe con la mano trita, & criuellata.
L'Ochrea ſi chiama terra gialla, & ancho Ochrea uolgarmente; queſta ſi abbruſcia, perche
faccia il fondo all'Ochrea non abbruſciata, però che ſi fa piu ſcura, & ruggia, ne uiene dalle par­
ti di Leuante, & io ne ho trouato ancho nelle mie poſſeſſioni ne i monti di Triuigiana buoniſſima,

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