Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

< >
< >
page |< < of 520 > >|
1nel mortaio con la colla piſtati, & coſi ſi farà una tinta per coprire, che hauerà del buono.
Similmente auuerrà ſe la feccia del uino ſeccata, & cotta ſarà nella fornace, & poi piſtata
con la colla farà aſſai grato il colore dell'inchioſtro, & quanto piu ſi farà di miglior uino
non ſolo farà imitare il colore dell'inchioſtro, ma anche dello Endego.
Delle tempre del color ceruleo. Cap. XI.
LE tempre dello Azurro prima ſono ſtate ritrouate in Aleſſandria. Dapoi Ve­
ſtorio a pozzuolo ordinò che ſi faceſſe.
La ragione di quel colore, di che co­
ſa ſia ſtata ritrouata, dà da merauigliare aſſai: perche egli ſi piſta l'arena col
fiore del Nitro, coſi ſottilmente, che diuenta come farina, & meſcolata col
rame di Cipro limato ſi bagna, accioche ſi tenga inſieme, dapoi riuoltandola con le mani
ſi fanno palle, & ſi mettono inſieme di modo, che ſi ſecchino.
Queſte ſecche ſi compon
gono in un uaſo di terra, che poi ſi mette in fornace, coſi il rame, & quell'arena quando
dalla forza del fuoco bogliendo inſieme, ſi haueranno ſeccato dando a uicenda, & rice=
uendo i ſudori, dalle loro propietà ſi parteno, & compoſti delle loro coſe per la gran for
za del calore diuentano di color azurro.
Ma l'arena abbruciata, che nel coprire i pareti,
ha non poca utilità, ſi tempra in queſto modo.
Cuoceſi una zoppa di pietra azurra buo­
na ſi, che ſia dal fuoco, come il ferro affocata, quella con aceto ſi eſtingue, & diuenta di
color purpureo.
Come ſi facciala ceruſa, il uerderame, & la San­
daraca.
Cap. XII.
Della Ceruſa, & del Verderame, & che da noſtri Eruca ſi chiama, non è fuori
di propoſito a dire in che modo ſi faccia.
I Rhodiotti mettendo ne i dogli le
limature di piombo, ſpargono quelle di aceto, & ſopra quelle limature ui
mettono le maſſe di piombo, & otturano con i coperchi ſi fattamente que
dogli, che non poſſono reſpirare, dopo un certo tempo aprendogli ritrouano la Ceruſa,
o Biacca, che ſi dichi dalle maſſe di piombo.
Et con la iſteſſa ragione ponendoui le la­
melle di rame, fanno il Verderame, nominato Eruca.
Ma la Ceruſa cuocendoſi nella for
nace, cangiato il ſuo colore allo incendio del fuoco diuenta Sandaraca. (Che noi minio
ch amiamo.) Et gli huomini hanno imparato queſto dallo incendio fatto a caſo, & quel­
la è di minor utilità, che quella, che nata da metalli ſi caua.
In che modo ſi faccia l'Oſtro eccellentißimo di tuttii
colori artificiali.
Cap. XIII.
IO incomincierò hor'à dire dell'Oſtro, il quale ritiene & cariſsima, & eccel­
lentiſsima ſuauità dell'aſpetto oltra i predetti colori.
Queſto ſi coglie dalle
marine conchiglie, del quale ſi tigne la purpura, & di quello non ſon minori
le merauiglie a chi conſidera, che delle altre nature delle coſe.
Percioche
non ha il colore d'una maniera in tutti que luoghi, che naſce, ma dal corſo del Sole natu­
ralmente ſi tempra.
Et però quello, che ſi raccoglie nel Ponto, & nella Gallia, per che
quelle parti ſo no uicine al Settentrione, è nero.
A chi ua inanzi ſotto al Settentrione è li

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index