Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  Et pone il modo dicendo, che ſe alcuno la mattina a buona hora ſi ſtenderà in terra, & guar­
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                  derà per lo piano dell'orizonte, & uedrà alcuni fumi leuarſi dal terreno, & increſparſi come fa il
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                  fumo, che eſce dalle legna uerdi, quando hanno il fuoco di ſotto, prenderà inditio di acque, perche
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                  doue eſalano queſti uapori è ſegno, che abbonda l'humore, ilquale è tirato dal Sole, & queſto in­
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                  ditio prendono anche quelli, che cauano le minere, perciò che, & dalla quantità del uapore, &
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                  dal colore prendono argomento della qualità della minera; & uuole Palladio, che queſta proua ſi
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                  faccia nel meſe d'Agoſto. </s>
                  <s id="s.006114">leggi tutta queſta materia al ſettimo, & ottauo capo della ſua agricol­
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                  tura. </s>
                  <s id="s.006115">Posto questo naturale inditio uiene Vitr. ad eſponere quelli argomenti, che ſi cauano dalla
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                  qualità della terra, & dice.
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                  <s id="s.006116"> Anche auuertir deue chi cerca l'acque, di che natura ſia il luo­
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                  go.
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                  Et ne rende la ragione dicendo.
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                  <s id="s.006117"> Perche certi, & determinati ſono i luoghi doue na­
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                  ſcono l'acque.
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                  Et ci eſpone la natura de i luoghi, il che è facile nell'autore, & non ha biſogno
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                  di noſtra dichiaratione.
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                  <s id="s.006118">Nella creta è ſottile, & poca, & non alta copia, & quella non di ottimo ſapore, & coſi
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                  è ſottile nel ſabbione diſciolto. </s>
                  <s id="s.006119">ma ſe ella ſi trouerà in luoghi piu baſsi ſarà fangoſa, & in­
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                  ſuaue. </s>
                  <s id="s.006120">Nella terra negra ſi trouano ſudori, & ſtille non groſſe, lequali raccolte per le
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                  pioggie del uerno ne gli ſpeſsi, & ſodi luoghi danno giu. </s>
                  <s id="s.006121">queſti ſono di ottimo ſapore. </s>
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                  Dalla ghiara ueramente mediocri, & non certe uene ſi trouano, & queſte ſono di mirabil
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                  ſoauità, & coſi ancora dal ſabbione maſchio, dall'arena, & dal carbonchio piu certe, & piu
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                  ſtabili ſono le copie dell'acque, & queſte ſono di buon ſapore. </s>
                  <s id="s.006123">Dal ſaſſo roſſo, & abbon­
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                  danti, & buone uengono, ſe tra le uene non ſcorreranno, & non ſcoleranno, ma ſotto le
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                  radici de i monti, & ne i ſelici piu copioſi, & piu abbondanti, & queſte piu fredde, & piu
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                  ſane: ma ne i fonti campeſtri ſalſe ſono, graui, tepide & inſoaui, ſe non romperanno ue­
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                  nendo da i monti ſotterra nel mezo de i campi: & quelle hanno la ſoauità dell'acque mon
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                  tane, che ſono coperte d'intorno da gli alberi. </s>
                  <s id="s.006124">Ma i ſegnia che maniere di terre ſotto ſtan­
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                  no le acque, oltra i ſopraſcritti, queſti ſaranno: ſe egli ſi trouerà che ci naſca il ſottil Giun­
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                  co, la Salice erratica, l'Alno, il Vitice, l'Arundine, l'Hedere, & altre coſe ſimiglianti, che
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                  non poſſono uenire in luce, nè nutrirſi da ſe ſenza l'humore. </s>
                  <s id="s.006125">Sogliono le ſteſſe coſe eſſer
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                  nate nelle Lacune, le qua li ſtando anche oltra il reſto del campo riceuono l'acque delle
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                  pioggie, & per lo uerno ne i campi, & lungamente per la capacità conſeruano l'humore: al­
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                  le quai coſe non ſi deue dare fede, ma in quei paeſi, & in quelle terre, doue non ſono lagu­
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                  ne, & che naſcono per natura, & non per ſemente, iui ſi deue l'acqua cercare.
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                  Ma quello,
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                  che appartiene alla industria dell'huomo per trouar l'acque è toccato da Vitr. dicendo.
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                  <s id="s.006126">Ma in quei luoghi, ne i quali ſimili inuentioni non ſaranno ſignificate, in queſto modo
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                  ſi deono eſperimentare. </s>
                  <s id="s.006127">Cauiſi per ogni uerſo il luogo alto piedi tre, largo non meno di
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                  piedi cinque, & in eſſo poſto ſia uerſo il tramontar del Sole uno bacile di Rame, o di Piom
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                  bo, o uero una conca. </s>
                  <s id="s.006128">di queſti quello, che ſarà pronto uoglio, che ſi unga dentro di oglio,
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                  & riuerſo ſi metta, & la bocca della caua ſia di canne, o di frondi coperta, & di ſopra ui ſi
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                  metta della terra, dipoi il giorno ſeguente ſia ſcoperta, & ſe nel uaſo ſaranno goccie, & ſu­
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                  dori queſto luogo hauerà dell'acqua. </s>
                  <s id="s.006129">Appreſſo ſe uno uaſo fatto di creta non cotta in
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                  quella caua con quella ragione ſarà coperto, & ſe quel luogo hauerà dell'acqua eſſendo
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                  poi ſcoperto, il uaſo ſarà humido, & anche ſi diſcioglierà dall'humore. </s>
                  <s id="s.006130">& ſe in quella caua
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                  ſi mettera una ciocca di lana, & nel dì ſeguente ſarà ſtruccata l'acqua di quella, dimoſtre­
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                  rà quel luogo hauer copia di acqua. </s>
                  <s id="s.006131">Ne meno auuerrà ſe ui ſarà acconcia una lucerna, &
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                  piena d'oglio, & acceſa, & in quel luogo coperta, & nel di ſeguente non ſarà aſciugata, ma
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                  hauerà li auanzi dell'oglio, & del papero, & eſſa ſi trouerà humida, darà ſegno d'abbonda­
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                  za d'acqua. </s>
                  <s id="s.006132">per che ogni tepore a ſe tira gli humori: Anche, ſe in quel luogo ſarà fatto fuo­
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                  co, & molto riſcaldata la terra, & aduſta, & da ſe ſuſciterà un uapore nebuloſo, queſto
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                  luogo hauerà dell'acqua. </s>
                  <s id="s.006133">Poi che tai coſe in queſto modo tentate ſaranno, & ritrouati i </s>
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