Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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ſegni ſopraſcritti, allhora in quel luogo ſi deue cauare il pozzo: & ſe egli ſi trouerà il capo
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dell'acqua, anche piu pozzi d'intorno ſi deono cauare, & tutti per una caua in un luogo
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ſteſſo ſi deono condurre.
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Argomenti del ſito, & forma del luogo.
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s.006134
">Et queſte coſe ne i monti, nelle regioni Settentrionali ſpecialmente ſi deono cercare,
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perciò che in quelli, & piu dolci, & piu ſane, & piu copioſe ſono le acque: imperoche ſo
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no riuolte dal corſo del Sole; & però in tai luoghi gli alberi ſono ſpeſsi, & le ſelue, & i
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/>
monti hanno l'ombre loro oſtanti, che i raggi del Sole a terra diritti, non uenghino, nè
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poſsino aſciugare gli humori. </
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s.006135
">Gli ſpatij an che de i monti riceuono le pioggie, & per la
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ſpeſſezza delle ſelue iui le neui dall'ombre de gli alberi, & de i monti lungamente ſi conſer
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/>
uano, dapoi liquefatte colano per le uene della terra, & coſi peruengono alle intime ra
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/>
dici de i monti, da i quali erompeno gli ſcorrenti corſi de i fonti. </
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s.006136
">Al contrario ne i luo
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ghi campeſtri, & piani, hauer non ſi poſſono le copie dell'acque, & ſe pure ſono, al meno
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mal ſane ſi trouano, per lo uehemente impeto del Sole, perche niuna ombra gli oſta, bo
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gliendo aſciuga l'humore de i campi, & ſe iui ſono acque apparenti, di quelle la ſottiliſ
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ſima parte dalla ſottile ſalubrità l'aere rimouendo, & leuando porta nello impeto del
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cielo, & quelle, che dure ſono, & grauiſsime, & inſuaui, quelle (dico) laſciate ſono ne i
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fonti campeſtri. </
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Non ſempre la natura con larghi fiumi, con ſpeſſe fonti, o con aperti inditij ci dimoſtra l'ab
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bondanza dell'acque, ma ſpeſſo tra le uiſcere della terra, come ſangue nelle uene, raccoglie l'ac
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que, & per luoghi aſcoſi, le conduce: però uolendo noi con induſtria ritrouare quello, che la na
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tura ci tiene aſcoſ o, à quello prouede Vitr. nel preſente luogo, & ci inſegna di ritrouare gli indi
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tij, quando la natura non ce li moſtraſſe, & a cauare i pozzi, ne i quali è d'auuertire, che non ſi
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troua l'acqua, ſe prima non ſi ua tanto ſotto, che ci ſtia il letto del fiume ſopra, & oltra di queſto
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ci uuole induſtria per fuggir il pericolo, che il terreno non cada, o che la eſalatione non ci offenda,
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perche bene ſpeſſo dal terreno cauato eſcono alcuni uenenoſi, & peſtiferi uapori, come ben ſanno
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quelli, che cauano le minere, a i quali in queſto caſo ſi deue dimandar conſiglio, & Vitru. con que
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ſto ci conchiude il trattamento dell'inuentione dell'acque, & Plinio, & Palladio, & molti altri
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ſe ne hanno ſeruito à punto di questo libro.
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Dell'acque delle pioggie. </
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">Cap. II.
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Qui tratta della natura dell'acque, & prima delle piouane, & poi dell'altre.
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s.006141
">Adunque l'acqua dalle pioggie raccolta è migliore, & piu ſana: imperoche pri
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ma da uapori piu ſottili, & leggieri da tutte le fonti ſi ſceglie, dapoi per la com
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motione dello aere colandoſi, & disfacendoſi per le tempeſtati uerſo la terra
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diſcende. </
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s.006142
">Oltra che non coſi ſpeſſo ne i piani pioue, come ne i monti, & al
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/>
le ſommità, perche gli humori la mattina dal naſcimento del Sole commoſsi, uſciti dalla
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/>
terra, in qualunque parte del cielo, che piegano, ſoſpingono lo aere, dapoi quando agita
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ti ſono, accioche non ſi dia luogo, che uoto ſia, tirano dopo ſe l'onde dello aere, lequali
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con preſtezza, & forza gli uanno dietro. </
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s.006143
">In quel mezo lo aere precipitoſo ſcacciando
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/>
l'humore, che gli ſta dinanzi in ogni luogo, fa che i ſoffi, gli impeti, & l'onde anche de i
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/>
uenti creſchino grandemente; per il che poi gli humori da i uenti ſoſpinti, & inſieme ri
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/>
ſtretti per tutto portati ſono, & dalle fonti de i fiumi, dalle paludi, & dal mare, quando
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/>
ſono dal caldo del Sole toccati, ſi cauano, & a queſto modo le nubi da terra ſi leuano, que
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/>
ſte rinforzate con lo aere, che ſi muoue, & ondeggia, quando peruengono a i luoghi alti, & </
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