Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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rileuati, come ſono i monti, percioche in quelli impedimenti ſieramente s'incontrano,
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per eſſere dalle procelle cacciati, liquefacendoſi ſi dileguano, come graui, & pieni, che
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ſono, & a queſto modo ſopra la terra ſi diffondeno. </
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s.006144
">Ma che i uapori, le nebbie, & gli
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humori eſcano dalla terra: queſta ragione ci appare, perche la terra dentro di ſe raccoglie,
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& calori feruenti, & ſpiriti uehementi, & anche freddi, & grande moltitudine di acque:
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dapoi quando per la notte ſi raffredda per le norturne tenebre naſceno i ſiati de i uenti, &
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da i luoghi humidi naſceno le nebbie, & ſi leuano in alto, onde poi naſcendo il ſole col
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ſuo calore tocca la terra, indi lo aere fortemente dal Sole riſcaldato con l'acque aſſotti
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gliate leua gli humori dalla terra. </
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s.006145
">Appreſſo la ragione anche prenderemo l'eſſempio da i
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bagni, percioche niuna uolta, oue ſono i caldai, puo hauere i fonti di ſopra, ma il cielo,
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che è iui fabricato, per la bocca dal uapore del fuoco riſcaldato, leua l'acque da i pauimen
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ti, & quella ſeco porta nelle curuature delle uolte, & iui ſoſpeſa, & in pendente tiene: per
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che il caldo uapore di ſua natura ſempre in alto ſi caccia; & da prima perche è ſottile, &
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lieue non ſi rilaſcia, ma poi, che piu d'humore ſe li aggiunge, & piu denſo diuiene, come
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da maggior peſo grauato, non ſi puo piu ſoſtenere, ma gocciola ſopra le teſte di chi ſi la
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ua; coſi dalla ſteſſa cagione l aere del cielo dal Sole riſcaldato, da tutti i luoghi a ſe tira gli
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humori, & quelli alle nubi raccoglie. </
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s.006146
">Imperoche coſi la terra toccata dal feruore, man
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da fuori i uapori, come il corpo humano per lo caldo rilaſcia il ſudore: & di cio fede ci
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fanno i uenti, de i quali quelli, che ſono da freddiſsime parti generati, come è Borea, &
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Tramontana ſpirano nello aere ſpiriti attenuati per lo ſecco, ma l'Oſtro, & gli altri, che
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dal corſo del Sole prendeno le forze loro, humidiſsimi ſono, & ſempre ſeco portano le
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pioue, perche riſcaldati ſi parteno da regioni feruenti, & per tutto quaſi leuando furano
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gli humori, & coſi poi li diſpergeno alle parti ſettentrionali. </
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s.006147
">Ma che le predette coſe a
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tal modo ſi facciano, prendeſi argomento, & fede da i capi de fiumi, i quali nelle partico
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lari deſcrittioni de i luoghi dipinti, & da molti ſcritti nel giro della terra la piu parte, & í
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piu grandi ſi trouano uſcire dalle parti del ſetttentrione. </
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s.006148
">Prima nella India il Gange, &
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lo Indo naſceno dal monte Caucaſo; nella Siria il Tigre, & lo Eufrate; nell'Aſia, & nel
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Ponto, il Boriſtene, l'Hipani, la Tana, il Colchi, & il Phaſi; nella Gallia il Rodano;
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nella Borgogna il Reno; di qua dall'Alpi di Timauo, il Pò; nella Italia il
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euere; nella
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Mauruſia, che da i noſtri è Mauritania nominata, dal monte Atlante il fiume Diri, il qua
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le nato dalla parte ſettentrionale ſcorre di lungo per l'occidente al lago Eptabolo, & mu
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tando il nome Nigir ſi dimanda: dapoi dal lago Eptabolo ſotto diſerti monti paſſando per
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i luoghi meridionali ſorge, & entra nella palude Coloe, la quale circonda Meroe d'intor
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no, che è il regno de gli Ethiopi meridiani; & da quelle paludi raggirandoſi per li fiumi
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Aſtaſoba, & Aſtabora, & molti altri per li monti peruiene alla cataratta, & da quella
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precipitando ſi giugne tra la Elephantida, & Siene, & in Egitto tra i campi di Thebe, &
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iui Nilo ſi chiama. </
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s.006149
">Ma che dalla Mauritania uenga il capo del Nilo da quello ſomamen
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te ſi conoſce, che dall'altra parte del monte Atlante ci ſono altri capi, che ſimigliantemen
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te ſcorrendo uanno all'Oceano occidentale, & iui naſceno gl'Ichneumoni, & i Cocodril
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li, & altre ſimili nature di beſtie, & di peſci oltra gli Hippopotami. </
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s.006150
">Quando adunque ſia,
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che tutti i grandiſsimi fiumi nelle deſcrittioni del mondo ci pareno hauere origine dalle
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parti ſettentrionali, & i campi Africani, i quali dalle parti meridiane ſottopoſti ſono al
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corſo del Sole habbino in fatto naſcoſi gli humori, rari fiumi, & non molte fonti: reſta,
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che molto migliori ſi trouino i capi delle fonti, che alla Tramontana, & a Borea riguarda
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no; ſe però in luogo pieno di ſolfo non ſi incontrano, & che ci ſia dell'allume, o del bitu
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me: imperoche ſi mutano allhora, & fuori mandano o acque calde, o fredde di cattiuo
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odore, & di triſto ſapore, perche dell'acqua calda non è alcuna proprietà, ma quando la
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fredda incorre in luogo ardente, bolle, et riſcaldata molto fuori per le uene eſce ſopra la </
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