Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  poſe dentro la maſſa dello argento, della quale, quanto entrò di grandezza tanto ne uſcl
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                  di humore, coſi trattone la maſſa rifuſe tanta acqua, che riempiſce il uaſo, hauendola col
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                  ſeſtario miſurata, ſi che all'iſteſſo modo di prima s'agguagliaſſe col labro. </s>
                  <s id="s.006504">Et da quello
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                  egli ritronò quanto ad un terminato peſo d'argento certa, & determinata miſura d'acqua
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                  riſpondeſſe. </s>
                  <s id="s.006505">Et hauendo queſto prouato depoſe la maſſa dell'oro nel uaſo ſimilmente
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                  pieno, & trattala fuori, con la iſteſſa ragione aggiuntaui la miſura, trouò, che non ci era
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                  uſcita tanta acqua, ma tanto meno, quanto in grandezza del corpo con lo iſteſſo peſo era la
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                  maſſa dell'oro minore della maſſa di argento in fine riempito il uaſo, & poſta nella iſteſſa
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                  acqua la corona, trouò, che piu di acqua era uſcita fuori per la corona, che per la maſſa
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                  dell'oro dello iſteſſo peſo. </s>
                  <s id="s.006506">& coſi facendo la ragione da quello, che era piu dalla corona,
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                  che dalla maſſa uſcito cópreſe, che iui era meſcolato l'oro con l'argento, & fece manifeſto
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                  il furto di colui, che s'haueua preſo il carico di far la corona. </s>
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                  Il fuoco tra tutti gli elementi è leggierißimo, perche (come s'è detto nel ſecondo libro) a tutti
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                  gli altri ſopra stà. </s>
                  <s id="s.006508">Grauiſſima è la terra, perche a tutti gli altri ſottogiace. </s>
                  <s id="s.006509">L'aere, & l'ac­
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                  qua non ſono aſſolutamente graui, nè lieui, ma in riſpetto. </s>
                  <s id="s.006510">Perche l'aere all'acqua ſopraſcende. </s>
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                  alfuoco diſcende; l'acqua ſale ſopra la terra, & cala nello aere. </s>
                  <s id="s.006512">Similmente le coſe compoſte
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                  de gli elementi hanno quel mouimento, che loro dà quello elemento, che preuale nella compoſi­
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                  tione. </s>
                  <s id="s.006513">La doue le coſe, che nell a mistura loro hanno piu dell'aere, o del fuoco, aſcendeno, co­
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                  me ſono i fumi, i uapori, le ſcintille, il fuoco materiale qua giu, & altre exhalationi, & ſpiriti. </s>
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                  Male coſe, che hanno in ſe piu di acqua, o di terra, ſimuoueno a quella parte doue l'acqua, o
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                  laterra le inclina. </s>
                  <s id="s.006515">Oltra di queſto ogni elemento nel ſuo luogo naturale ripoſa, come l'acqua nel
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                  luogo dell'acqua, la terra nel luogo della terra, & ſimilmente gli altri. </s>
                  <s id="s.006516">Queſta compara­
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                  tione non riguarda alla quantità del peſo, ma alle ſpecie della grauità. </s>
                  <s id="s.006517">Perche altro è a dire, che
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                  una gran traue peſa piu, che una lametta di piombo, altro, che il piombo ſia piu graue del legno. </s>
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                  Perche ſe bene la traue è maggiore in quantità di peſo, è però in quanto alla ſpecie di graui­
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                  tà piu leggieri, percioche uedemo il piombo nell'a equa diſcendere, & il legno ſopranotare. </s>
                  <s id="s.006519">Ac­
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                  cioche adunque egli ſi poſſa ſapere le ſpecie della grauità, è neceſſario pigliare grandezze eguali
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                  di corpi perfetti, & ſe egli ſi trouerà, che ſiano dipeſo eguale, egli ſi potrà dire, che ſiano m
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                  ſpecie egualmente graui. </s>
                  <s id="s.006520">Ma ſe una qual ſi uoglia di quelle grandezze eguali ſarà di peſo maggio
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                  re, ſenza dubbio ſi potrà affermare, che il corpo di eſſa ſarà di ſpecie piu graue. </s>
                  <s id="s.006521">Ecco lo eſſem­
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                  pio. </s>
                  <s id="s.006522">Prendi tanto di marmo quanto di legno o di acqua: Io dico, che quanto alla grandezza, ue
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                  derai, che il marmo peſa piu che il legno, o l'acqua, & il legno leggieriſſimo, perche stà ſopra
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                  l'acqua, il marmo grauißimo, perche diſcende nell'acqua. </s>
                  <s id="s.006523">Però ſi puo concludere, che l'acqua
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                  ſia piu lieue del marmo, ma del legno in ſpecie piu graue. </s>
                  <s id="s.006524">La onde di due corpi diuerſi, & d'uno
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                  isteſſo peſo, quello ſarà maggiore di grandezza, che di ſpecie ſarà piu lieue di peſo. </s>
                  <s id="s.006525">Et però di
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                  due maſſe una d'oro, l'altra d'argento, che ſiano di peſo eguale, la maſſa di argento ſarà di mag­
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                  gior grandezza. </s>
                  <s id="s.006526">Da questa ragione aiutato Archimede ſcoprì il furto dell'orefice. </s>
                  <s id="s.006527">Percioche
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                  poſe ciaſcuna maſſa ſeparatamente in un uaſo pieno d'acqua, & miſurò quanto d'acqua era uſci­
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                  ta del uaſo per l'una, & per l'altra maſſa, & uedendo, che per la maſſa d'argento era uſcita
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                  piu acqua, che per la maſſa d'oro, imperoche era di grandezza maggiore, preſe la corona lauo­
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                  rata, della quale egli a richieſta di Ierone faceua la proua. </s>
                  <s id="s.006528">La quale era pari di peſo a ciaſcu­
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                  na delle due maſſe, & la poſe nel uaſo, del quale uſcì piu acqua per la corona, che per la maſſa
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                  d'oro, & meno, che per la maſſa d'argento. </s>
                  <s id="s.006529">& regolato per la regola delle proportionali, co­
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                  gnobbe non ſolamente la corona eſſere stata falſificata, ma anche di quanto era ingannato Iero­
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                  ne. </s>
                  <s id="s.006530">La occaſione, che egli hebbe di ſi bella inuentione fu l'acqua, che uſci del uaſo, che Vitr.
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                  chiama, Solium, quando egli entrò nel uaſo per lauarſi. </s>
                  <s id="s.006531">& però moſſo da quel piacere, che
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                  ſuol partorire la inuentione, (come dice Vitr. nel primo libro al terzo capo) nudo correndo
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                  gridaua in Greco. </s>
                  <s id="s.006532">Eurica, Eurica, cioè ho trouato, ho trouato.
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