1ma preſa quantità, come regola di tutte le parti, & a quelle, & al tutto riferita: ſacendo
una conuenienza di miſure nominata ſimmetria. Queſta ſi compone di quantità, laquale è
conueniente effetto de i moduli dalla preſa dell'opera, & di tutte le parti de i membri.
una conuenienza di miſure nominata ſimmetria. Queſta ſi compone di quantità, laquale è
conueniente effetto de i moduli dalla preſa dell'opera, & di tutte le parti de i membri.
La ſimmetria, & compartimento ſi compone di molte quantità ad uno iſteſſo effetto: la qual
quantità è diffinita da Vitr. & di noi con l'eſſempio dichiarata. nel qual eſſempio prima ſi pi
glia il piano intiero della fronte, & quello in parte ſi diuide, & d'una di quelle parti ſe ne ſa
la regoletta, & il modulo, ilquale tempera, & modera i membri, & le parti dell'opera fa
cendo nel tutto un conueniente effetto. La diſpoſitione è atta collocatione delle coſe, &
nel componimento ſcielto effetto con qualità. La diſpoſitione compara le parti dell'ope
re non come grandezze, & quantità, ma come parti da eſſer collocate nel proprio luogo.
percioche non è a baſtanza ritrouare una commune miſura, che ſia regola della grandezza
delle parti, ma biſogna anche ritrouare un'ordine di quella coſa, che ha parti, non compa
rando le parti come grandezze, & quantità, ma comparandole come coſe da eſſer poſte al ſuo
luogo. Due maniere ci fa la diſpoſitione, l'una dal caſo procede, o dalla neceßità, & l'altra
dall'artificio, o dal ſapere. Vitr. ragiona di preſente di queſta ultima, ma nel ſeſto libro ra
giona della prima, & molto bene ſi laſcia intendere al ſecondo Capo del detto libro, cerca le
predette coſe dicendo in quel luogo. Niuna cura maggiore hauer deue lo Architetto, che
fare, che gli edificij habbiano per le proportioni della rata parte i componimenti delle lo
ro ragioni. quando adunque ſarà fornita la ragione delle miſure, & con diſcorſo eſpli
cate le proportioni. (Come ricerca l'ordine, & la ſimmetria,) all'hora è proprio an
che dell'acutezza dello ingegno prouedere alla natura del luogo, all'uſo, alla bellezza,
& aggiugnendo, o ſcemando far conueneuoli temperamenti, accioche quando ſarà leua
to, o aggiunto alcuna coſa alla miſura, cio paia eſſer ſtato drittamente formato.
quantità è diffinita da Vitr. & di noi con l'eſſempio dichiarata. nel qual eſſempio prima ſi pi
glia il piano intiero della fronte, & quello in parte ſi diuide, & d'una di quelle parti ſe ne ſa
la regoletta, & il modulo, ilquale tempera, & modera i membri, & le parti dell'opera fa
cendo nel tutto un conueniente effetto. La diſpoſitione è atta collocatione delle coſe, &
nel componimento ſcielto effetto con qualità. La diſpoſitione compara le parti dell'ope
re non come grandezze, & quantità, ma come parti da eſſer collocate nel proprio luogo.
percioche non è a baſtanza ritrouare una commune miſura, che ſia regola della grandezza
delle parti, ma biſogna anche ritrouare un'ordine di quella coſa, che ha parti, non compa
rando le parti come grandezze, & quantità, ma comparandole come coſe da eſſer poſte al ſuo
luogo. Due maniere ci fa la diſpoſitione, l'una dal caſo procede, o dalla neceßità, & l'altra
dall'artificio, o dal ſapere. Vitr. ragiona di preſente di queſta ultima, ma nel ſeſto libro ra
giona della prima, & molto bene ſi laſcia intendere al ſecondo Capo del detto libro, cerca le
predette coſe dicendo in quel luogo. Niuna cura maggiore hauer deue lo Architetto, che
fare, che gli edificij habbiano per le proportioni della rata parte i componimenti delle lo
ro ragioni. quando adunque ſarà fornita la ragione delle miſure, & con diſcorſo eſpli
cate le proportioni. (Come ricerca l'ordine, & la ſimmetria,) all'hora è proprio an
che dell'acutezza dello ingegno prouedere alla natura del luogo, all'uſo, alla bellezza,
& aggiugnendo, o ſcemando far conueneuoli temperamenti, accioche quando ſarà leua
to, o aggiunto alcuna coſa alla miſura, cio paia eſſer ſtato drittamente formato.
In modo che niente piu ſi diſideri nell'aſpetto (Ecco la Eurithmia,) perche altra
forma pare, che ſia d'appreſſo, & al baſſo; altra di lontano, & in altezza, nè quella
pare in luogo rinchiuſo, che pare in luogo aperto. nelle quali coſe è opera di grande inge
gno ſapere prendere partito.
forma pare, che ſia d'appreſſo, & al baſſo; altra di lontano, & in altezza, nè quella
pare in luogo rinchiuſo, che pare in luogo aperto. nelle quali coſe è opera di grande inge
gno ſapere prendere partito.
Et in fine del detto capo dice piu chiarmente, toccando la diſpoſitione, che dal caſo, o dalla ne
ceſſità procede. Io non penſo, che biſogni dubitare, che alle nature, & neceſsità de i
luoghi, non ſi debbiano fare gli accreſcimenti, & le diminutioni, ma in modo, che in ſi
mil opera niente ſia diſiderato. & queſto non ſolo per dottrina, ma per acutezza d'inge
gno ſi puo fare; & però prima egli ſi deue ordinare la ragione delle miſure, dalla quale ſi
poſſa pigliare ſenza dubitatione, il mutamento delle coſe. Da poi ſia eſplicato lo ſpatio
dal baſſo dell'opera, che ſi deue fare, di largezza, & di lungezza. della qual opera, quan
do una fiata ſarà determinata la grandezza, ne ſegua l'apparat o della proportione alla
bellezza, accioche dubbio non ſia lo aſpetto della conſonanza, a chi ui uorrà ſopra con
ſiderare.
ceſſità procede. Io non penſo, che biſogni dubitare, che alle nature, & neceſsità de i
luoghi, non ſi debbiano fare gli accreſcimenti, & le diminutioni, ma in modo, che in ſi
mil opera niente ſia diſiderato. & queſto non ſolo per dottrina, ma per acutezza d'inge
gno ſi puo fare; & però prima egli ſi deue ordinare la ragione delle miſure, dalla quale ſi
poſſa pigliare ſenza dubitatione, il mutamento delle coſe. Da poi ſia eſplicato lo ſpatio
dal baſſo dell'opera, che ſi deue fare, di largezza, & di lungezza. della qual opera, quan
do una fiata ſarà determinata la grandezza, ne ſegua l'apparat o della proportione alla
bellezza, accioche dubbio non ſia lo aſpetto della conſonanza, a chi ui uorrà ſopra con
ſiderare.
Dalle parole ſopra dette chiaramente ſi conoſce il numero, l'ordine, & la natura delle ſei co
ſe predette. io ho uoluto allegare i luoghi di Vitr. per eſſere lo intento mio di eſponere Vitr. con
Vitr. iſteſſo. dice adunque, ſeguitando la ſua diffinitione, che la diſpoſitione è atta collocatione del
le coſe. Et per coſe intende le ſtanze, & le parti di eſſe nella fabrica, ouero le parti dell'opere fat
te dall'Architetto, ſieno quali ſi uoglia. da queſta ben diſpoſta collocatione delle parti, naſce il ue
dere in tutta la compoſitione una bella qualità, che è ſito conueniente di ciaſcuna coſa. & però
dice, ſcielto effetto, cioè sbrigato, netto, diſtinto. Alla diſpoſitione s'oppone il ſuperfluo come
all'ordine s'oppone la confuſione. Et ſi puo dire, che l'ordine è diſpoſitione delle miſure alla ſim
metria, & la diſpoſitione è ordine delle parti al luogo, come ſi uederà al ſeſto capo del primo, &
in molti altri luoghi. Le idee della diſpoſitione ſono queſte la pianta, lo in piè, il profilo.
ſe predette. io ho uoluto allegare i luoghi di Vitr. per eſſere lo intento mio di eſponere Vitr. con
Vitr. iſteſſo. dice adunque, ſeguitando la ſua diffinitione, che la diſpoſitione è atta collocatione del
le coſe. Et per coſe intende le ſtanze, & le parti di eſſe nella fabrica, ouero le parti dell'opere fat
te dall'Architetto, ſieno quali ſi uoglia. da queſta ben diſpoſta collocatione delle parti, naſce il ue
dere in tutta la compoſitione una bella qualità, che è ſito conueniente di ciaſcuna coſa. & però
dice, ſcielto effetto, cioè sbrigato, netto, diſtinto. Alla diſpoſitione s'oppone il ſuperfluo come
all'ordine s'oppone la confuſione. Et ſi puo dire, che l'ordine è diſpoſitione delle miſure alla ſim
metria, & la diſpoſitione è ordine delle parti al luogo, come ſi uederà al ſeſto capo del primo, &
in molti altri luoghi. Le idee della diſpoſitione ſono queſte la pianta, lo in piè, il profilo.